16. Due cuori stregati

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Nella selva incantata dove alloggiavano le fate con la loro regina, si stava tenendo una festa per il nuovo amore di quest'ultima.

Titania, stregata dal succo d'amore, stava lasciando che il mortale sfiorasse il suo corpo, con mano grezza e ruvida, ma per lei era morbida e vellutata come la seta.

"La luna mi sembra, le lacrime agli occhi, e quando piange, piange ogni piccolo fiore lamentando una qualche violata castità"

La regina delle fate baciò il mulo, e quest'ultimo divenne rosso per l'imbarazzo, provocando le risate degli spiritelli presenti intorno a loro, e della regina stessa.

"Su accompagnatelo al mio padiglione!"

Accarezzò un ultima volta il petto del tessitore, e mentre ragnatelo stava per accompagnarlo, la regina le sussurrò:

"Lega la lingua al mio amore, accompagnalo in silenzio"

Così sul giaciglio della bella Titania, si consumò un atto carnale spinto dal sortilegio a lei imposto.

Mentre la Regina si concedeva a quello che aveva scambiato per il suo vero amore, il Re dei folletti incantava gli occhi di un gentiluomo Ateniano assopitosi poco prima, nella sua radura.

"Fiore dalla purpurea stilla, colpito da Cupido cacciatore, affonda nella sua pupilla, quando il suo amore egli vedrà che lui brilli luminoso, e come Apollo gli sembrerà"

Ad interrompere il suo incantesimo fu la voce del suo fidato Folletto.

"Capitano arriva Simon anche il giovane, stregato per errore, che cerca il suo salario d'amore! Dobbiamo assistere loro per le mani, signore che pazzi questi mortali"

"Perché credi che ti corteggi per burlarti?! Burla e derisione non si traducono in pianto"

Lacrime salate scendevano lungo le guance del giovane Magnus, mentre quest'ultimo si struggeva per l'amore di Simon pregandolo in ginocchio.

"Come possono queste cose s-sembrarti derisione se portano il segno della mia devozione?"

Simon sbuffò fermando l'andare della sua bicicletta.

"Riveli la tua malizia sempre di più, quando la fede uccide la fede è una santa è diabolica guerra! I voti tuoi sono per Alec!"

"Non avevo giudizio quando giuravo di amarlo!"

Singhiozzò il corvino stringendosi i capelli fra le mani e tirandoli quasi a volersi far male.

"Neppure ora se vuoi ripudiarlo!"

"Raphael è innamorato di lui! E di te non lo è più!"

Con un verso inviperito, Simon stava per allontanarsi ma una voce a lui molto cara, gli accarezzò le orecchie.

"Bello, spirito, perfetto, stellare, amore a cosa posso i tuoi occhi paragonare? Oh che visione le tue labbra...fatte per baciare sono una tentazione"

Il castano era stregato dalle parole del suo amore, tanto quanto lo era al pensiero che l'Ateniano lo stesse per baciare, e maledisse Magnus quando lo allontanò da lui.

"Oh dispetto! Oh...al diavolo...vedo che siete congiunti nell'impresa di divertirvi contro di me, non potete odiarmi, come so che fate, dovete per forza deridermi e burlarmi scusate!"

Scoppiò a piangere istericamente, scosso da forti singhiozzi disperati, e lacrime salate lungo le sue candide guance.

I due ragazzi, non appena videro Simon allontanarsi da loro, lo inseguirono continuando a lottare fra di loro, la voce di Magnus raggiunse le orecchie di Alexander che, girando per il bosco alla ricerca del fidanzato, era entusiasta di averlo finalmente trovato.

"Perché vieni a cercarmi?! Questo non ti fa capire che l'odio che ho per te da te mi ha fatto fuggire?!"

"Non pensi quello che dici non sei sincero!"

Alec non riusciva a capire, vedeva Magnus e Raphael in lotta per la conquista del cuore i Simon, e quest'ultimo che, in vano, provava a scappare.

"Oh anche lui è nel complotto vero? Insolente Alec, mostro di ingratitudine perverso, Hai cospirato! Anche tu con questi due hai tramato per esasperarmi con questa beffa atroce!"

Il castano era fuori di se, poteva anche accettare una burla di così cattivo gusto fatta da quei due uomini, ma non poteva accettare una tale insolenza da parte del suo più caro amico d'infanzia.

"Tutti i segreti che ci siamo scambiati, le promesse da fratelli le ore passate insieme, vuoi distruggere il nostro antico affetto e unirti con questi due uomini per beffare il tuo povero amico?! Non è da amico!"

"I-io non capisco"

Provò a difendersi Alexander ma questo non fece altro se non innescare ancora più ira nel corpo dell'amico che iniziò a scagliarsi contro di lui sfogando tutta la sua angoscia.

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Cupido

Sogno d'una notte di mezza estate||Malec|| ||Saphael|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora