Colloquio

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Costanza aveva le ante dell’armadio aperte e osservava il suo guardaroba con intensità e concentrazione, come se stesse analizzando un difficile problema di matematica, quando la madre bussò alla porta.

‘’ Costanza sei pronta?’’

‘’ Dieci minuti.’’ Rispose la ragazza.

‘‘Sbrigati!’’

‘’Si mi sbrigo.Uffa.’’

La madre richiuse la porta scuotendo la testa.

Costanza era riuscita a proibire a Filippo di venire con lei dal padre, ma non era riuscita a fare nulla per far desistere la madre dall’accompagnarla dall’avvocato Ranieri. In realtà la ragazza era felice di avere quel sostegno anche se non voleva ammetterlo.

Alla fine decise per uno stile molto bon ton con pantaloni neri, camicetta bianca con sopra un morbido cardigan grigio e ballerine nere, poco trucco e capelli sciolti.

‘’ Sono pronta.’’

‘‘Era ora! Andiamo.’’

Costanza stava infilando tutto ciò che le serviva nella borsa quando il suo telefono vibrò per l’arrivo di un messaggio. Pensando che fosse un altro messaggio apprensivo di Filippo lo aprì senza controllare il mittente.

Ho sbagliato ed è giusto che io ne paghi le conseguenze, ma non credi che io stia già pagando per le mie colpe? Ho scoperto che ti stai vedendo con il ragazzo dell’incidente. E’ per questo che non mi vuoi aiutare e mi vuoi denunciare? E’ così bravo a scoparti da farti dimenticare chi sono io e cosa eravamo noi? Hai ancora tempo per decidere cosa è più giusto, ascolta bene quello che ti dirà oggi il caro Ranieri senior. Andrea.

Due lacrime leggere accarezzarono le guance di Costanza. La brutalità di quel messaggio le aveva fatto venire i brividi. Come sapeva Andrea di lei e Filippo? E chi altri ne era a conoscenza? Le prime emozioni ad invaderla furono ansia e angoscia, ma presto vennero sostituite dalla rabbia. Lei non era una bambolina comandata dal ragazzo di turno ne Andrea ne Filippo le avrebbero detto cosa fare, come si permetteva quell’idiota di continuare ad insultarla in quel modo, quel briciolo di pietà ed empatia che fino ad allora aveva avuto nei confronti del suo ex ragazzo svanirono. Strinse il cellulare con più forza e digitò una risposta piena di rabbia e frustrazione, ma al momento di premere il tasto invio si bloccò. Andrea non si meritava una risposta, l’incertezza sarebbe stata per lui l’insulto peggiore che lei potesse fargli.

‘‘Allora Costanza ti sbrighi! Perchè bisogna sempre aspettarti!’’

‘’ Arrivo, arrivo.’’

Costanza si asciugò le lacrime diede un ultima occhiata allo specchio e uscì dalla sua camera.

Il traffico del centro era terribile e il parcheggio ancora peggio perciò raggiunsero l’edificio dove si trovava lo studio di avvocati con dieci minuti di ritardo.  Ad accoglierle all’entrata c’era la segretaria di Ranieri, perfetta nel suo taglier grigio e i capelli castani tenuti in uno chignon.

‘’ Buongiorno. Desiderano?’’

‘‘Abbiamo un appuntamento con l’avvocato Ranieri alle 11.15.’’

La segretaria guardò l’orologio e fece entrare le due donne indirizzandole su due comode poltrone di pelle nella sala d’aspetto.

‘‘Avverto subito l’avvocato.’’

Costanza non aveva detto una parola e si guardava intorno ammirando i soffitti affrescati in stile barocco.

‘’ Potete entrare. E’ la seconda porta sulla sinistra.’’

Il ragazzo dagli occhi verdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora