Capitolo 14

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Pov's Ash
Non capisco perché papà ce l' ha così tanto con Luke, infondo è simpatico. Ho passato l'intera giornata con lui è i suoi amici, Calum e Micheal.
Io: luke vuoi venire da me nel pomeriggio?
L: tuo padre me lo permette?
Io: ehm... Facciamo così ci incontriamo al parco verso le cinque.
L:okay... Vado a salutare Abby.
Io:okay:)
Pov's Harry
Sto preparando quando sento la porta principale aprirai quindi vuol dire che sono tornati da scuola. Sono ancora arrabbiato con Abby per non avermi salutato. Non posso crederci che mi ha mollato lì con Ash e sia scappata da quel Luke.
A:ciao papi
Io:ciao
La mia voce è così fredda che potrebbe congelare tutto.
Abbassa la testa e si siede. Mi rattrista ma deve chiedermi scusa.
Ash:Hei ciao pà!
Io:Hei come è andato il primo giorno di scuola?
Ash: Bene, ho trovato un amico anzi tre.
Io:davvero? Chi?
Sono davvero felice per lui infatti sto sorridendo come un ebete.
Ash: il primo è Luke e gli altri due si chiamano Micheal e Calum.
E il mio sorriso si spegne...
Io: quel Luke?
Ash:si papà, ma guarda che è davvero simpatico, ti sei fatto un' idea sbagliata su di lui.
Abby lo guarda sorridendo.
Non posso crederci.
Io:vi siete messi contro di me? Bene.
Ash:non è così.
Io:si invece. Partendo dal presupposto che una ragazzina stamattina non mi ha neanche salutato ma è corsa dal suo ragazzo.
Mi alzo da tavola e vado in salotto.
Io: io esco. Torno tardi non aspettatemi.
A:papà aspet-
Non la lascio finire che sono già fuori vicino la macchina.
Questa storia è davvero stupida. Come mi è venuto in mente? Due figli? Forse ho sbagliato. Avrei dovuto continuare la vita di prima e andare a puttane.
Prima era tutto così semplice. Ogni sera al Red, prendevo qualche Troia qua e la e tornavo a casa ubriaco.
Però devo anche dire che tutta questa felicità e questa dolcezza prima non l'avevo.
Sto camminando per il parco e pensando come un coglione.
X:harry.
Ora chi cazzo è?
Mi giro e... Non è possibile.
Io:rose
Sussurro.
R:dio mio quanto tempo.
I suoi occhi sono lucidi e posso dire la stessa cosa dei miei.
La mia piccola rose. Ai tempi del liceo era la mia migliore amica. Io e lei non avevamo regole. Ogni cosa la facevamo insieme.
Ricordo il giorno in cui l'ho incontrata: un cazzone l'aveva trattata male e la trovai nel bagno dei ragazzi con una lametta che si tagliava. Da quel giorno deciso di prenderli cura di lei. Era l'unica ragazza che non trattavo male.
R: come sei cresciuto...
Io:oh anche tu piccola rose.
A quel soprannome scoppia a piangere e io la stringo tra le mie braccia.
R:dove sei stato? Mi hai abbandonata!! Avevo bisogno di te.
Io:mi dispiace...
Si asciuga le lacrime e si stacca da me.
Io: lo fai ancora?
R:cosa?
Indìco i suoi polsi.
R:no. Da quando un cazzone ha deciso di mettermi incinta.
Apro la bocca per lo stupore.
Io: hai un figlio?
R:si
Abbassa la testa.
Io:io una figlia e un figlio.
Alza di scatto la testa.
R:due?
Io:il maschio l'ho adottato, la femmina è mia. La mamma è morta.
R:mi dispiace.
Le racconto tutta la storia.
R:quindi lei ti ha cambiato?
Io:già.
R:cazzo voglio conoscerla. L'unica ragazza che ci è riuscita veramente.
Mi acciglio.
Io:con te non ero rude.
R: lo so. Come si chiama?
Io: Abby. È il tuo?
...

Spazio autrice

Voglio sapere nei commenti chi legge la mia storia e che voto le date.

>>>>carrots

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