Io e Niall passiamo un pomeriggio fantastico tra baci e carezze. Lo amo, è un ragazzo fantastico e dolcissimo...
Quando arrivo davanti casa inizio a pensare quanto sto trascurando il mio papà, tra Niall, Ashton e Micheal; non mi sono accorta di non aver passato del tempo con lui in queste settimane e mi sento terribilmente in colpa, prima era lui che non stava con me d ora sono io ma non voglio fargli provare quanto si può star male.
Entro dentro casa e lo vedo sul divano con la televisione accesa ma lui guarda da tutte le parti tranne che lo schermo.
Si gira ad osservarmi ma non mi permette un contatto visivo "papà"
lo chiamo ma non mi guarda ancora negli occhi "papà, ti prego guardami" sussurro con voce disperata, quasi singhiozzando, e lui finalmente punta i suoi occhi nei miei.
"Mi dispiace" gli dico mentre gli salto addosso abbracciandolo e piangendo. Non volevo, non volevo davvero trascurarlo, cavoli. Quanto mi dispiace!
"Mi dispiace davvero tanto, non avevo davvero intenzione di non calcolarti"
Annuisce e mi bacia le guance raccogliendo le lacrime "piccola, non preoccuparti, io ti voglio sempre bene e sappi che ogni volta che mi vuoi io sono qui. Okay?"
Annuisco e lo abbraccio
"Ti va di vedere un film io e te, papi?"
Gli sorrido mentre lui annuisce e si alza per preparare i pop-corn e io, intanto, scelgo il film: Colpa delle stelle, ovviamente.
Lo raggiungo in cucina dopo aver sentito un urletto e vedo che saltella qua e la visto che si è bruciato.
Scoppio a ridere a quella scena e lui mi guarda in cagnesco mentre mette un dito sotto l'acqua e io corro a levare i poppi dalla pentola per metterli in un contenitore, tutto questo ancora ridendo.
"Ahahah ma come hai fatto?"
"Cosa ridi? Credevo che la pentola non scottasse ancora"
"Ma se stava a fuoco alto"
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Quando il film finisce io sono in lacrime e papà ha il mio stesso sguardo "dovrei ucciderti per avermi fatto vedere un film così triste però è stato bello. Hazel ha proprio ragione: la cosa più brutta dell'avere il cancro, è avere un figlio che muore di cancro.
Io no. Lo avrei sopportato, senza di te ora non ce la farei. E pensare che prima non volevo farti neanche entrare in questa casa, mentre ora tengo più a te che a me ed è una cosa assurda. Non ho mai provato tutto questo affetto verso una persona. Hanno ragione, completamente: tu mi hai cambiato"
Lo abbraccio "oh papà! Sono cambiate così tante cose, alla morte di mamma l'unica cosa orribile che pensavo poteva accadermi era mettermi in tua custodia, invece è stata la fortuna più grande che ho avuto. E parlo seriamente, prima a scuola mi prendevano in giro mentre da quando sei arrivato tu e hai ammutolito jake nessuno mi chiama "errore", e pensare che prima lo ero veramente. La mamma mi manca terribilmente, lei era un pezzo fondamentale della mia vita, nessuna donna può sostituirla e anche a te papà. Ho sempre desideravo una famiglia unita e felice ma non è stato possibile. Ora, però, voglio godermi questa per me e per la mamma"
Mi sorride e annuisce.
"Forza amore mio, andiamo a dormire"
Ash? "Papà ma ora che ci penso, dove sta Ashton?"
"Ha detto che doveva fare un cosa suo importante e che dormiva da un amico"
"Spero da Michey"
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Quando la mattina mi sveglio mi ritrova Ashton nel mio letto con tutti i vestiti addosso.
"Ash"
Urlo
"Cosa c'è?"
"Cosa ci fai nel mio letto? E per di più vestito?"
Si guarda, si stropiccia gli occhi e poi si massaggia le tempie "devo aver bevuto e quando sono tornato pensavo fosse camera mia"
Annuisco e appoggio di nuovo la testa sul cuscino elaborando le sue parole.
Poi mi alzo di scatto e urlo "Hai bevuto? Perché?"
POV'S ASH
"Storia lunga"
Rispondo semplicemente anche perché è prima mattina e non mi va di parlarne "no ora mi spieghi"
Flash back
Io e Michey siamo al centro commerciale visto che doveva comprare dei jeans nuovi ma come al solito ne ha presi tre paia tutti strappati e neri.
"Micheal esco fuori a prendere un poco d'aria"
Esco dal negozio e mi siedo su una panchina ma subito dopo mi rialzo osservando Amber seduta su quella difronte alla mia mentre legge.
"Hei ciao"
Mi avvicino a lei ma sembra non sentirmi e poi mi accordo che ha le cuffiette nell'orecchio, gliele levo facendola sussultare e la saluto nuovamente.
"Ciao" sussurra guardandomi confusa "ti serve qualcosa?" Mi chiede ma io alzo le spalle "volevo solo parlare un po' con te"
Annuisce e mi fa spazio sulla panchina "come va?"
"Bene, credo" mi risponde insicura e le osservo i polsi tutti fasciati che si riescono a vedere visto che ha una felpa larga che in questo momento è più in alto.
"Non voglio che continui a farlo, so che è dura ma io voglio aiutarti. Ti sembro un pazzo visto che non ci conosciam-"
Mi interrompe alzando una mano "nessuno mi aiuterà mai. Non voglio la compassione di nessuno, degli insulti a scuola me ne frego, anzi la scuola è uno dei posti che mi fa distrarre di più. Ora non puoi venire qui e dirmi di aiutarmi perché non mi importa chi sei o cosa vuoi. Sono stata chiara? Sparisci"
Queste parole mi feriscono davvero, "volevo solo farti capire che io ci sono in caso succeda qualcosa"
"Ti ho detto e ti ripeto: vai via"
Non mi aspettavo questa reazione, mi alzo e raggiungo Micheal che è appena uscito dal negozio, lo prendo per la maglia e lo trascino verso la macchina "ohoh! Perché?"
"Voglio andarmene da qui! Andiamo in un pub"
Fine Flashbak
"E da lì ho iniziato a bere"
Spazio autrice
Ragazze io devo parlare con voi quindi non posso scrivere solo capitoli.
E non mi piace che siate alcune volte sgarbate nei commenti.
Vi avevo chiesto il favore di mettere dei like e nessuno l'ha fatto. Vorrà dire che quando mi chiedete un capitolo ci metterò per scriverne uno.
>>>>carrots
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Daughter.
FanfictionUn errore. Ecco cosa sono... Non ho mai capito il senzo della frase: ho un vuoto nel cuore. Ma ora so cosa si prova. Figlia di Harry Styles, padre fin ora assente.