Capitolo 26

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"Lei sta nel nostro stesso istituto, non ci conosciamo benissimo, in realtà per niente. È una ragazza che ha un carattere tutto suo, le piacerebbe avere degli amici ma allontana tutti. Poi l'altro giorno l'ho trovata in un angolo nel bagno con una lametta in mano. È stata una scena orribile, appena l'ho vista mi sono detto 'io devo aiutarla, perché chi altro può farlo? Neanche uno psicologo potrebbe, loro fanno richiudere le persone ancora di più in se stessi.' "
Mi guarda attentamente mentre le spiego tutto "Ash non voglio darti cattivi consigli anche perché sono più piccola di te e ne so di meno ma devi farti avanti... Ah e sul fatto dei psicologi in parte hai ragione, verso alcuni aspetti non servono a niente. Però quando devi sfogarti con qualcuno loro sono sempre lì, ti ricordi quando eravamo in quella specie di orfanotrofio? Beh Il dott.Lorenzo mi ha aiutato molto."
Ohw, Lorenzo. Con tutto ciò che è successo mi sono completamente dimenticato di lui, gli avevo promesso che sarei andato a trovarlo e avrei portato Abby che non ha avuto modo di salutarla...
"Oh già, comunque dovremo andarlo a trovare. Ti ricordi di Josie, quella bambina e il suo albero? Stava sempre seduta sotto l'albero. Era così attaccata a te. Ma tu voltavi la faccia a tutti tranne a me, chissà se è ancora lì o l'hanno adottata... Le farebbe piacere rivederti"
"Oh si, non sai quanto mi dispiace. Ero piccola e l'ho trattata male anche se mi mostrava sempre un sorriso a trentadue denti"
Ridacchio e anche lei, mi erano mancati questi momenti 'fratello e sorella', anche se prima non lo eravamo.
"Comunque tu non dovevi andare da Niall?"
Le ricordo ridendo e lei sbianca e si porta una mano sulla fronte "cavoli, Niall! Mi ero dimenticata, è colpa tua ahahah"
Scappa giù di corsa aprendo la porta mentre sento papà urlare un 'dove vai?' Senza alcuna risposta, poverino; gli vado a parlare.
"Hei papi"
"Ragazzo mio"
Da quando parla in quel modo? Aggrotto la fronte e lui ride "scusa volevo provare le stesse sensazioni che ogni genitore ha quando chiama il proprio figlio in quel modo e posso dire che ti fanno semplicemente sentire vecchio"
Rido e lui prima mi fulmina con lo sguardo e poi sorride.
"Esci stasera?"
Mi domanda e io scuoto la testa" No, volevo passare la serata con te"
"Che dolce che se; oh e visto che sei in piedi muovi le tue chiappe e fammi un panino"
Scuoto la testa mentre mi dirigo in cucina per fare ciò che mi ha chiesto. Gli devo tutto questo, anche se non mi dispiace, lui mi ha dato la possibilità di avere una famiglia, un padre e una sorella che mi vogliono bene, degli 'zii', una scuola e il cibo.
"Papà comunque mi sono iscritto alla squadra di football"
Arriva in cucina di corsa "davvero? Che bello! Cioè voglio dire avvisami quando farai la tua prima partita che io sarò lì tra gli sparti"
Rido per la sua reazione e poi annuisco, mi piace; uno dei sogni di molti ragazzi è il proprio genitore presente alle 'famose' partite di football, alcuni non ne hanno la possibilità, altri hanno cattivi rapporti con il padre... Harry l'ha perso quando era piccolo e quindi sa cosa si prova a non averne uno.
POV'S NIALL
Sbuffo mentre aspetto Abby, sono seduto sulla panchina del parco e sono qui da 20 minuti ma lei ancora no-ECCOLA!
Sta correndo nella mia direzione e io mi incanto a guardarla, è bellissima, piccola, ma bellissima.
Mi salta addosso mentre mi chiede per tantissime volte scusa e mi lascia tanti baci sul collo e sulla faccia "hei amore, non preoccuparti"
"Mi dispiace, Ash mi ha trattenuto per motivi amorosi e ho fatto tardi"
Rido mentre si ferma con i baci e l'abbraccio "però i baci non mi dispiacevano"

Angolo autrice
Scusate per il ritardo ma ho aggiornato in questi giorni un po' tutte le mie ff... Mi raccomando leggetele e commentate se vi piacciono.
Mi dispiace per non farvi la pubblicità alle vostre storie ma sull'ipod touch non mi fa copiare il link e quindi non posso farlo.

Scusate!

>>>>carrots

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