∆ Chapter Four ∆

2.5K 132 37
                                    

I due camminarono lungo il corridoio fino a raggiungere i reparti di anatomia patologica.

- Signor. Stark a cosa devo la sua visita? -

I due si voltarono e salutarono l'uomo in camice.

- Sono l'anatomopatologo Watterson e sono il responsabile del terzo reparto. Siete venuti a riconoscere una delle salme? -

- Ehm... -

- Si. - confermò Pepper sicura di sé.

Cosa ha in mente?

- Bene. Siete parenti della vittima? -

- Si si si, certo. - confermò Pepper affiancando l'anatomopatologo.

Aveva un piano in mente, che donna fenomenale.

- Sicuramente state cercando lei... -

L'uomo spostò la tenda e vidimo una sagoma coperta sul tavolo da analisi.

- Signora sta bene? Se non se la sente possiamo anche non farlo. -

- Pepper posso farlo io. -

Pepper si allontanò verso il corridoio mentre io mi avvicinai alla sagoma.

- Signor. Stark le lascio dieci minuti, poi dovremmo procedere con l'autopsia. -

- A-Autopsia? A proposito di questo... Credo non si possa fare. -

- Mi scusi? - chiese l'uomo squadrandomi dalla testa ai piedi.

- Intendo che non è necessaria un'autopsia interna. -

- Signor. Stark devo fare passaggio per passaggio. Dopo l'autopsia esterna avviene quella interna che comporta la dissezio- -

- Anche no. Questa ragazza non è una delle sue rane da laboratorio e i genitori non hanno dato il consenso a tutto questo. -

- In mancanza di genitori, agiremo comunqu- -

- Gli ha dato di volta il cervello?! Gli ho detto che siamo parenti e lei non poggierà nemmeno un bisturi sul corpo di questa ragazza! -

Pepper si avvicinò e chiese all'uomo di lasciarci soli.
Se ne andò e ci avvicinammo al tavolo.

- Te la senti Pepper? -

- Stai scherzando? Questo è niente in confronto a quando ho dovuto riparare il tuo elettromagnete, quello si che è stato rivoltante. -

- Sono già passati 10 anni da allora e ti ricordi ancora quella sensazione da volta stomaco? -

- Chi se la scorda più. -

Pepper fece un sospiro di sollievo e sollevò il telo fin sopra le spalle.
Era lei.

- Gli promisi di prendermene cura.... -

- Tony non dire così e poi non è tutto perduto giusto? Se è come dici tu sarà solo questione di giorni prima che si risvegli. - mi confortò la rossa.

Le accarezzò il viso e notai la sua espressione tramutare.

- Tony, la ferita al collo... Non c'è. -

- Come non c'è? -

Girai attorno al tavolo e controllai meglio con i miei occhi. Pepper aveva visto bene; non c'era nessuna ferita.

- Tony, il suo DNA deve aver subito una mutazione. Quel miscuglio radioattivo potrebbe salvarle la vita. Dobbiamo portarla via da qui. -

- Chiedo all'uomo di prepararla. -

Chromium.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora