∆ Chapter Twenty ∆

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Ember's POV

- Tony, sono tornata! -

Andai in camera e mi buttai a peso morto sul letto.

- Che giornata. Non voglio più saperne di ragazzi per i prossimi 10 anni. -

- Ehi, tesoro. -

Alzai la testa e vidi la testa di Pepper sbucare dalla porta. Sorrisi e la feci entrare.

- Ciao Pepper! - l'abbracciai - Hai passato una buona giornata? -

- Non mi posso lamentare, ho vissuto di peggio. Giusto poco fa ho fatto un incontro insolito... E tu? -

- Da schifo. Sono venuta a conoscenza di una cosa che mi ha ferito parecchio. -

- Vuoi parlarne? -

- Si, mi farà bene sfogarmi con te... La mia amica Sophie non è in se in questo periodo. -

- Sophie? Sophie Connors? -

- La conosci? -

- L'ho giusto incontrata poco fa da Julienne's Couture. P... Peter la stava aiutando a scegliere il vestito per il ballo. Alla fine credo abbia optato per quel vestito color pesca con la scollatura a cuore. -

Ember non batté ciglio.

- Qualcosa non va vero? -

- Sophie con Peter? Io non capisco... -

Pepper's Pov

Ember sembrava esserci rimasta molto male per le mie parole.
Si era lasciata nuovamente andare sul letto, coprendosi il visto con entrambe le mani.

- Ehi, non starci male okay? Ci sono tantissimi ragazzi là fuori, non puoi abbatterti per il primo che capita. -

- Ma Peter non è il primo che capita. Che io abbia frainteso le sue intenzioni? Non credo proprio. Non sono così disperata. -

- Conosco Peter ed è una brava persona... Magari era lì per caso. -

- Non era lì per caso se stava aiutando Sophie col vestito. -

- Non so che dirti al riguardo... Non perdere così facilmente la tua fiducia in lui. -

- Non è solo questo. E se mi stesse usando per secondi fini? -

- Non è da lui. -

- Non mi stupirebbe tanto, gli uomini sono tutti così. -

- Non è vero. Solo perché hai perso fiducia in uno di loro non significa che sono tutti uguali. Sai quante donne ho ritenuto inesperte sia nella vita che nel lavoro? Tuttavia so benissimo che non siamo tutte così. -

- Hai ragione... E credo che Sophie sia una di quelle. -

- A me è sembrata una persona abbastanza determinata, sembrava sicura di quello che vuole. -

- Su quello non c'è dubbio. Quando si tratta di interesse personale alcuni sarebbero capaci anche di uccidere per portare a termine una cosa. -

- Addirittura uccidere? Forse esageri... -

- Negli avvenimenti recenti sono morte tante persone innocenti solo per il volere di alcune persone. Sembri così sorpresa dalle mie parole. -

- Non dico che tu non abbia l'autorità per dirle, ne hai passate di tutte. Solo mi stupisce che tu lo dica adesso... Sei solo delusa da Peter. Capita rimanere delusi da chi si ama. -

- E tu, Pepper? Tony ti ha mai deluso? -

- ... Ammetto che ci sono stati momenti in cui ha preso delle scelte che non condividevo... Ma no, mio marito non mi ha mai delusa. -

- Quanto sei stata fortunata nella vita. Ti invidio. -

- Io invidio te. È vero che lui non mi ha mai delusa ma io sicuramente l'ho deluso tutte quelle volte in cui ho solamente dubitato di lui. Oppure quando ha anche rischiato la vita per salvare l'umanità e io me ne stavo qui con le mani in mano, sentendomi inutile e impotente. -

Si commosse alle mie parole.

- Tu hai dei poteri straordinari che ti permetteranno di salvare molteplici volte il mondo e una personalità che renderà felici coloro che ti stanno accanto. Magari non troverai l'uomo della tua vita ma che te ne fai dell'amore di uno quando tutti acclameranno il tuo nome? -

Ember abbassò il viso cercando di non mostrarsi in lacrime.

- Non nasconderti, non da me. Fa bene piangere, è umano. Anche se nel tuo corpo non è rimasta molta umanità hai comunque dei sentimenti che devono essere rispettati. Per quanto buono possa essere Peter non ha il diritto di farti stare così. -

- Sei così saggia. E ovviamente hai ragione, anche questa volta. Quanto avrei desiderato che fossi tu mia madre. -

A quelle parole mi bloccai.
Non sapevo che dire... Di certo ero grata per l'affetto che nutriva nei miei confronti.

- Adesso stai piangendo anche tu, perfetto. - rise avvolgendomi in un caloroso abbraccio.

- Questo è un argomento che mi tocca particolarmente. Io e Tony abbiamo sempre desiderato dei figli ma con la vita che conduciamo sarebbe impossibile crescerne due, tre... Il tuo arrivo in questa casa ha riempito un certo vuoto che sentivo qui. - dissi poggiando la mano sul petto - E sono sicura che anche Tony la pensi così. Ti siamo grati Ember, e ti prometto che saremo i genitori che hai sempre desiderato. O almeno ci proveremo... -

- Oh Pepper... -

La strinsi a me come una mamma stringe suo figlio dopo tanto tempo.
Entrambe eravamo molto toccate da questo argomento: a lei era mancata la figura importante dei genitori e a me quella dei figli. Chissà, magari il destino ci ha unite per questo, sapendo che ci saremmo completate a vicenda.

La strinsi al mio petto e le accarezzai i capelli che le ricadevano sulle spalle.

- Non importa se non vuoi andare al ballo. Sai cosa? Potremmo andare a fare shopping come una normale mamma e figlia fanno e subito dopo potremmo andare al cinema a vedere il tuo film preferito. -

- Io optavo per studiare ma la tua proposta è molto più allettante! - rise giocherellando con una ciocca dei miei capelli.

- Di certo un pomeriggio senza libri non nuocerà la media. Sbaglio o sei la migliore dell'intera scuola? -

- Ho accumulato crediti e meriti durante gli anni, adesso me li ritrovo. Faranno comodo per la mia laurea. -

- Che studentessa modello sei. Continua così e grandi possibilità ti si presenteranno davanti. -

- Mi piacerebbe diventare come Tony un giorno. -

- Potresti diventare migliore, sai? Non vorrebbe mai che tu diventassi come lui... Non so se fa il modesto o lo pensa davvero ma penso sia sincero. -

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