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Harry infilò in bocca l'ennesimo boccone di carne e osservò con la coda dell'occhio i due tizi che si erano presentati come Horowitz e Morant.

Avevano volti troppo seri e più di una volta li aveva colti a lanciare occhiate tutt'altro che amichevoli verso Louis.

" Che cosa fai nella vita? " chiese Horowitz, cercando di apparire allegro ed amichevole.

" Sono un commerciante " rispose Harry sorridendo " e lavoro nel negozio della mia famiglia. Vendiamo stoffe e articoli di merceria ed ero appunto in viaggio per andare alla fiera del settore che c'è a New York. Purtroppo però la macchina mi ha lasciato a piedi a causa della neve e mi sono fermato qui.
Quando ho visto che si trattava di un hotel e che era aperto, ho toccato, come si suol dire, il cielo con un dito! "

Horowitz non commentò, limitandosi ad annuire e a lanciare occhiate al suo compare.

I due attesero che Harry finisse di mangiare, poi si alzarono e lasciarono la cucina.

Louis li guardò con apprensione, ma non osò parlare a Harry, infatti li seguì e sparì oltre la porta.

Harry, dal canto suo, si prese del tempo per bere un bicchiere d'acqua, poi, silenzioso come un serpente, sgattaiolò fuori dalla cucina e con passi felpati seguì le voci che giungevano attutite alle sue orecchie.

Giunse alla hall e, nello specchio che si trovava alla sua sinistra, vide riflessi i due uomini e Louis.

Horowitz e Morant stavano strattonando il ragazzo e, anche se non riusciva a capire chiaramente le loro parole, era palese che lo stessero in qualche modo minacciando.

Harry si appiattì contro il muro nel tentativo di sapere di più, ma un asse del pavimento scricchiolò sotto il suo peso, così fu costretto a palesare la sua presenza e a fare finta di stare arrivando solo in quel momento dalla cucina.

Louis, quando lo vide entrare, tirò un impercettibile sospiro di sollievo e si allontanò da Horowitz e Morant, andando a sedersi su un piccolo divano.

" Io andrei a dormire " esclamò Harry " posso sapere quale stanza posso occupare? "

Louis si alzò di scatto e disse:

" Le camere al primo piano sono tutte pronte per accogliere degli ospiti "

Harry, allora, prese una delle chiavi posta sul bancone e fece apposta ad attendere che anche Horowitz e Morant facessero altrettanto.

Si diresse poi verso le scale e si accertò che i due individui e Louis lo seguissero.

Il mio nome è Harry, Harry Styles.....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora