Forse fu l'adrenalina o forse fu la paura di morire, fatto sta che Louis, con un'audacia che credeva proprio di non possedere, allungò una mano e la sfregò sopra il cavallo dei pantaloni di Harry.L'agente gradì particolarmente l'iniziativa e spinse in avanti il bacino e Louis, quindi, gli slacciò i pantaloni, gli infilò la mano nei boxer e cominciò a masturbarlo.
Louis sapeva di essere bravo con le mani, gliel'avevano detto i suoi numerosi ragazzi, ma l'espressione estasiata di Harry servì a riempirlo di orgoglio.
Lo portò rapidamente ad un appagante orgasmo e si stupì, non con poco imbarazzo, di essere venuto anche lui, nelle mutande, solo vedendo colui che aveva di fronte.
Harry lo capì subito, ma non lo mise a disagio, anzi, lo baciò ancora con passione e desiderio.
Louis gli si avvinghiò addosso, volendo tutto, volendo di più, ma Harry lo scostò da sè delicatamente e gli disse:
" Vorrei con tutto me stesso perdermi con te e in te, ma adesso non possiamo, dobbiamo pensare a salvarci "
Louis annuì suo malgrado, si staccò da lui e gli fece un piccolo sorriso.
Si alzò, recuperò dalla sua valigia dei fazzoletti di carta e li diede a Harry per pulirsi.
Lui, con le gote rosse per l'imbarazzo, recuperò un paio di boxer puliti e si infilò in bagno a cambiarsi.
Quando ne uscì Harry stava caricando di proiettili una pistola con la massima serietà.
" Non vorrei usarla " spiegò senza alzare gli occhi da ciò che stava facendo " ma purtroppo dobbiamo essere pronti a tutto "
" Che cosa facciamo? " chiese Louis sedendosi sul letto.
" Per adesso nulla " rispose Harry " dato che dobbiamo aspettare che loro agiscano. Lasciamo passare la notte, tu riposati, io starò sveglio e, se sentirò dei rumori, ti sveglierò "
Louis non era molto convinto dell'idea, ma non protestò e si sdraiò sul letto.
Nonostante quanto pensasse, si addormentò.
Harry vegliò tutta la notte e fu solo verso l'alba che sentì provenire dei rumori dall'altra parte del corridoio.
Con passo felpato si accostò alla porta, la aprì silenziosamente di uno spiraglio e vi incollò l'occhio.
Horowitz e Morant stavano sgattaiolando fuori dalla loro stanza e non c'era un minuto da perdere!
Si girò per chiamare Louis, ma per fortuna se lo trovò già davanti con gli occhi blu colmi di paura.
Gli prese una mano e cercò di infondergli tutti il suo coraggio.
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Il mio nome è Harry, Harry Styles.....
FanfictionAmore, mistero e tanti colpi di scena