12.

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Harry attese che Horowitz è Morant fossero in fondo al corridoio, poi, tenendo Louis per mano, uscì in silenzio dalla stanza.

Con l'orecchio abituato ad inseguimenti di questo tipo, seguì i due malviventi e capì dallo scricchiolio del legno che stavano scendendo le scale.

Attese di non sentire più alcun rumore e poi imboccò anche lui le scale, stando ben attento a camminare solo sul tappeto rosso che le ricopriva nel mezzo.

Louis, con il cuore in gola, faceva tutto ciò che faceva Harry, ma aveva così tanta paura che credeva sempre di essere sul punto di svenire.

Harry, invece, proseguì imperterrito e, all'improvviso, gli fu tutto chiaro, quando vide i due uomini aprire la porta della sala caldaia.

Non aveva molte alternative, così si girò verso Louis, gli fece segno di stare zitto e, dopo avergli lasciato la mano, estrasse la pisola dalla tasca.

Senza alcun indugio, spalancò la porta della sala caldaie con un calcio e, ringraziando il cielo che i due criminali avessero acceso la luce, urlò:

" Mani in alto! Fate i bravi e nessuno si farà male!"

Horowitz e Morant, che non si aspettavano una simile interruzione, restarono immobili per alcuni secondi, ma poi si lanciarono dietro la caldaia, sparando.

Harry si buttò alla sua destra e trascinò Louis con sè, riparandosi accanto ad una delle colonne portanti del soffitto.

" Chi cazzo sei? " urlò uno dei due banditi.

" Sono un agente federale e, se vi arrendete, metterò una buona parola per..."

Harry non riuscì a finire di parlare e le sue parole furono coperte da altri rumori di spari.

Si appiattì dietro la colonna e mormorò a Louis:

" Tu rimani qui e non muoverti, io cerco di prenderli alle spalle "

Louis cercò di trattenerlo per un braccio, ma Harry sgattaiolò via e sparì dietro ad alcuni scatoloni impilati davanti alla parete.

Per lunghi, interminabili minuti non si sentì nulla, poi, ad un certo punto, si udirono urla e grida concitate, rumori di oggetti che cadevano e poi quattro sparì, in rapida sequenza.

Louis trattenne il fiato per la paura ed iniziò a tremare, finché una mano non gli si posò sul braccio.

Il sorriso che si formò sulle sue labbra morì però all'istante, perché davanti a sè aveva Morant, con una ferita d'arma da fuoco al fianco, ma un ghigno malefico sulle labbra.

Il mio nome è Harry, Harry Styles.....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora