Louis, non appena Harry ebbe concluso la telefonata, gli prese un braccio agitato e chiese:" Erano loro? A chi hanno telefonato? Cosa hanno detto? "
Harry gli fece cenno di stare calmo, si alzò, si avvicinò alla porta, la aprì di poco e si mise in ascolto.
Non appena ebbe appurato che tutto era silenzio, richiuse la porta e si risedette sul letto accanto a Louis.
" Horowitz e Morant hanno telefonato ad un certo Cowell..."
" È il padrone dell'hotel! " lo interruppe Louis concitato.
" L'avevo intuito " continuò Harry " e, da quel che ho potuto capire, i tre si sono messi d'accordo per incendiare l'albergo "
" Cosa? " chiese Louis sconvolto.
" Credo che Cowell abbia deciso di farlo per i soldi dell'assicurazione e credo anche che la colpa sarebbe ricaduta su di te "
" Su di me? "
" Già, sul ragazzo preso come custode che, inavvertitamente, ha magari lasciato il camino acceso o non si è ricordato di controllare la pressione della caldaia "
" Quindi vogliono uccidermi? " chiese Louis con gli occhi colmi di paura.
" Già e vogliono uccidere anche me " rispose Harry.
Louis deglutì terrorizzato e, nonostante cercasse in ogni modo di resistere, alla fine un singhiozzo gli sfuggì dalle labbra.
Harry lo prese prontamente fra le braccia e lo strinse a sé, per evitare che facesse rumore.
Louis, colto di sorpresa, si irrigidì un istante, ma poi si lasciò andare ad un pianto liberatorio, soffocando i singhiozzi nella lana del suo maglione.
" Non devi aver paura " lo rincuorò Harry accarezzandogli la schiena " io cercherò con tutti i mezzi di tirarti fuori da qui, te lo prometto! "
Louis annuì, poi sollevò gli occhi blu lucidi di lacrime e fece un debole sorriso.
" Voglio tornare a casa dai miei genitori, voglio tornare in Inghilterra! " mormorò triste.
Harry sorrise a sua volta, gli scostò i capelli dalla fronte e sussurrò:
" Tornerai a casa tua, te lo garantisco...fidati di me..."
Louis si strinse nell'enorme felpa che indossava e a Harry sembrò un bambino piccolo appena svegliatosi da un brutto sogno.
Gli fece una tenerezza assurda e così, senza un perché, si chinò e gli sfiorò le labbra con un bacio.
Louis si irrigidì solo un istante, ma poi si lasciò andare e permise alla bocca morbida e vellutata di Harry di baciarlo con dolcezza.
Fu bellissimo e per alcuni minuti si estraniarono dalla situazione di incertezza e di paura in cui si trovavano.
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Il mio nome è Harry, Harry Styles.....
FanfictionAmore, mistero e tanti colpi di scena