Prologo

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«Il signor Min?». Un'infermiera, abbastanza anziana, si affacciò dalla porta della segreteria.
Min Yoongi, un ragazzo di appena venticinque anni, si alzò in piedi per dirigersi verso l'entrata dello studio del medico che lo aveva assistito nei giorni precedenti.
Il giovane dai capelli color menta — dopo oltre quattro settimane di tosse persistente, vari dolori toracici e disturbi respiratori — si era finalmente deciso a farsi visitare da qualcuno.
Inizialmente andò dal suo dottore di famiglia che gli prescrisse delle semplici pasticche da prendere due volte al giorno, per un'intera settimana; vedendo che la situazione non migliorava si diresse immediatamente in ospedale.
Il medico Kim Seokjin lo portò a fare una radiografia al torace, e dopo qualche giorno lo chiamò per annunciargli che erano arrivati i risultati.
«Buonasera». Yoongi strinse la mano tesagli dal dottore, e si sedette.
Seokjin era un uomo molto giovane; aveva intrapreso la carriera di medico chirurgo da poco ma se la cavava molto bene. Era più alto della mentina seduto di fronte a lui, aveva i capelli neri ed una risata che riusciva a contagiarti. Secondo il parere delle infermiere era molto simpatico, e faceva delle battute divertentissime; forse lo dicevano solo perché era un bel uomo e tutte ci provavano con lui.
«Cosa dicono i risultati della radiografia?», chiese Yoongi, curioso di sapere quale fosse il problema che aveva.
Jin tossì, nervoso, e da lì l'altro intuì subito che non si trattava di una bella notizia.
«Ci sono una bella ed una brutta notizia... direi di iniziare dalla peggiore, così dopo puoi consolarti con l'altra», il moro si morse il labbro.
«Parli, allora», lo spronò il più basso.
«Quella brutta è che le è stato diagnosticato un tumore ai polmoni», disse con tono di dispiacere.
Yoongi sentì il mondo crollargli addosso.
Un cancro ai polmoni, aveva sentito bene, purtroppo.
«E-e quale sarebbe q-quella b-bella?», chiese cercando di non far notare la sua preoccupazione. Doveva risultare forte.
«Puoi sempre provare a curare la tua malattia. Basta la chemioterapia, anche se costerà un po'...», spiegò il moro.
«Continuerò a vivere?». Un po' di speranza pervase il menta.
«Potresti sopravvivere, ma potresti anche morire». Come illudere Min Yoongi, lo stai facendo bene.
«Allora che senso ha tentare di curarmi, se tanto so già che ho il 50% di probabilità di morte?!», sbottò il menta.
«Perché sai che hai l'altro 50% di possibilità di sopravvivenza. Pensaci bene, ne vale della tua vita», fu l'ultima frase che pronunciò il dottor Kim, prima di congedarsi.
«Vita. E che vita...», Yoongi sospirò. Sentiva le lacrime propense ad uscire, ma le riportò indietro. Non voleva piangere.
Preso dalla rabbia del momento, tirò un forte pugno sulla scrivania del medico, creando giusto un po' di baccano... giusto un po', eh.
Un'infermiera, preoccupata, si affacciò alla porta dello studio.
«S-signore, è tutto ok?», chiese la giovane donna, con voce delicata.
Sembrava essere una bambina. Aveva i tratti giovani ed era molto più bassa di Yoongi. I suoi capelli — raccolti in un'alta coda di cavallo — erano castano scuro, come i piccoli occhietti a mandorla. Il naso era piccolo, mentre le labbra rosee, una via di mezzo tra il sottile e il carnoso. Le sue guance paffute erano leggermente arrossate, forse a causa del freddo gelido che c'era quel giorno. Per quanto riguardava il fisico, era magrolina ma con le forme al posto giusto.
«Ha bisogno di qualcosa?», continuò lei.
«No, sto bene», sbottò Yoongi uscendo dalla stanza.
«A-aspetti! Ah, perché ho scelto di fare l'infermiera?». La ragazza, sconsolata e confusa da quello che era appena successo — non che fosse la prima volta che le capitava di dover trattare con pazienti che lei definiva 'pazzi' — si sbatté una mano in fronte e tornò al suo lavoro.









-ANGOLO AUTRICE-

Salve a tutti!
Eccoci qui con una nuova storia. Spero tanto che il prologo vi sia piaciuto.
Per il primo capitolo dovrete aspettare la conclusione dell'altra mia storia, che vi invito calorosamente ad andare a leggere, Believe in me.
Mi dispiace dover farvi aspettare, ma dover scrivere due storie contemporaneamente è faticoso.
Vi chiedo solo di avere un po' di pazienza. Spero possiate capirmi.

Allora, se avete qualcosa da dire riguardo il prologo lasciate pure un commento, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Siate sinceri.
Se sentite il bisogno di parlarmi riguardo qualsiasi cosa, non fatevi problemi a scrivermi in privato, io sono disponibile per tutti.
Vi chiedo, inoltre, di non pubblicizzarvi nei commenti, grazie.

Penso di aver detto tutto, ci vediamo con il prossimo capitolo💜

Nurse | M.Yg.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora