16. Lei

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NARRATORE POV

«E così aveva avuto quella reazione...», ripeté Taehyung e Yoongi annuì. Aveva raccontato al minore cosa fosse successo la sera precedente, quando la ragazzina chiamata Lisa era corsa da lui e y/n per chiedere aiuto, e come avesse reagito la castana. «Ti ha detto il motivo?», domandò il biondo.
Yoongi negò con la testa. «No, ha cercato di sviare l'argomento dicendo che fosse troppo presto per parlarne...», spiegò sospirando. «Ma un giorno riuscirò ad ottenere tutta la sua fiducia, e a farmi raccontare il suo passato», aggiunse poi chiudendo la mano in un pugno, e sbattendola con non poca forza sul tavolo della sala ricreativa, facendo così voltare tutti gli altri pazienti e medici dalla loro parte.
«Forse è meglio se ti calmi», lo riprese Tae ridacchiando, nervoso. «Dalle il suo tempo, non è sempre facile parlare dei propri problemi».
«Però tu mi hai parlato subito della tua infanzia», ragionò Yoongi portando una mano a grattarsi il mento, ed il biondo alzò semplicemente le spalle.
«Come sta Jimin?», chiese poi il moro, dopo un breve periodo di silenzio.
«Molto bene, ha detto che lui e Chan si sono baciati proprio allo scoccare della mezzanotte», raccontò Tae sorridendo nel ricordare cosa gli avesse riferito quella mattina il rosa.
«Sono felice che si stia rifacendo una vita», disse sincero Yoongi. «Spero di poterlo rivedere un giorno», aggiunse guardando fuori dalla finestra, pensieroso.
«Chissà, potrebbe accadere a breve, forse...», ammiccò il biondo ottenendo un'occhiata confusa dal maggiore.
«Che intendi dire?», lo interrogò.
«Jimin oggi mi ha detto che nei prossimi tempi potrebbe far rientro a Seoul. È curioso di conoscere Hobi», sorrise il biondo, e gli parve di vedere gli occhi di Yoongi brillare a quella rivelazione.
«Mi farebbe piacere parlargli e far pace con lui, non ce la faccio più...», disse il ragazzo con la parrucca, mentre nella sua mente infiniti ricordi di lui in compagnia del suo vecchio amico si fecero vivi, portando il giovane a sorridere come un ebete.
La loro conversazione fu interrotta dall'arrivo di Hoseok e y/n, i quali si accomodarono al loro tavolo. Il rosso stampò un bacio sulle labbra del suo ragazzo, poi si voltò verso il maggiore salutandolo con un gesto della mano ed un sorriso, azioni che furono ricambiate da Yoongi.
«Ho una notizia da darvi», iniziò Hobi osservando tutti i presenti, attentamente. Loro fecero sego di andare avanti. «Poiché tra qualche giorno ci sarà il mio compleanno, ho deciso di fare una piccola festicciola con parenti ed amici. Ovviamente, voi siete invitati», disse il rosso, ed i due ragazzi accettarono.
Invece, y/n ebbe da ridire: «Quali parenti hai intenzione di invitare?», chiese. Il suo sguardo sembrava essere preoccupato, cosa che allarmò Yoongi, nonostante avesse capito che la castana avesse con i genitori un pessimo rapporto.
«Be', avevo pensato ai miei, i nonni, alcuni cugini e gli zii più stretti», elencò il cugino. «Perché?».
«Anche mia madre?», chiese ulteriormente y/n evitando la domanda che gli era stata posta da Hoseok.
«Se non la vuoi, cercherò di non farla venire», spiegò il rosso.
«Come mai non vuoi che sia presente alla festa?», la interrogò Yoongi. Lui tentava ogni giorno di ricevere delle spiegazioni dalla ragazza, ma y/n riusciva sempre ad ignorare le sue domande ed a passare oltre. A quanto sembrava, c'era riuscita anche questa volta.
«È una lunga storia... Adesso vado, ho del lavoro da fare», disse l'infermiera alzandosi ed uscendo dalla sala ricreativa. Il suo posto fu presto occupato dal medico Seokjin, richiamato da Hoseok appena entrato nella stanza.
«Jin, sei invitato il diciotto Febbraio al mio compleanno!», esclamò il rosso portando un braccio a stringere le spalle del suo Hyung, sorridendo come al suo solito.
«Grazie Hobi, ci sarò», accettò il corvino. «Cosa vuoi che ti regali?», domandò.
«Nulla, a me basta la presenza dei miei amici», ammiccò il rosso per poi andarsene. Solita risposta di chi vuole rovinare la vita ai propri conoscenti, dicendo di non volere niente come regalo di compleanno.
«Ma che cavolo, sempre tutti così dicono! Ragazzi, voi avete idee?», chiese poi a Yoongi e Tae. Il primo alzò le spalle, mentre il secondo disse: «Io penso di fargli da solo il regalo, scusate...».
«Tranquillo, in fondo sei il suo ragazzo», lo rassicurò il giovane con le occhiaie causate dalla malattia. Yoongi stava ogni giorno peggio, ma cercava di non darlo a vedere per non mostrarsi debole. Si affaticava con poco, il suo respiro veniva a mancare con un minimo sforzo, aveva il volto stanco... tutte conseguenze di quello stupido tumore che lo stava divorando da dentro. Sapeva che non ce l'avrebbe fatta, ma y/n riusciva a dargli sempre un briciolo di speranza. Quella ragazza era perfetta in tutto, dal aspetto interiore a quello esteriore. Ed era forse per questo che a volte rimaneva incantato a guardarla. Fortunatamente, y/n non si era mai accorta di nulla.
«Yoon, sei tra noi?», lo risvegliò il biondo agitandogli una mano davanti agli occhi.
«E-Eh? Cosa?», balbettò Yoongi ripresosi dal suo stato di trans.
«Ti sei imbambolato a fissare il vuoto, a che pensavi?», chiese Tae analizzando per bene il suo volto.
«A nulla, a che vuoi che pensassi?», fu la risposta di Yoongi. Ma Tae non ne era convinto.
«Stavi pensando a y/n, ammettilo». Colpito e affondando.
«I-Io... non solo», cercò di salvarsi il moro, ma ormai il minore lo aveva in pugno.
«Lo so che ti piace, si è notato. Non fai altro che guardarla, poi le emozioni che mi hai detto di provare quando sei con lei... possibile che tu non te ne renda conto?».
«Balle. Adesso potresti lasciare me e Seokjin soli? Dovremmo decidere il regalo per Hoseok», Yoongi cambiò rapidamente discorso e lo cacciò.
«Antipatico», scherzò il biondo, per poi eseguire gli ordini dell'amico.
«Se è vero che ti piace y/n, non devi vergognarti. Al cuor non si comanda», lo rassicurò Jin con un bel sorriso stampato sul volto. In tutta risposta, il minore sospirò.

Nurse | M.Yg.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora