12. Sensi di colpa

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NARRATORE POV

Yoongi era ancora seduto sulle scalette fuori dall'ospedale, tutto solo. Era immobile a fissare un punto indefinito nell'orizzonte, mentre copiose lacrime continuavano a fuoriuscire dai suoi occhi. Si sentiva profondamente in colpa per quello che era successo con Jimin: nonostante avesse sempre promesso che non avrebbe mai fatto soffrire il suo, ormai, ex amico, lui aveva fatto l'esatto opposto. Aveva illuso Jimin per più di due mesi; lo aveva baciato, toccato, lo aveva sfruttato solo per il suo piacere personale, ed il rosa ne aveva sofferto. Yoongi non sarebbe mai stato capace di perdonarsi per l'errore commesso, quindi avrebbe vissuto con questo senso di colpa fino alla fine dei suoi giorni – che, secondo lui, non erano poi così lontani vista la malattia che aveva. Avrebbe potuto raggiungere Jimin ed impedirgli di lasciarlo andare via e, così, provare a risolvere la situazione, ma il fatto era che non voleva farlo. È vero, inizialmente si erano ripromessi che, qualsiasi cosa sarebbe accaduta, loro sarebbero rimasti la stessa coppia di amici di sempre. Ma, vedendo com'era la situazione adesso, fare una pausa, smettere di vedersi e sentirsi, era la scelta più giusta da fare. Dovevano cercare di dimenticare tutto, anche se sarebbe stato difficile. Solo così sarebbero stati capaci, in futuro, di tentare a tornare quelli di una volta.
Taehyung, non vedendo più i suoi amici tornare, uscì dall'edificio per assicurarsi che fosse tutto a posto, e che Jimin non avesse provato ad uccidere Yoongi, preso da un attacco di ira. Anche se dubitava ne sarebbe stato capace.
Quando il biondo vide solamente Yoongi seduto a terra che singhiozzava, gli si accomodò accanto cingendogli il collo con un braccio. Non disse nulla, aspettava che fosse il menta a parlare per primo. Si limitò a guardarlo dispiaciuto, e ad asciugargli quelle lacrime salate che sgorgavano dai suoi occhi, con i pollici.
«Ji-Jimin... è an-andato v-via», balbettò finalmente il suo Hyung, tra un singulto e l'altro.
Taehyung non ne era sorpreso, sapeva che lo avrebbe fatto di lì a poco, glielo aveva riferito proprio il rosa, un paio di giorni fa. Come aveva detto a Yoongi, Jimin aveva intuito già da un po' che le cose tra loro non sarebbero potute funzionare, quindi aveva deciso di chiudere la loro – se così si poteva chiamare – storia. «Mi manca, Tae, mi manca».
«Lo so», rispose il biondo. «Io ti avevo avvertito».
«Sono stato uno stupido a non darti ascolto. Ti chiedo scusa», pronunciò Yoongi, a testa bassa.
«Capita a tutti di sbagliare, l'importante è che hai compreso quale sia stato il tuo errore e che cercherai di non ripeterlo più», spiegò Tae.
«Sì, però adesso come farò senza Jimin?», domandò il menta, mentre si puliva il moccolo che colava dal suo naso.
«Devi solo aspettare ed avere pazienza. Vedrai che con il tempo tutto si risolverà».
«Lo spero». Yoongi si buttò tra le braccia di Taehyung. Aveva bisogno di quell'abbraccio caloroso e pieno di amore che solo uno come Tae erano in grado di dare.
«Yoongi...». Una voce delicata interruppe il dolce momento dei due amici.
Alle loro spalle si trovava y/n. «Mi dispiace...», sussurrò inchinandosi.
Yoongi sciolse la stretta con Taehyung, si alzò in piedi e si avvicinò pacatamente alla giovane. «Non devi preoccuparti», le sorrise lievemente. Non aveva molta voglia di farlo, ma non voleva far preoccupare ulteriormente la sua infermiera.
«È colpa mia se hai litigato con Jimin. Scusami», disse y/n con tono triste.
Yoongi la guardò sbalordito. Lei non c'entrava nulla, perché mai avrebbe dovuto pensare di essere la causa di tutto questo casino?
«Ma no, non dire così». Yoongi le posò una mano sulla spalla per cercare di rassicurarla, ma y/n lo scansò subito.
«Scusa ancora». E rientrò nell'ospedale, correndo.
Yoongi sospirò pesantemente, e si passò una mano sul viso. Iniziava ad essere stufo di questa storia.
«Forza, va' da lei», lo intimò Tae.
«Cosa?», chiese spaesato il menta.
«Y/n si sente colpevole perché Chim vi ha beccati mentre stavate ballando, e quindi pensa che abbiate litigato per questo. Falle capire che il motivo è tutt'altro e che lei non c'entra assolutamente nulla».
Yoongi aguzzò ad un sorriso vero e ringraziò il biondo. Rientrò nell'edificio in cui aveva alloggiato negli ultimi tempi, ed andò alla ricerca dell'infermiera.

Nurse | M.Yg.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora