Sarò io la tua principessa

Capitolo 8

In questi momenti Arya mi fa arrabbiare da morire.

Sto facendo avanti e indietro da circa venti minuti per la mia stanza con il cellulare in mano cercando di contattare la mia amica su FaceTime per avere un consiglio sul mio problema Logan-Noah. 

Se vado avanti ancora per qualche minuto farò un solco nel pavimento. Sto perdendo la speranza, non risponderà mai. Mi siedo sul letto chiudendo l'ennesima chiamata a vuoto, appoggio il telefono sul letto e guardò il soffitto imprecando contro la mia amica.

Credo che le sue orecchie hanno iniziato a fischiare dato che qualche secondo dopo il mio telefono squilla e sul display appare la sua faccia <Dieci chiamate? Ma fai sul serio?> come al solito lei non saluta quando rispondo alla telefonata, lei parte subito con domande o discorsi, è una delle cose che mi piace di lei, salta tutti i convenevoli e va al punto. <Lo so, ma tu non rispondevi e devo dirti una cosa importante> appoggio il telefono al cuscino mentre mi siedo davanti a gambe incrociate, sono ansiosa e non so da dove iniziare ma so che devo dirle tutto, devo dirlo a qualcuno. <Luna mi stai spaventando, hai ucciso qualcuno? Se si io so dei modi per nascondere le prove> strabuzzo gli occhi incredula su quello che Arya sta dicendo.

Sapevo che era una persona un po'  macabra ma non pensavo fino a questo punto <Oh mio di no!> la mia amica sembra un po' delusa ma poi si riprende <Okay, allora di che si trattava?> Arya si sposta leggermente e riesco a scorgere un pezzo della sua camera che è disordinata, molto più del solito.

Sento anche un rumore e poi vedo un ombra, come se qualcuno fosse lì con lei <Sei sola?> chiedo continuando a fissare dietro di lei, si volta e controlla <Lucas vattene via> grida la mia amica alzandosi dalla sedia della sua scrivania, pochi secondi dopo vedo un nanetto correre fuori dalla stanza che se la ride.

Lucas è il fratellino piccolo di Arya, ha sei anni ed è un vera e propria peste.

Dopo che il piccolo ha lasciato la stanza la mia amica chiude la porta a chiave e torna a sedersi sulla sua sedia <Dicevi?> appoggia il mento sulla mano e assume la sua tipica posizione di ascolto <Quello che sto per dirti non dovrai dirlo a nessuno però> Arya me lo promette con la sua solita croce sul cuore come fanno i bambini piccoli.

Dopo un profondo respiro iniziò a raccontarle tutto, le racconto di me e Noah di quando eravamo piccoli, della mia cotta per lui, del nostro primo bacio, di Elizabeth che mi ha cacciato da palazzo, della promessa di Noah che poi non è mai stata mantenuta, di come i miei sentimenti per lui si siano affievoliti mano a mano che frequentavo Logan ma che il nostro rapporto e i nostri baci non erano nemmeno paragonabili a quell'unico con Noah, e di come ora, che lui è qui intorno a me quei sentimenti sono tornati e mi stanno confondendo le idee, le dico anche di Candy che molto probabilmente ha intuito qualcosa, le dico della lettera trovata indirizzata a me e dell'incisione sul nostro albero, le dico anche della mia decisione di vedere Logan per capire cosa fare. Quando ho finito di raccontare tutto mi sento molto più leggera, sembra quasi che il macigno che mi sentivo sullo stomaco se ne sia finalmente andato. Arya è immobile, la bocca semi aperta <Ti prego, di qualcosa> io lo sapevo che è tutto sbagliato e che sono una sciocca, forse non avrei dovuto dire nulla e lasciare tutto com'è.

Poi Arya caccia un urlo <Oh mamma mia, non pensavo che la mia migliore amica avesse una vita così emozionante! Sembra una di quelle soppopera spagnole piene di intrighi e tutto i resto> ha proprio perso la testa, i suoi occhi brillano come quando guarda le sue serie TV. <Arya io ho un serio problema, non so che devo fare!> mi passò le mani sulla faccia stropicciandola un po' <Okay Luna volevo solo sdrammatizzare un po' la situazione> quando si tranquillizza si passa una mano tra i capelli sistemando una ciocca dietro l'orecchio <Tu sei una persona sincera Luna, se senti che qualcosa tra te e Logan non va dovresti parlargliene e magari le cose si sistemano> sapevo che questa è la cosa migliore da fare ma sentirsela dire da un'altra persona è diverso <Vorrei tanto poterti abbracciare in questo momento> ed è vero, mi manca poter stringere la mia migliore amica anche se lei è molto ostile quando si tratta di contatti fisici ma con me si è abituata agli abbracci <Quando verrà li Logan?>