Capitolo 45

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Dio è già passato un mese, ciò vuol dire che mancano esattamente 20 giorni al matrimonio di Noah e Candy. La cosa mi rende poco entusiasta.

Quasi tutti giorni viene un catering diverso a esporre le proprie pietanze invogliando i sudditi a scegliere loro. Vengono degli hairstylist per provare varie acconciature alla simpaticissima sposa e alla sua futura suocera, che ogni volta si sentono delle dive.

Per non parlare poi dei make-up artist, ogni volta è un "così è troppo chiaro" o "così troppo scuro" a Candy non va bene mai nulla.

Ogni volta Noah partecipa assente, annuisce e basta mandando Candy su tutte le furie.
Avendo ripreso a lavorare nel castello assisto ad ogni scenata e vedo tutta questa gente che entra sorridente ed esce come se avesse appena affrontato la 1º guerra mondiale. Sull'orlo del devastato.

Insomma la futura principessa è incontentabile.

Quando ho rivisto Sandy mi è toccato l'ennesimo interrogatorio sull'accaduto, anche lei era all'oscuro di tutto e l'ha scoperto alla notte di capodanno. Non ha nemmeno sentito qualche pettegolezzo al riguardo anche perché Candy si è presentata solo quella sera, il resto del tempo non c'era.

<Ma che diavolo è questa cosa!> sento urlare Caramellina per l'ennesima volta. Oggi c'è un ambitissimo chef richiesto in molte cerimonie che presenta le sue tartine da usare per il ricevimento. Questo chef Sebastian incurva le spalle avvilito, vorrebbe nascondersi ovunque <È salmone signorina> risponde quasi spaventato <È troppo salato! Vuoi farmi venire la cellulite per caso?! Che incompetente> stridula allontanando il piatto da se.

Ridacchio perché in fondo un po' di cellulite non le guasterebbe, almeno avrebbe qualche difetto fisico oltre a quello caratteriale. Forse la mia risata non è stata poi così leggera perché due occhi infuocati puntano verso di me <Cosa ridi tu! Serva continua a fare il tuo lavoro> Candy è veramente infuriata e la sua rabbia la sta puntando su di me.

Mi accorgo però che non ho solo l'attenzione dei suoi occhi ma anche quelli azzurri del principe <Candy! Abbi un po' di rispetto!> sbraita quest'ultimo contro la sua futura moglie prima di levare le tende.

Forse è anche il mio momento di andarmene, finisco frettolosamente di sistemare le nuove sculture della regina e me ne vado finendo così di sentire le urla contro il povero Sebastian.

<Con lui sta dando il meglio di se> dico quando entro nelle cucine e raggiungo Sandy e Mark.
Sono incredibilmente carini insieme.

<Non lo invidio per niente> commenta quest'ultimo grato per non doversi occupare del ricevimento e della cena.

Afferro un pezzo di pane e inizio a mangiucchiarlo <Ah Luna domani ci sarà una simulazione della cerimonia e dovremmo presenziare anche noi> quello che sto mangiando mi va di traverso <Non potevi dirmelo prima che mangiassi?> Mark viene in mio soccorso dandomi delle pacche sulla schiena <Mi dispiace> ridacchia lei <Ci daranno anche l'abito?> chiedo preoccupata.

Mamma mi aveva accennato del vestito ma ancora non ne ho visto l'ombra, credo sia l'unico lato positivo di tutta questa pagliacciata. <No per il momento no, devono ancora comprarli> spero non lo scelga Candy, penso tra me e me, altrimenti me ne comprerà uno da strega.

<Comunque è un periodo che vedo il principe molto strano> continua Sandy beccandosi una gomitata dal suo fidanzato <Non iniziare Sandy> blocco subito sul nascere la sua stupida teoria nella quale Noah è vittima di sua madre e Candy che l'hanno incastrato con il matrimonio. Lei dice che vede spesso il principe assorto e che mi osserva molto di frequente e sorride. <Come fate a negare l'evidenza? Non ha voluto nemmeno che qualcuno ti sostituisse per pulire le sue stanze> è troppo ostinata per smetterla perciò me ne vado <Ciao> li salutò alzando una mano mentre apro le porte delle cucine <E dai!> la sento gridare ma ormai sono già lontano. La sua ultima frase mi fa riflettere, che motivo ci sarebbe per non voler nessun altro a pulire la sua stanza? Non ha senso.

Salgo i primi gradini e sento chiamarmi, mi blocco subito all'istante, la voce è quella di Noah ma più ruvida, mi volto incuriosita e trovo Sean che corre verso di me, gli vado in contro e ci abbracciamo.
<Non so cosa gli sia passato per la testa a mio fratello, sono così arrabbiato con lui>
<Io l'ho sempre detto che sei tu il fratello simpatico> dico cercando di scherzarci su, tutti quanti quando mi vedono si dispiacciono, manco mi fosse morto il cane.

Certo, sembro un cadavere ambulante, ma cerco di non darlo a vedere aiutandomi con il trucco e le misere espressioni facciali che a questo punto mi rendo conto che non funzionano <Luna anche se cerchi di nasconderlo si vede che non stai bene> ecco, appunto. <Ho passato così tanto giorni a piangere che mi sembra di non aver più lacrime Sean, non ho più nemmeno la forza di continuare a fare l'arrabbiata> mi prende una mano e la stringe nelle sue <Io ci sarò sempre per te, lo sai vero?> annuisco perché lui è come se fosse il mio fratello maggiore <Ei eccoti> Noah spunta da dietro l'angolo e viene verso di noi, tempismo perfetto.

I suoi occhi sono fissi nei miei, chiaro contro scuro. Sono io la prima ad abbassare lo sguardo <Scusatemi> faccio un leggero inchino, necessario davanti ai reali, e corro su per le scale sparendo nelle mie stanze.

____

<Voi dovrete fare solo presenza, far vedere che il matrimonio è pieno. Non interagite con nessuno se non tra di vuoi. Se dei reali vi chiede qualcosa vi fingete parenti della sposa> Karen da ordini come al solito. È tutta in visibilio per questo avvenimento e non vede l'ora di comandare tutti a bacchetta.

Io e Sandy sembriamo due spaesate, come tutta la servitù chiamata a presenziare. A quanto abbiamo capito il matrimonio si terrà in un giardino nel primo pomeriggio, i parenti dello sposo a destra e noi, essendo quelli della sposa a sinistra.

Spero di essere nel posto più infondo che esista.

L'altare, improvvisato, è contornato da un gazebo pieno di fiori bianchi, davvero meraviglioso.
Candy si avvicina e si mette in posizione, è vestita normalmente con in testa il velo, penso per interpretare meglio la scena. <Dov'è Noah?> grida isterica <E i miei fiori?> di nuovo con la sua voce aggraziata. Karen corre trafelata nella sua direzione con un bouquet di fiori bianchi che Candy gli strappa gentilmente di mano.

Noah arriva pochi secondi dopo, credo che il suo urlo da strega lo abbia sentito pure lui dal castello. Si mette davanti a lei e iniziano a parlare con il prete. Gli dice come devono muoversi e cosa devono fare, li fa tenere per mano, lei lo istruisce su come alzarle il velo nel modo giusto senza farle fare figuracce.

Per una frazione di secondo quando parlano dello scambio delle fedi Noah volta lo sguardo verso di me e mi sento mancare l'aria.

Non ce la faccio, mi sembra di svenire <Non ce la faccio, scusa> abbandono il mio posto e corro via.

Sarò io la tua principessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora