Capitolo 5

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Ho passato una settimana a imitare un ninja. Camminavo per i corridoi in punta di piedi, ad ogni minimo rumore sobbalzavo ed ogni volta che facevo un passo o entravo in una stanza mi guardavo in torno per essere sicura che non ci fosse nessuno nei paraggi.

Ma questo mio atteggiamento non era rivolto a tutti, solo ad una persona. Noah. Non volevo vederlo, il solo contatto con lui mi provocava strane sensazioni che non volevo e non voglio assolutamente risentire.

Questa mia tecnica ninja è stata molto spesso messa alla prova dalla fidanzata modello, Candy, che ogni volta me la ritrovavo alle spalle che mi osservava come un gufo. Ma sinceramente meglio avere lei, seppur seccante, tra i piedi che dover affrontare Noah.

Per fortuna oggi è venerdì e di solito bisogna fare solo le camere da letto perché i signori vanno al circolo del golf e rientreranno solo la sera. È come se fosse un giorno libero per noi, più o meno.

Come tutte le altre mattine sono in camera del principe a sistemare le lenzuola celesti, impilo i cuscini di tutte le sfumature dell'azzurro e accarezzo le coperte per togliere le eventuali piegature che sono rimaste. Ormai sono gesti meccanici che faccio in automatico, a volte anche senza pensarci.

Finito il letto prendo il panno pulito e vi metto sopra un po di prodotto per lucidare i mobili, ogni volta che pulisco la libreria ripenso alla lettera indirizzata a me e la curiosità inizia a pizzicarmi le mani, ma poi mi torna in mente che se avesse voluto darmela la possibilità ce l'aveva e se non lo ha fatto avrà avuto i suoi motivi.

La foto con la signorina "caramella" è sempre lì, in primo piano per far vedere quanto sono belli insieme.

Il fatto che si chiami Candy, ovvero caramella in inglese, e che abbia la voce  mielosa non corre in suo vantaggio dato che io la prendo in giro ogni santo giorno. Per fortuna ho scoperto che non sono l'unica a scimmiottarla, quasi tutto il personale lo fa, ed io mi diverto come una matta a commentarla con mamma. Anche se, ora che ci penso, sono due giorni che Caramellina non si fa vedere.

Sospiro e torno a pulire il mobile, devo ancora pulire il davanzale della finestra e poi posso tornare in casa. Prevedo già la mia giornata sul letto, mentre guardo la tele o chiamo Arya e Logan.

Afferro lo spray per pulire i vetri delle finestre ma non faccio in tempo a fare un passo che sento qualcuno parlare oltre la porta, incuriosita mi avvicino e appoggio l'orecchio sul legno <Scusa, sai per caso dove posso trovare Luna Sanders?> riconosco subito la voce di Noah <È in camera sua, signore> sta parlando con Sandy, traditrice!

Dei passi si avvicinano e presa dal panico apro l'armadio più vicino e mi ci nascondo dentro.

Decisamente una pessima idea, qui dentro è intriso del suo profumo, i vestiti sanno di lui, ed è come se si impossessasse di me. Sento il cigolio leggero della porta, Noah l'ha aperta, due passi e si ferma. Cerco di aprire uno spiraglio tra le due ante ma non riesco, l'armadio cigola

<Luna, sei qui?> non sento nessun rumore, solo la sua voce che è distante, non è vicino l'armadio.

<Ei scusa> riprende, mi immobilizzo all'istante, e se mi ha scoperto? Un brivido freddo simile ad una doccia ghiacciata mi attraversa la schiena, questa è paura. Che figura faccio se mi scopre? Odio che imbarazzo <Luna non è qui> continua, credo stia parlando con qualcuno fuori dalla camera.

Un ticchettio sul parquet si avvicina, sicuramente una delle cameriere. Tutte portano un paio di scarpe nere con un filo di tacco mentre io sono l'unica a portare le snikers. <Mi spiace, magari è uscita quando io mi ero voltata. Non era mia intenzione mentirle, signore> la voce di Sandy è tremolante come se avesse paura, spero di non averla messa in qualche guaio.

Sarò io la tua principessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora