Capitolo 12

2.6K 102 1
                                    

Quando riapro gli occhi vedo la luce del sole filtrare tra le tende della mia finestra, qualcosa di caldo mi avvolge il corpo e mi rendo conto di essere bloccata da un bozzolo di coperte. Al mio fianco non c'è nessuno e ora mi chiedo se ho sognato che Noah fosse qui con me ieri sera o era tutto vero. Mi volto sul fianco e il mio cuscino è impregnato totalmente del suo profumo, lo afferro e lo stringo al volto per riempirmi le narici come a riaverlo di nuovo qui con me.

Perciò so che non ho fantasticato e che non ho ancora le allucinazioni. Non ho passato notte migliore di questa, saperlo qui con me mi ha fatto fare sogni molto più tranquilli, avrei preferito che al mio risveglio lui fosse ancora qui ma forse era un po' troppo.

Lascio andare il cuscino e decido finalmente di alzarmi, afferrò il telefono e controllo se c'è sono qualche messaggio, sul display c'è ancora quello di Logan di ieri sera che non ho ancora risposto e poi c'è n'è uno di Arya dove mi chiede come mi sento. Le rispondo che sto bene ma che sono ancora un po' confusa, lascio il telefono sul comodino e vado in cucina per fare colazione dato che oggi devo tornare a lavorare. <Ciao tesoro> mamma mi saluta seduta al tavolo con una tazza di yogurt e cereali, le temperature si stanno abbassando per l'arrivo dell'inverno e questo lo dimostra anche la vestaglia in pile di mia madre rosa con i fiorellini. La ricordo, la indossava anche quando ero piccola e a volte, quando avevo molto freddo, ci avvolgeva me anche se mi stava molto lunga. Ricordo anche che una volta, mentre la indossavo, Noah era arrivato da noi è mi disse che sembravo una principessa.

Saluto anch'io mamma con un verso molto strano e mi avvicino al frigorifero estraendo la bottiglia del latte, ne verso un po' in una tazzina grande e la metto nel microonde impostando un minuto. Nel frattempo prendo i biscotti e lo posò sul tavolo <Dove sei andata questa notte?> chiede la mamma non appena mi siedo di fronte a lei con la tazza fumante davanti a me <Come?> sono ancora un po' stordita per essermi appena alzata e la mia mente è ancora annebbiata dal sonno e dal ricordo di Noah. <Stanotte ti ho sentita uscire e poi rientrare, dove sei andata?> rimango in silenzio per qualche secondo, di certo non posso dirgli che la persona che era uscita era Noah dato che era rimasto nel letto con me per confortarmi e consolarmi dal mio pianto isterico <Oh emh facevo fatica a prendere sonno perciò ho fatto una passeggiata in giardino> mento tenendo lo sguardo basso, fingendo di essere interessata a guardare il biscotto inzupparsi per bene di latte.

Quando alzò la mano il dolcetto si spezza in due ricadendo nella tazza <Maledizione> brontolo alzandomi per prendere un cucchiaio <Tesoro sono preoccupata, ti sento spesso gironzolare per casa la notte, forse è meglio che vada in farmacia a prenderti qualcosa che ti aiuti a rilassarti e dormire meglio> mi blocco non capendo le parole di mia madre, non mi alzo quasi mai la notte. È capitato solo quando Logan era qui a dormire e questa notte che Noah se n'è andato, forse qualcuno entra in casa nostra di nascosto e mamma pensa che sia io. Forse è solamente lei che sente cose che non ci sono <D'accordo> rispondo, forse quelle gocce mi serviranno sul serio con questa situazione strana.

Mamma si alza e riposa la tua tazza nel lavello <Sandy ti aspetta tra mezz'ora nell'androne> mi ricorda mia madre lasciandomi un bacio in testa prima di andarsene in bagno. Finisco la mia colazione in solitudine, lavo la mia tazza e quella di mia madre per poi andare in camera a cambiarmi, indosso i soliti pantaloni comodi neri uguale alla maglietta a mezza manica. Credo, però, che stamattina metterò anche la felpa, se avrò caldo la toglierò.

Nell'androne non c'è ancora nessuno ed è la prima volta che io aspetto loro e non viceversa, mi guardo intorno per qualche secondo, questo posto è così spoglio, c'è solo un grande dipinto che raffigura la famiglia reale: Elizabeth, il re Carlo, il primogenito Sean e il secondogenito Noah. Il primo figlio l'ho visto poche volte anche perché è più grande di me e Noah, ma ogni volta che tornava a palazzo da qualche sua missione umanitaria in qualche parte del mondo era sempre una festa. Sean è molto simpatico e con me si è sempre comportato in maniera impeccabile, ed era anche l'unica persona qui a palazzo che sapeva della mia grande cotta per il fratello minore. Lui aveva una grande abilità nel capire gli stati d'animo della gente e anche se li volevi nascondere a Sean non potevi, lui si sapeva prima ancora che ti sfiorassero la mente.

Sarò io la tua principessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora