La neve seconde candida dal cielo, il giardino della villa è bianco, ed a ogni mio passo sento i piedi sempre più freddi. Il cuore sempre più caldo per l'emozione, adoro questo periodo dell'anno in qui tutti sono più buoni e ci si fa regali sperando di rendere qualcun'altro più felice, vedere che si emozionano nel vedere che è quello che hanno sempre desiderato. Alzo lo sguardo verso il cielo è un fiocco di neve mi cade sul naso facendomi ridere <Luna!> volto lo sguardo verso la voce e vedo Noah venirmi in contro, sorride, i denti tanto bianchi e perfetti che rubano la scena alla neve. Gli occhi brillano, si copre con un cappotto color caramello e un berretto scuro che lascia uscire un ciuffo biondo, è così bello che ogni volta che lo vedo mi stupisce. Sorrido anch'io. <Luna> dice di nuovo ma questa volta non vedo la bocca muoversi <Luna> questa volta sento anche qualcosa squinterni la spalla, lui però è lontano. Non riesco a capire cosa succeda. <Dai pigrona> lo sento ridere e lentamente lo scenario natalizio sta sparendo <Noah> grido allungando un braccio, tutto diventa bianco e sparisce.
Apro gli occhi e mi ritrovo davanti il vero Noah che mi sorride, la sua mano è posata sulla mia spalla e i nostri volti sono a pochi centimetri uno dall'altra <Stavo facendo un sogno bellissimo> borbotto coprendomi gli occhi con una mano <Ah si? E cosa stavi sognando?> chiede sedendosi sul letto togliendomi la mano, sorride e mi lascia un leggero bacio sul naso <Forse è meglio adesso del sogno> ora mi bacia, le labbra morbide che sanno di menta mentre mi accarezza dolcemente la guancia.
Quando si allontana è come se la realtà torna a circondarci e guardo la sveglia appesa alla parete, segna le 6:30 del mattino <Ma che ci fai qui a quest'ora?> chiedo mettendomi a sedere, nemmeno quando andavo a scuola mi svegliavo così presto e non mi piace nemmeno essere già sveglia <Voglio farmi perdonare per ieri> cerco di capire a cosa si stia riferendo, a cosa abbia fatto di male per volere il perdono <Cos'hai combinato?> incrocio le braccia al petto sospettosa <Per averti evitato, è stato ingiusto da parte mia> mi prende la mano disegnando dei piccoli cerchi, quando capisco cosa ha appena detto getto la testa all'indietro e rido <Ti ho già perdonato Noah! Ieri sono stata benissimo con te e le frittelle, mi ha ricordato quando eravamo piccoli> si alza in piedi e mi tende la mano <Si, lo so. Ma ora voglio farmi perdonare a modo mio perciò in piedi signorina> mi alza di peso facendo appoggiare i piedi nudi sul pavimento freddo <Ma perché così presto Noah! Ho ancora sonno> brontolo facendo finta di fare una bambina capricciosa <Perché adesso tutti dormono qui e nessuno ci vedrà> si dirige al armadio e dopo aver aperto le ante ci curiosa dentro per poi estrarne una camicetta rossa e dei jeans <Su vestiti> lascia andare i vestiti tra le mie braccia e rimane a fissarmi <Se vuoi che mi vesta devi uscire da qui> lo sgrido, arrossisce di colpo e dopo aver balbettato qualcosa di indecifrabile esce dalla mia stanza.
Mi vesto nel minor tempo possibile ed esco raggiungendolo in soggiorno, mi da una rapida occhiata e mi afferra la mano trascinandomi con lui <Fai piano> dice quando passiamo per il soggiorno del palazzo. Entrambi camminiamo quasi in punta di piedi e cerchiamo di trattenere le risate, dopo aver attraversato varie porte ci ritroviamo nei garage sotterranei.
Noah si avvicina alla Mercedes nera lucida e fa scattare la serratura illuminandola <Aspettiamo il tuo autista?> chiedo, loro non vanno mai in giro con l'auto ma si fanno sempre scortare da qualcuno <No guido io> mi apre la portiera come un vero gentiluomo <Hai la patente?> chiedo stranita, non me lo aveva mani detto e non pensavo nemmeno che la potessero avere dato che hanno tutti il loro autista <Certo, cosa credi? Non siamo mica nel medioevo! Su sali> ride indicandomi il sedile, mi siedo e subito mi chiude la portiera.
Fa il giro dell'auto e si siede accanto a me, mi osserva qualche secondo con uno strano luccichio negli occhi e poi accende la macchina, ingrana la marcia e usciamo dal palazzo. <Posso sapere dove andiamo?> chiedo quando usciamo definitivamente dai cancelli in ferro che delimitano il confine della tenuta <No, è un segreto> continua a sorridere, gli occhi gli luccicano come quando eravamo piccoli e mi stava facendo vedere qualcosa che sicuramente mi avrebbe fatto piacere.
![](https://img.wattpad.com/cover/160689932-288-k887657.jpg)
STAI LEGGENDO
Sarò io la tua principessa
ChickLitChi non ha mai sognato per una volta nella vita la storia d'amore perfetta, quella con il principe azzurro sul cavallo bianco, dove il principe si innamora di una ragazza normale e trascorrono la loro vita per sempre felici e contenti? Per Luna e No...