Pigiama Party

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"Mi hai spaventata a morte!"
"Scusami non era mia intenzione "
"Scendete da quella macchina" urlano i ragazzi.
Appena scendo dalla macchina rimango stupefatta.
"Wow, non sapevo che avessi una villa" dice Mike
"Forza seguitemi "
Sorprendendomi appoggio la mia testa sulla spalla di Taylor fino all'ingresso.
"Cavolo, non trovo le chiavi"
Fantastico. Siamo chiusi fuori.
"Non ce nessuno che ci può aprire?" Domando
"No. I miei genitori staranno fuori per lavoro per qualche giorno"
"Dai torniamo a casa..." suggerisce Taylor.
"Ho un idea. Aspettate"
Jess corre verso una porta nella parte posteriore della villa e ritorna subito con una scala.
"Ora cerco di aprire un anta della finestra di camera mia"
"Seria?" domanda James
"Serissima"
"A che piano è la tua camera?" chiedo ancora sonnolente.
"Al terzo piano"
Rimango a bocca aperta. Se lo proprio sognare che io salgo su una scala e arrampicarmi fino al terzo piano.
"Io non salgo"
"Dai Bella , non fare la fifona"
"Ti aiuto io Bella" mi rassicura Taylor.
Annuisco e Jess comincia a salire le scale. Dopo una manciata di minuti, Jess riesce ad aprire l'anta della finestra e tutti salgono fino a quando arriva il mio turno.
"Bella non preoccuparti, ci sono io con te , sempre"
Gli sorrido, prendo un bel respiro profondo e appoggio il piede sulla scala titubante. Dal terzo scalino mi ritrovo dietro Taylor e data la mia distrazione la scala traballa e per poco non cadevo a terra insieme a lui . Dopo questa distrazione , riesco a salire senza complicazioni e arrivo alla finestra dove ce Mike che mi prende la mano per aiutarmi.
Mi guardo intorno. La camera di Jess è molto bella e grande. Le pareti sono rosa ,  al centro ce un enorme letto a due piazze e al di sopra tanti cuscini a forma di nuvole rosa e a forma di unicorno.

Tipico di Jess.

Accanto al letto ce un piccolo comodino con sopra un lampada e anche caricabatterie, bracciali , collane. In fondo invece ce un armadio bianco con quattro sportelli, dall'altra parte della stanza una grande scrivania e tanti libri messi disordinati la occupano con una piccola vetrina.

"Che facciamo ragazzi?" dice Mike buttandosi con poca delicatezza un un grande pouf a sacco blu elettrico.
"Ehi, alza il tuo culo dal mio pouf!"sbraita Jess
"E se non lo facessi?"
"Ho detto: ALZA IL TUO CULO DAL MIO POUF"
"Jess, dov'è il bagno?" Domanda Harry.
"Prima porta in fondo a sinistra "
Detto questo, Harry si allontana e Mike si alza dal pouf e non smette di infastidire Jess.
"Scommetto che se si fosse seduto Harry non gli avresti detto nulla"
"E chi te l'ha detto?"
"Si vede da migliaia di chilometri che sei cotta di lui"
"Non è vero"
"Si invece"
Sinceramente non l'ho notato.
Nel frattempo Harry ritorna dal bagno"Ehi, che succede qui?"
"Nulla Harry"
"Si infatti nulla" le rivolge un sorriso beffardo Mike.
"Tralasciando questo dettaglio, sono mezzanotte e mezza e non so se vi ricordate ma domani abbiamo scuola" ci fa notare James.
Mike sbatte la mano sulla fronte"Vero!"
"Semplice non andiamo" suggerisce Taylor.
"Macché io ho quarantadue assenze e siamo quasi a maggio"
"Mike, non è colpa nostra se trovi sempre la scusa per marinare la scuola"
"Lo so ma...oh ma che vada a quel paese la scuola"
"Quindi? Saltiamo scuola?"
Tutti noi rispondiamo positivamente.
"Qualcuno vuole patatine o muffin?" Dice Jess.
"Jess, ma sei fuori? Cioè... dopo un hamburger, patatine fritte e cose varie vuoi mangiare ancora?" Sbotto.
"Certo ce sempre spazio nel mio stomaco, soprattutto per i muffin"
"Comunque no , grazie"
"Idem" rispondo gli altri.
"Facciamo così: scendo in cucina a prendere i muffin e poi giochiamo a Obbligo o Verità"
Taylor assume una faccia seccata
"Preferivo vodka-verità"
"No grazie. Qui a casa Reich non si gioca a vodka-verità soprattutto da quella sbandata"
Mike scoppia in una grossa risata tanto da uscirgli dagli occhi delle lacrime"Ho ancora il video dove ballavi e cantavi la lama song e la canzone dell'unicorno"
Al pensiero di quel ricordo mi fa ridere. Premessa :

Io non sono tipo da pub.

Mi ricordo che era sabato, periodo di marzo. Ero sul mio letto che giravo su Twitter quando mi arrivò un messaggio da parte di Mike dove mi proponeva di andare in un pub nella periferia di Boston. Gli avevo risposto che non volevo partecipare e stranamente mi aveva detto che non avrebbe insistito. Sapete che è successo poi? Dopo pochi minuti si è presentato sotto casa mia. Mi ricordo che sembravamo Romeo e Giulietta, io ero affacciata al balcone e Mike mi supplicava letteralmente di andare con lui al pub. Alla fine , dopo un po' , ho ceduto e Mike non mi aveva dato nemmeno cinque minuti per prepararmi. Capelli a treccia , jeans, camicetta e scarpe da ginnastica. Cioè...non mi sembra un abbigliamento per andare ad un pub. Arrivati , c'erano tutti i nostri amici come Taylor , Jess anche James ma allora non ci parlavamo per nulla. Ci stavamo divertendo, fino a quando un gruppo di ragazzi ci propose di giocare con loro a vodka-verità. Fortunatamente mi era capitato solo un giro, ho dovuto bere un bicchiere pieno fino all'orlo di vodka lemon ma sono rimasta sobria. Anche se era disgustoso, parecchio direi, il problema era che appena il liquido era entrato in contatto con la mia gola   bruciava come un fuoco perché si, io fino a quel giorno non avevo mai provato un alcolico nemmeno alla vigilia di capodanno quando scatta la mezzanotte.Quando era arrivato il turno di Jess, era già ubriaca fracida e ad un ragazzo non gli diede il tempo di parlare che salì su un tavolo e cominciò a ballare e cantare le due canzoni che ha prima nominato Mike,attirando l'attenzione di tutti i presenti e giuro che se ero al suo posto, mi sarei vergognata e non sarei più uscita di casa per tanto tempo.
"Non sei affatto divertente"
"Oh si invece. Poi mi ricordo..."
"Fatto sta che è noiosissimo obbligo o verità " interviene Taylor.
Mike gli rivolge un sorrisetto che lascia immaginare che ha qualcosa in mente"Taylor facciamo questo gioco."
"Torno subito"
Nel frattempo prendo il telefono e vedo l'orario. Sono già l'una di notte , ogni volta che sono con i miei amici il tempo vola. Vado sui messaggi e nessuna risposta da parte di mia madre. Come mai non mi risponde?
"Eccomi! Ho portato anche la bottiglia"
"Perfetto" le sorride Harry.
"Comincio io" si candida Mike.
Prende la bottiglia e le fa fare un giro fino a quando si ferma davanti ad Harry. Che coincidenza.
"Obbligo o verità?"
"Obbligo"
"Bene, bene , bene Harry...uhm...bacia Jess con la lingua"
"Che cosa?!"
Mi trattengo dal ridere per la scena. Harry si è irrigidito di colpo e lo guarda malissimo , Jess invece è rossa in viso e a Mike gli fa segno per dire 'sei morto'.
"È inutile che mi guardate così. Non vi ho chiesto di fare chi sa cosa. Fatelo su"
Harry deglutisce rumorosamente e posso vedere il suo primo d'adamo salire e scendere in modo molto veloce , come se è nervoso. È strano vederlo così, voglio dire...i ragazzi non si fanno scrupoli a baciare una ragazza. Lentamente gira il volto verso Jess e sempre allo stesso modo si avvicina alle sue labbra mentre Jess è immobile. In meno di qualche secondo le labbra dei due ragazzi vanno in contatto e questo mi riempe il cuore di gioia.
"Va bene dai basta così. Siete disgustosi"
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Giocammo per altri quaranta minuti. Credo proprio che Mike abbia ragione. Per tutto il tempo, Harry e Jess non facevano altro che guardarsi e sorridere a vicenda. Da quell'obbligo gli altri, me compresa, hanno scelto verità e questo è servito per scoprire qualcosa che non sapevo sui miei amici. La parte più 'strana' per non usare altri termini, è quando Jess ha detto che lei ama pazzamente gli unicorni. Giuro che volevo dirle:

Ma no guarda i tuoi cuscini a forma di unicorno non significano nulla...nono.

"Va bene ragazzi, ora porto i sacchi a pelo. Prima però...che ne dite di fare il tuffo in piscina delle due di notte?"
"Hai per caso la piscina?" domanda James
"Oh si. Venite con me cosi ve la faccio vedere"
Tutti noi la seguiamo fino ad arrivare ad una finestra che si trova lungo il corridoio. Jess apre un anta della finestra e si sposta di lato per permetterci di vederla.
"Wow"
È davvero grande quella piscina.
"Andiamoci subito" dicono in coro i quattro ragazzi si mettono a correre e anche fanno una gara per chi arriva per primo. Io e la mia amica ci prendiamo tutto il nostro tempo, camminando lentamente verso la finestra della sua camera fino a quando non tocchiamo terra e con un semplice scambio di sguardi ci accordiamo per una sfida. Così ci mettiamo a correre facendo poi un tuffo a bomba. È cosi bello sentire il fresco contatto dell'acqua anche se non siamo nella stagione estiva. Passiamo questa notte tra schizzi , tuffi e immersioni. Posso dire che siamo sei disastri ma che insieme formiamo un unico e grande capolavoro.

Profilo Instagram del libro:
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