Ritorno alla vita quotidiana

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Dopo due giorni, nel pomeriggio, i medici hanno deciso di dimettermi dall'ospedale ma dovrò andare la prossima settimana per un controllo. In questi giorni mamma è rimasta sempre con me ed Edward, la mattina o il pomeriggio, veniva a trovarmi e ho sempre adorato la sua compagnia. Sono anche venuti la zia Chloe e lo zio George ,che sono i fratelli di mia mamma, con i loro figli nonché i miei cugini Kate e Mark che sono due gemelli di 13 anni. I miei parenti paterni invece non sono venuti a trovarmi perché da quando è morto papà i rapporti sono andati a rotoli. Quando mi hanno dato la notizia che potevo tornare a casa ho fatto i salti di gioia e c'era anche Edward che con me e la mamma è venuto a casa nostra
"Mamma Edward può rimanere un po' così mi fa compagnia?"
"Certo che può"
"Grazie mamma. Edward tu vuoi?"
"Certamente"
"Perfetto. Mamma noi andiamo in camera mia"
"Bella , mi raccomando la porta aperta" e sorride maliziosa
Edward mi guarda e, vedendo la mia espressione, scoppia in una fragorosa risata e lo stesso fa mamma
"MAMMA"
"Scherzo. Andate"
"La prossima volta la porta la chiudo"
Mia mamma per scherzo fa una espressione preoccupata però dopo fa una piccola risata scuotendo la testa. Io ed Edward saliamo in camera mia e quando entriamo Edward sembra stupito nel vedere la mia camera , come se non avesse mai visto una camera da letto in vita sua, e analizza ogni angolo della stanza dicendo più che altro a se stesso:
"Un letto.."
"Edward guardi la mia stanza come se non ne avessi mai vista una e stessa cosa il letto" faccio una piccola risata
"Ehm..certo che ho una camera" dice imbarazzato
"Vieni sediamoci sul mio letto"
Lui si siede per primo e dice:
"Quanto è comodo"
Come risposta gli sorrido
"Bella, ehm mi sento in colpa per quello che è successo"
"Perché ti senti in colpa? Non hai fatto assolutamente nulla"
"Si invece. Non dovevo baciarti in quel momento"
"Non potevi sapere che Nicole ci avrebbe fotografati"
"Però..."
"Niente però, piuttosto...ti sei pentito di avermi baciata?"
"No, tu invece?"
"Nemmeno. Sai ultimamente non provavo più sentimenti verso Jacob. Da quando sei arrivato mi hai cambiato la vita"
"In meglio o in peggio?"
"In meglio. Sai anch'io provo le stesse cose anzi pure più"
Detto questo questa volta lo bacio io. Da che ero sopra di lui ora è lui sopra di me . Il bacio è così intenso, le nostre lingue si intrecciano e questo dura per un po' fino a quando sentiamo mia madre fare il mio nome e si sta avvicinando:
"Bella...oh stavo interrompendo qualcosa"ci guarda maliziosa
"No mamma tranquilla, dimmi"
"Io esco a fare la spesa per la cena, Edward vuoi rimanere a cena?"
"Mi piacerebbe tanto ma sarà per un'altra volta"
"Va bene, non insisto per questa volta"
"Ah mamma volevo dirti che domani voglio andare a scuola e per i compiti sono giustificata, ma per sicurezza faccio una giustificazione"
"Bella ma sei sicura? Non è meglio se rimani a casa a riposare?"
"No mamma sto bene"
"Va bene. Io vado ragazzi, ciao Edward "
"Salve signora"
"Chiamami Elisabeth , signora mi fa sentire vecchia"
"Va bene Elisabeth"dice ridendo e mamma esce di casa
Edward guarda l'orologio e fa un espressione dispiaciuta
"Mi dispiace, sono le 19 e dovrei andare a casa, domani devo andare a vedere qualche struttura per aprire il negozio"
"Il negozio di musica?"
"Esatto, però mi permetti di venirti a prendere domani a scuola, my lady?"
"Certamente, my man "
Scendiamo le scale ed Edward si avvia verso la macchina, ma prima si ferma, torna indietro e mi da un bacio. Noto un messaggio da parte di Mike, un mio compagno di spagnolo e matematica, che mi chiede come sto e gli rispondo che è tutto ok e che domani torno a scuola. Dopo un quarto d'ora arriva mia mamma con la spesa e la aiuto a cucinare le polpette e le patate. Finito di mangiare vado in bagno a fare una doccia , metto il pigiama e mi addormento pensando a Edward.
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Il giorno dopo...
Sono le 7 e stranamente ho voglia di andare a scuola. Scendo in cucina e vedo la tavola piena di pancakes
"Mamma ma che..."
"La mia bambina ha bisogno di mangiare per riprendere le forze"
Beh non ha tutti i torti , in queste due settimane sono un po' dimagrita. Finito di mangiare vado a vestirmi con un jeans ,una maglia blu elettrico e scarpe bianche Nike. Sono le 7:30 , mamma ha insistito sul fatto che voleva accompagnarmi lei a scuola, ho provato a insistere di no ma invano . Verso le 7:40 usciamo e alle 8:00 arriviamo a scuola visto che eravamo bloccate nel traffico. Oggi ho spagnolo, matematica , biologia e italiano. Quando entro a scuola noto Mike avviarsi verso l'aula di spagnolo, così lo chiamo:
"Mike"
Si gira e appena mi vede mi corre in contro e mi abbraccia
"Bella quanto mi sei mancata. Si sentiva la tua mancanza"
"Anche tu mi sei mancato"
"Ora devo andare"
"Ma abbiamo lo stesso corso. Possiamo andare insieme in classe"
"Scusa ma devo fare una cosa prima . Ci vediamo dopo" e corre via
Oggi Mike è strano. Mi avvio in classe e noto che la luce è spenta, sembra che non ci sia nessuno ma sento ad un tratto sento bisbigliare, così apro la porta e all'improvviso si accendono le luci e i miei compagni urlano:
"Bentornata Bella"
"Grazie mille a tutti"
Tra i miei compagni c'è Mike
"Bella, perdonami per essermi comportato in quel modo ma volevo solo che non scoprissi la sorpresa"
Come risposta lo abbraccio
"Grazie mille Mike"
In questo momento arriva la vicepresidente che ci comunica che il prof Grey, nonché il prof di matematica, mancherà e tutti noi urliamo dalla gioia. Il resto delle ore passano velocemente tranne quella di italiano che comincia a spiegare Leopardi. Era veramente un grande pessimista, come me del resto. Come promesso, all'uscita di scuola vedo Edward appoggiato alla sua macchina e appena mi vede sorride e si avvicina
"Bella-mi da un bacio- com'è andata la giornata?"
"Benissimo , a te invece? Hai trovato qualche struttura per il negozio?"
"Beh ne ho visti alcuni ma ancora c'è ne sono altri da vedere"
"Bellaa" sento urlare il mio nome. È Taylor, compagno di biologia e rappresentante d'istituto.
"Scusami sono un rappresentante davvero smemorato. Mi sono dimenticato di dirti che domani non ci sarà scuola perché la sera si terrà una festa per i 100 giorni prima degli esami e può venire anche gente esterna. Allora, sei dei nostri? Se rifiuti non fa niente , ho saputo quello che ti è successo e mi dispiace tantissimo"
Guardo Edward, prende la mia mano e rivolgendosi a Taylor dice:
"Saremo dei vostri"

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