XXIX

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Judith emise un gridolino acuto mentre la facevo sobbalzare sulle mie  ginocchia, schioccai più volte la lingua fingendo di essere un cavallo.

<< Trotta, trotta cavallino... >>

Recitai calda vicino al suo orecchio.

Quella ridacchiò felice mentre le alzavo le braccina cicciotte.

Risi a mia volta stringendola a me.

Era così bello essere lì, a casa.

Avrei voluto ci fossero anche mio padre e Michonne stretti sul divano a guardarci sorridenti mentre Carl leggeva silenziosamente i suoi fumetti.

Un bellissimo quadretto, una normale famiglia che si gode l'apocalisse.

Invece eravamo solo noi, i figli Grimes.

Mi sembrava così vicino il tempo in cui io e Carl eravamo solo dei bambini spaventati, catapultati nel giudizio universale.

L'apocalisse stessa si era tramutata in una nuova madre severa e ingiusta che ci aveva strappato alle nostre vite appena sbocciate divorandoci lentamente. Giocando con le sue prede, mantenendole in vita giusto per allungare il loro strazio.

Ed eccoci qua.

Colpevoli di nulla, colpevoli di tutto.

<< Le manchi molto. >>

Commentò mio fratello osservando dolcemente la sorellina,

<< Manca anche a me, mi mancate tanto tutti. >>

sestenzia baciandole la testolina. Le annusai i capelli beandomi di quella fragranza di casa, di amore, di vita.

Guardai mio fratello in volto, lessi il suo dolore, la sua paura. Gli sorrisi incoraggiante allungando la mano per posargliela sul volto scarno e pallido.

<< Torneremo presto assieme, saremo di nuovo una famiglia. >>

Gli promisi. Ero sincera, ci volevo credere veramente. Quello rise triste chiudendo l'occhio buono,

<< Mi piace quando mi menti Annie, quando mi dici che andrà tutto bene...>>

mormorò affranto. Le lentiggini si posavano come schizzi di un pennello maldestro sul volto pallido. Sotto l'occhio chiuso striature bluacee gridavano il suo tormento, il suo strazio.

<< Carl! Non sto mentendo... andrà tutto bene. >>

Affermai con tono deciso scrutandolo sicura sebbene io stessa nell'intimo tremassi impaurita. Mio fratello si limitò ad annuire.

<< Ti devi solo fidare di me. >>

Continuai.

<< Ti fidi di me Carl? >>

Il suo sguardo improvvisamente si accese, il volto si irrgidì e la sua mano gracile accorse al mio braccio.

<< Certo Annie, mi fido di te. >>

Lo portai a me adagiando la mia fronte sulla sua, scottava.

<< Sempre insieme. >>

Mormorai digrignando i denti,

<< Sempre. >>

confermò lui flebile.

Negan•Sweet darknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora