La giornata passa lentamente.
L'ultima lezione del giorno finisce , e io mi dirigo verso casa.
Metto le cuffie e mi isolo dal mondo.
Mentre cammino inizia a piovere, perciò mi infilo il cappuccio della felpa rossa e cammino sotto i portici , cercando di evitare la pioggia.
In teoria potrei prendere il pullman ma preferisco camminare. E poi adoro la pioggia; mi fa sentire meno sola e , in qualche modo , compresa.
Fa sembrare tutto così triste e malinconico e a me piace, perché io mi sento sempre così : triste,
E incompleta ; come se mi mancasse qualcosa.
Qualcuno.
Per fortuna mi sono messa i jeans neri lunghi invece dei pantaloncini, nonostante stamattina ci fosse il sole.
Arrivo a casa tutta fradicia.
Pulisco le scarpe sullo zerbino prima di entrare e le poso in corridorio.
E cerco di asciugare i capelli bagnati , cercando di non sporcare il pavimento.
Vado su in camera mia e mi dirigo subito in bagno.
Non vedo l'ora di farmi un bel bagno caldo.
Mi spoglio dei vestiti bagnati e in pochi secondi sono dentro la doccia.
Non prima che le note dei One Republic invadano la stanza.
Lascio che la mia pelle venga invasa dal piacevole calore che emana l'acqua calda.
Mi sento così rilassata, in pace con me stessa.
È una sensazione stupenda.
Rimango nella doccia per qualche ora.
Poi mi asciugo e vado in camera.
Il bagno si trova proprio al di là del muro della mia camera , perciò è molto comodo.
La mia camera non è molto ampia : ha un letto di una piazza e mezza e un armadio grande che è situato vicino al bagno. Rigorosamente tutto blu scuro.
Di fronte al letto si trova una grande scrivania bianca , che in realtà era marrone ,essendo stata di mia madre, ma papà ed io l'abbiamo ridipinta, giusto per risparmiare tempo e denaro.
I muri sono blu scuro , tappezzati di fotografie e poster e citazioni scritte in nero.
Vicino al letti c'è una puccola libreria piena di libri e fogli svolazzanti.
Se entri in camera mia non pensi che sia la stanza di una ragazza, ma di un ragazzo.
E a me piace così. Non amo il rosa e ne vado fiera.
Di fronte al letto c'è un grande balcone che dà al bosco.
Le tende delle finestre sono bianche con decorazioni floreali nere.
Adoro andare al balcone nel tramonto e vedere il paesaaggio stupendo che mi si presenta ogni giorno .
Quand'ero piccola , i miei genitori comprarono un' altalena e la misero proprio nel giardino sotto il mio balcone.
E ricordo che mi divertivo tantissimo con Abby , che mi spingeva sempre più in alto e quando lo faceva , vedevo il bosco avvicinarsi e allontanarsi, e io le gridavo di spingere più forte perché volevo a tutti i costi raggiungere il bosco. Non so perché ma a me piaceva.
E ogni giorno , io , Abby e i miei andavamo nel retro a vedere il tramonto e il bosco diventare un posto oscuro e misterioso al calar del sole.
Poi i miei dettero via l'altalena per racimolare un po' di denaro e con i soldi acquisiti dalla vendi on - line, comprarono un nuovo frullatore.
Ovviamente i momenti spensierati e felici furono prima che io diventassi grande poi dopo , naturalmente , le cose cambiarono e io non ne feci a loro una colpa , perché lo so che anche loro hanno passato ,e passano, momenti tristu , ma non ce lo fanno mai vedere.
Ma io mi diverto a pensare ai momenti spensierati della mia infanzia, perché adoro ricordare che ero diversa da come sono ora.
Vado giù in salotto e accendo la tv, giusto per sentirmi meno sola e colmare il silenzio.
Infatti sono sola; i miei sono al lavoro e Abby è uscita con i suoi amici.
Nonostante Ally avesse insistito a fare shopping , io ho rifiutato; non avevo voglia di uscire oggi.
La tv si accende e trasmette il telegiornale.
Guardo l'ora e mi acorgo che è un po' presto per il telegiornale. Di solito succede solo quando ci sono notizie di inevitale importanza. Perciò mi siedo sul divano per ascoltare meglio.
La giornalista si trova su una grande piazza , che non riconosco, piena di gente con cartelloni giganti , che protestano contro un edificio grande e bianco , risalente all'epoca vittoriana.
Capisco subito che non si trovano nel Caserty , perché questa è una cittadina piccola e nessuno ha parlato di una manifestazione. L'ultima manifestazione risale a 10 anni fa , oraganizzata dai lavoratori di una fabbrica , dove lavorava anche mio padre , perché il governo aveva fatto chiudere la stazione che esportava il carbone prodotto dalla fabbrica. E se chiudevano la stazione , la fabbrica non aveva più nessun motivo per andare avanti.
Mio padre diceva che l'avevano chiusa per costruire un centro commerciale che alla fine non è mai stato costruito.
Infatti è stato in quel periodo dove le cose iniziarono a cambiare.
Io non me lo ricordo , ma mia sorella si ricorda che in quel periodo i miei fecero fatica a tirare avanti. Infatti ,se oggi abbiamo questa grande casa , lo dobbiamo a nostro nonno che ce la data in eredità ai nostri genitori, e automaticamente a me e a Abby. Infatti prima non vivevamo qua ma in un appartamento molto carino , ma dove ci sfrattarono perché non potevamo più pagare il mutuo. E per un po' di tempo ci trasferimmo da una zia, di cui non sapevo l'esistenza.
Poi le cose migliorarono quando il nonno ci lasciò in eredità anche sei soldi che i nostri genitori usarono per la scuola. E papà trovò un nuovo lavoro.
E ora in un certo senso quelle persone stanno rivivendo quello che abbiamo passato noi .
Perché se fanno delle manifestazioni , un motivo valido ci sarà.
E in questo periodo ci sono un sacco di disoccupati.
All'improvviso il cameraman inquadra un uomo, un soldato in tuta mimetica, che si trova sul balcone che dà alla piazza.
L'uomo è sulla quarantina , alto , robusto , con capelli biondi cenere e un paio di occhi verdi smeraldo.
La folla si inzittisce e l'uomo parla: - Il Governo ha già provveduto a farvi stare più tranquilli ; infatti ha chiamato noi. Saremo noi a proteggervi e a rendere questo posto più sicuro per le famiglie.
Vi promettiamo che d'ora in avanti le cose cambieranno , ma in meglio. Ve lo posso assicurare.-
Detto questo fa un ghigno quasi impercettibile e se ne va.
La giornalista dice che l'uomo che ha appena parlato si chiama John Connor ed è il colonnello dell'esercito del New Nahomy.
Poi scopro che a quanto pare in questi mesi ci sono stati molti omicidi in tutto il Paese.
Credono che si tratti di un serial- killer o di qualche setta religiosa.
Perciò le persone si sono preoccupate e hanno chiesto provvedimenti.
Quindi non a si tratta di lavoro , penso.
Scopro anche, che Connor , al momento del suo discorso si trovava nel Middwest (uno dei posti dove si trova il college di cui mia sorella ha fatto domanda) che ha inviato un po' di soldati in tutto il paese. Perfino qua nel Caserty. Quindi la cosa e davvero grave se hanno inviato soldati in tutto la Carolina.
Ma nessuno , fino a questo momento, sapeva niente. Nessuno ci aveva detto niente. Ed è strano , visto che questo è un paesino piccolo e le notizie viaggiano in fretta.
Ma l'unica cosa che so è che quell' uomo mi mette i brividi. É come se ci fosse qualcosa di malvagio in lui.