Guardo Federico allontanarsi da me, dopo avermi fatto un occhiolino che lascia poco all'immaginazione. Dopo quello che è successo poco fa in spogliatoio, penso che replicheremo anche stasera.
Abbasso gli occhi sentendo la vibrazione del telefono che tengo in mano. Apro il messaggio che dice:
"Ricordati che quel vestito posso togliertelo solo io, bimba"
Federico. Sempre a marcare il territorio. Mi accorgo di sorridere solo quando Monica compare in fianco a me, guardandomi con aria interrogativa. Nascondo immediatamente il cellulare e cerco di sembrare il più naturale possibile.
"Che ci fai ancora qui? E perchè sorridi come un ebete?" Cerca di scorgere qualche parola del messaggio e mi sorride maliziosamente.
"Cos'è, un interrogatorio? Niente, stavo lavorando..." non so mentire, anche chi non mi conosce capisce quando sto dicendo una bugia.
"Faccio finta di crederti, anche se il succhiotto sul collo dice ben altro" scoppia a ridere, aiutandomi a sbrigare il lavoro che avrei dovuto fare in questo tempo.
"Cazzo!" Esclamo, guardandomi allo specchio, essendomi completamente dimenticata del succhiotto alla base del collo, un souvenir da parte di Federico. "Non riuscirò mai a coprirlo con il trucco ed è luglio, non posso indossare una sciarpa!" Cerco invano di coprirlo, ma non c'è verso.
"Calmati, prova questo" Monica estrae dalla borsa un costosissimo fondotinta di Giorgio Armani e inizio a spalmarlo sulla pelle violacea.
"Oddio, ma copre anche il cemento questo" rimango stupita dal risultato.
"Ebbene sì, cara" mi risponde Monica.
"Come posso ringraziarti? Sicuramente costerà un sacco di soldi" chiedo preoccupata, sperando di poterle ricambiare il favore.
"Ti siedi e mi dici con chi hai fatto sesso selvaggio per due ore negli spogliatoi" si siede alla scrivania dopo aver chiuso la porta e mi sistemo davanti a lei, arrossendo per l'imbarazzo.
"Si chiama Federico..." sto per riassumere la nostra storia ma Monica non me lo permette.
"BERNARDESCHI????" E' sconvolta, a bocca aperta e batte le mani in segno di approvazione.
"Ti prego Mo, non urlare" la prego.
"Scusa, scusa, ma non me l'aspettavo. Mio Dio, che pezzo di figo" si lascia scappare quel commento, mordendosi il labbro inferiore.
Quel gesto mi lascia una sensazione strana alla bocca dello stomaco, improvvisamente vorrei prendere la faccia di Monica e schiacciarla contro il muro.
Come si permette di mordersi il labbro pensando al mio uomo?
"Ti ricordo che è il mio ragazzo" dico, gli occhi due fessure che la fissano.
"Scusami, non ho la minima intenzione di provarci, sto solo dicendo che è un bel ragazzo, io ho altre gatte da pelare" alza gli occhi al cielo, sbuffando.
"Di chi parli?" Sono tornata curiosa di sapere qualcosa in più su di lei, tutto per allontanare l'attenzione da me.
"Mi prometti che rimane tra noi?" Mi guarda supplicandomi.
"Certo, muta come un pesce" faccio il segno con la mano.
"Mario. Mario Mandzukic."
"Cosa? Stai insieme a lui?" Rimango basita. Ce li vedrei bene insieme, sarebbero una bella coppia.
"Non stiamo insieme. Oddio no, per carità" scoppia a ridere, buttandosi indietro sullo schienale della sua poltrona. "C'è solo sesso tra di noi..." si morde nuovamente il labbro inferiore, stavolta pensando al suo di uomo. "Del fantastico e ottimo sesso" aggiunge, sospirando leggermente.
"Okay, non voglio immaginarmi niente di più, sei stata abbastanza chiara" la prendo in giro, ridacchiando. "Chi era l'altro tipo con cui sei uscita a pranzo?"
"Un tizio che mi viene dietro da circa tre anni, da quando ho iniziato a lavorare qui. Fa lo stuart allo stadio e sono mesi che mi chiede di andare a mangiare fuori, ma ero sempre impegnata" le sue guance si tingono di rosso.
"Impegnata con un gigante di quasi due metri" preciso, avendo capito il suo pensiero.
"Esatto. E puoi capire che non potevo rinunciare" scoppia a ridere. "E' molto bello, non lo nego, ma non c'è stata quell'intesa, non so se mi capisci... Quella cosa fisica che quando sei con una persona pensi 'Non vedo l'ora di saltarti addosso', non so se rendo l'idea" mi guarda, aspettando un cenno di assenso da parte mia.
Eccome se rende l'idea. E' esattamente quello che provo io quando sono nella stessa stanza con Federico. Andiamo d'accordo caratterialmente, anche se siamo diversi, ci troviamo bene anche solo a parlare, ma l'attrazione fisica è qualcosa di percepibile anche a metri di distanza.
"E' quello che sento con Federico, ti capisco benissimo. E mi sembra di capire che tu provi queste sensazioni con Mario, vero?"
Annuisce e mi sorride. Mi sa che da parte sua c'è un po' di più di solo sesso nel loro rapporto, ma non voglio arrivare a conclusioni affrettate.
Passiamo il resto della giornata lavorativa a chiacchierare e controllare documenti. Il tempo passa talmente il fretta che mi sono dimenticata di rispondere al messaggio di Fede dopo la nostra sveltina in pausa pranzo.
E chi se la scorda?
Prendo il cellulare e trovo dei suoi messaggi.
"Ignorarmi non è una cosa saggia, Diviani"
"Aspettami prima di andare via, vieni a casa mia"
"Mi manchi piccola"
"Non vedo l'ora del secondo round stasera 😉""Sei bellissima"
Sorrido ad ogni messaggio, sorpresa di come possa passare da un messaggio dolce ad uno sconcio nel giro di pochi minuti. Il mio bel Federico, chi lo capisce è bravo. Ma a me piace esattamente così com'è. Decido di rispondergli.
"C'è gente che deve lavorare per vivere, non corre dietro a un pallone. Chi ti dice che ti aspetterò finito di lavorare? Magari con questo vestito ho fatto colpo su qualcuno che mi ha già portata via. Il secondo round solo se lo meriti, piccolo. Io non capisco come così tante ragazze possano morirti dietro, non sei bello neanche un po' 🙊"
Mi piace provocarlo, è una cosa eccitante ed è bello che lui stia al gioco. La sua risposta non tarda ad arrivare.
"Ti ecciti parecchio quando mi vedi correre dietro a un pallone, come dici tu, perciò non ti lamentare. Ho sentito delle urla provenire dallo spogliatoio in pausa pranzo, beato il ragazzo che era con te. Non sai mentire, piccola, lo so che impazzisci per me. Comunque sei molto sexy mentre lavori 😘"
Cosa? Ma dov'è?
Mi giro di scatto e lo vedo attraverso i vetri dell'ufficio che mi sorride non appena incrocia il mio sguardo, mandandomi un bacio e facendo segno con la mano che ci vediamo dopo. Il mio turno finisce tra circa mezz'ora, poi sarò di nuovo con lui.
E' possibile diventare dipendenti da una persona? In così poco tempo? Non pensavo fosse possibile ma a quanto pare è proprio così. Non so esattamente cosa provo per Federico, ma qualunque cosa sia è un sentimento forte e che non smette di crescere, giorno dopo giorno.
E non vedo l'ora di scoprire dove questo sentimento ci porterà, insieme.
Nuovo capitolo, prima di andare a lavoro! E' un capitolo di passaggio ma volevo lasciarvi con qualcosina da leggere, prima di un bel capitolone vero e proprio. Fatemi sapere come sempre che ne pensate con stelline e commenti. Che ne pensate della nuova ship Monica/Mario? Qui l'ho solo introdotta, ma nei prossimi capitoli scopriremo qualcosa di più, per dare un po' di brio a tutta la storia! Oddio, siamo quasi a mille visualizzazioni, ancora non ci posso credere e sono davvero felicissima, non me lo sarei mai aspettato!
VI VOGLIO BENE E GRAZIE MILLE A TUTTI
A presto,
C.
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Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼💻]
FanfictionOlivia, studentessa ventiduenne di lingue, si trasferisce a Torino con il padre dopo la separazione dei suoi genitori. Ragazza semplice ed ambiziosa, ricomincia da capo in una nuova città. Riuscirà uno scontro a cambiare la sua vita?