Ventitré

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Torino, 21 luglio 2017

Non è stato facile alzarmi dal letto stamattina. Innanzitutto per le poche ore di sonno e poi perchè Federico mi teneva così stretta che non riuscivo a ribellarmi alla sua forza. Non che mi dia fastidio stare appiccicata al suo corpo nudo, tra quelle braccia muscolose a tatuate che lo rendono ancora più irresistibile. 

Sono in bagno a casa di Federico, mi sto facendo una doccia per togliere l'odore del sesso prima di incontrare mio padre, che non vedo da una settimana.

Sento la porta aprirsi e due secondi dopo due mani stanno disegnando cerchi immaginari sulla mia pancia salendo piano piano fino al seno, che stringono, facendomi chiudere gli occhi e trattenere i gemiti.

"Disturbo?" Chiede Federico contro il mio orecchio, facendomi rabbrividire.

"Sì, mi stavo lavando" devo essere forte e non posso dargliela vinta ogni volta.

"Ti posso lavare io" mi fa girare nel giro di un secondo. Maledetti allenamenti e forza bruta.

"Perchè devi essere così volgare" scuoto la testa ridacchiando, avendo colto il doppio senso nelle sue parole.

"Hai una mente perversa, cara la mia cara Olivia" si morde il labbro e avvicina il viso al mio.

Il mio corpo entra in uno stato di trance, quando siamo così vicini non riesco più a rispondere delle mie azioni, le mie mani e le mie braccia si muovono da sole. Aggiungiamoci il fatto che siamo nudi, bagnati e eccitati e il risultato potete immaginarlo da soli.

"Non possiamo scopare ogni 10 minuti" dico con fatica, il mio viso è contro le piastrelle bianche della doccia.

"Chi l'ha detto?" Federico risponde dietro di me, mentre inizia a dare delle spinte per entrare in me.

"Dobbiamo controllarci" sto facendo fatica a trattenere i gemiti. "OH MIO DIO" urlo, dopo una spinta particolarmente forte.

"Dicevi?" Si diverte a prendermi in giro, continuando con la stessa intensità.

"Vaffanculo, vieni qui" mi giro di scatto, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio con tutta la passione che ho in corpo. Intreccio le gambe attorno ai suoi fianchi e inizio a muovermi sopra di lui, mentre il getto dell'acqua bagna entrambi i nostri corpi. 

"Mi fai impazzire" dice lui sulle mie labbra, mentre le nostre lingue continuano ad assaggiarsi.

"Impazziamo insieme" sono le mie ultime parole di senso compiuto, dopo Federico mi prende e mi porta in camera, provocandomi sensazioni e una serie di orgasmi che in vita mia non ho mai provato.

***

"Pulce, dov'eri?" 

L'unica volta che gli aerei devono essere in ritardo, arrivano in anticipo. 

"Niente papi, sono uscita per prendere qualcosa da mangiare..." Non se la berrà mai, mi conosce meglio delle sue tasche, sa benissimo che non so mentire, ho preso da lui.

"Non raccontarmi cazzate, il letto era perfettamente fatto. Qui non ci ha dormito nessuno stanotte." Salvatemi, vi prego.

"Ho rifatto il letto appena alzata." Mio padre scoppia a ridere, non mi fa neanche finire la frase.

"Pulce, in 22 anni non hai mai fatto il letto una volta." 

Mi ha sgamata, benissimo. E adesso?

"Spero abbiate usato le precauzioni, non voglio diventare nonno a 50 anni" dice, mentre apre la valigia sul letto e la disfa.

Ma come fa? Da cosa lo ha capito? Quanto apprezzo il fatto che non sia entrato in discussioni alquanto imbarazzanti. Sono una ragazza di 22 anni, direi che è normale. Ma affrontare questo argomento con i proprio genitori è molto imbarazzante, specie con i papà.

Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼‍💻]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora