Torino, 3 dicembre 2017
Lasciare Napoli è stato molto difficile per me. In una sola serata quella città mi ha regalato più emozioni di quante ne abbia vissute in tre mesi. La vittoria contro gli uomini di Sarri mi ha dato una notevole scarica di adrenalina, talmente forte che se chiudo gli occhi riesco ancora a percepire le sensazioni provate dopo il gol di Gonzalo anche se sono passati due giorni. Il bacio con Federico dopo tre mesi che non sentivo il sapore delle sue labbra è come se mi avesse fatto tornare a galla dopo un infinito periodo passato ad annegare.
Le cose non sono tornate del tutto alla normalità, quel bacio è stato solo il risultato di un momento di debolezza, quando ho deciso di mandare tutto all'aria e fiondarmi su di lui come se senza quel contatto non avessi potuto continuare a vivere.
Il nostro attimo di passione è rimasto segreto in una camera d'albergo di Napoli, non abbiamo voluto parlarne con nessuno per non rompere la magia di quel gesto che in quel momento sembrava l'unico da fare.
Non abbiamo avuto modo di parlarci dopo esserci lasciati con le labbra gonfie a causa della passione dei nostri baci, non abbiamo avuto il coraggio di parlare per non rovinare tutto un'altra volta.
Domani i ragazzi partiranno per Atene dove affronteranno l'Olympiacos in Champions League. Io non potrò partire con loro perché devo andare in università a lavorare per il progetto di economia e management, ma questa partenza sembra essere capitata apposta in modo da darmi del tempo da sola per riflettere sull'accaduto.
"Guarda che non sei brava a fingere" Miralem mi fa venire quasi un infarto comparendo alle mie spalle. Mi volto di scatto e lo trovo a fissarmi a braccia conserte.
"Cosa intendi dire?" gli chiedo sorpresa, cercando di comprendere come abbia fatto a capire che gli sto nascondendo qualcosa.
"Intendo dire che sono due giorni che ti brillano gli occhi e non venirmi a raccontare la cazzata della vittoria a Napoli perché quella ci è passata a tutti, tranne a te" quasi mi rimprovera con il suo tono di voce serio.
"Va bene, ti racconterò tutto, papà" sottolineo l'ultima parola sbuffando. Quando si comporta così sembra davvero mio padre.
"Non fare la spiritosa, signorina" mi scruta con fare interrogatorio sedendosi sul bracciolo del divano.
"Io e Federico ci siamo baciati a Napoli" dico tutto d'un fiato senza preamboli e giri di parole.
"Cosa?" il mio migliore amico rimane a bocca aperta e per poco non perde l'equilibrio cadendo a terra. "Ma ti sembra il modo di dirmelo? Mi fai morire!" si lamenta il bosniaco portandosi una mano sul petto, come se stesse avendo un infarto in corso.
"Promettimi che non lo dirai a nessuno, credo che anche lui se lo sia tenuto per sé" sussurro mentre le guance mi vanno a fuoco.
"Che bello l'amore" sospira il numero cinque ridacchiando sotto ai baffi vedendo la mia espressione buffa.
"Non prendermi in giro" mi lamento dandogli uno leggero schiaffo sul bicipite mentre lui non la smette di scuotere la testa sorridendo.
"Siete innamorati pazzi anche se lui rimane un coglione" sentenzia il centrocampista bianconero allargando le braccia per permettermi di accogliermi tra di esse.
"Come faccio a smettere di amarlo? È impossibile" sbuffo ancora confusa dopo il bacio sensazionale di venerdì notte.
"Deve smascherare Veronica prima" precisa il bosniaco mentre mi accarezza dolcemente i capelli e la schiena con una mano.
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Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼💻]
FanfictionOlivia, studentessa ventiduenne di lingue, si trasferisce a Torino con il padre dopo la separazione dei suoi genitori. Ragazza semplice ed ambiziosa, ricomincia da capo in una nuova città. Riuscirà uno scontro a cambiare la sua vita?