Cinquantuno

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Firenze, 10 febbraio 2018

L'adrenalina causata dalla vittoria all'Artemio Franchi ha contagiato Federico per tutta la notte: sembrava non riuscire a smaltire l'euforia ed entrambi abbiamo dovuto trovare un modo per sfogare i nostri sentimenti. Mi sono addormentata tardi, sicuramente era quasi l'alba e mi sembra di aver dormito soltanto pochi minuti quando la voce di Federico mi costringe ad aprire gli occhi. È seduto sul letto e mi accarezza dolcemente i capelli, quando apro gli occhi lo vedo sorridere mentre i nostri sguardi si incrociano e non nego di rimanerci male quando noto che è già vestito e pronto a partire per tornare a Torino.

"Che ore sono?" domando con la voce ancora impastata dal sonno mentre mi libero in uno sbadiglio.

"Sono le nove, dobbiamo andare che è tardi" risponde lui semplicemente abbassandosi per darmi un bacio a fior di labbra.

"Non è tardi, vi allenate oggi pomeriggio, che fretta hai?" mi lamento abbracciando il cuscino posizionandomi su un lato, tentando invano di riprendere a dormire.

"Voglio presentarti una persona" aggiunge mentre si alza dal letto per aprire le tende in modo che la luce entri di prepotenza all'interno della camera d'albergo.

"Ma che cazz..." mugugno coprendomi la testa con il morbido cuscino bianco, completamente accecata dalla luce del sole. "Chi mi vuoi presentare?" domando curiosa mentre con calma mi metto a sedere sul letto coprendomi con il lenzuolo, dato che sono completamente nuda sotto di esso.

"Mia sorella" sorride entusiasta prendendo l'unico cambio che mi sono portata da dentro il mio zaino. "Per quanto mi piaccia vederti senza vestiti, temo che dovrai metterti qualcosa addosso. Adesso cambiati che siamo già in ritardo" mi lancia i jeans, la maglietta bianca e la felpa nera della Juventus e mi lascia da sola in stanza per cambiarmi.

Oggi conoscerò Gaia, sua sorella. Non credo di essere psicologicamente pronta a questo. In verità, nessuno è mai totalmente pronto ad affrontare una cosa del genere, ma in fin dei conti mi fa piacere conoscere la sorella del mio ragazzo, sono curiosa e felice di poter incontrare un membro della sua famiglia. Federico mi ha parlato spesso del suo rapporto con Gaia, le vuole un gran bene e so che anche lei tiene tanto a lui. Spero solo di piacerle e di andare d'accordo con lei, anche se Federico mi dice sempre che io piaccio a tutti ma penso che lui lo dica perché mi ama.

Nonostante sia sabato mattina, Firenze pullula di persone che sfrecciano per le via del capoluogo toscano. Ho visitato questa città tanti anni fa, ma ogni volta è sempre un colpo all'anima: Firenze è la culla della letteratura italiana, è la città natale di Dante Alighieri, è una fucina di arte e storia che ogni persona al mondo dovrebbe vedere almeno una volta nella vita.

Gaia ci aspetta in un piccolo bar lontano dalle strade principali, in modo tale da non essere disturbati o riconosciuti. Non appena ci vede da lontano, corre verso suo fratello e lo abbraccia di slancio per poi rivolgersi a me.

"Ciao, io sono Olivia, piacere di conoscerti" le porgo la mano sorridendole cercando di fare una buona impressione su di lei.

"Finalmente ti conosco. Mio fratello non fa altro che parlare di te! Io sono Gaia, il piacere è tutto mio" mi risponde calorosamente lei stringendo la mia mano. La stretta è forte, segno che è una persona determinata come Federico.

"Puoi anche evitare di fare la spia" mormora il numero trentatré dando una gomitata alla sorella.

"Voglio sapere tutto, sappilo" mi fa l'occhiolino la ragazza mentre ci sediamo in un tavolino all'interno del bar.

"I cazzi tuoi mai, eh?" la riprende nuovamente Federico, continuando a punzecchiarla.

"Che cosa vuoi sapere di preciso?" domando a Gaia mentre mi siedo di fronte a lei, con Federico in mezzo tra noi due.

Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼‍💻]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora