And I found peace

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𝑪𝒉𝒆 𝒓𝒖𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒇𝒂, 𝒍𝒂 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂̀?

L'ex cacciatore di taglie aveva un gran sorriso dipinto sulle sottili labbra segnate dal vento di quegli ultimi giorni, e vi era da chiedersi cosa mai stesse sognando di così bello, anche se vista quell'espressione, la risposta era probabilmente molto semplice da trovare, ed andava ricercata tra pochi singoli elementi: sake, spade, rissa con le spade, o realizzazione di diventare il miglior spadaccino del mondo.
Un po' monotematico in effetti.
Tuttavia Zoro era molto più di questo, anche se in un superficie non sembrava.
I suoi compagni di ciurma sapevano bene però, che sotto quel fare animalesco e basilare, il giovane dai capelli verdi possedeva un grande animo, che per quanto semplice nel porsi, nascondeva una profondità invisibile solo ad occhi distratti.
Quella semplice espressione serena mostrata in quel momento di quiete ne era la prova.
I lineamenti dello spadaccino infatti, apparivano distesi, conferendogli la fanciullezza della sua giovane età. Le braccia, pur rimanendo conserte anche nel sonno, erano prive della solita tensione muscolare, e la testa penzolava su di un lato, completamente abbandonata alla forza di gravità. Nulla di strano per una persona intenta a schiacciare un pisolino, ma non per lui. Zoro non abbassava mai la guardia nemmeno durante il sonno, ed il fatto che in quell'istante si stesse mostrando tanto inerme, stava solo a significare che riponeva una profonda fiducia in coloro che viaggiavano con lui sulla Sunny, tanto da permettersi di riposare davvero.
A Kuraigana per esempio non vi era stata una sola notte in cui il giovane aveva realmente sonno tranquilli, nonostante la profonda stima in Mihawk e l'abitudine forzata alla presenza della ragazzina dei fantasmi.
Ecco, quella era solo una delle piccole sfumature che componevano quel complesso mosaico che sapeva essere Zoro, con il suo animo di onore e lealtà che costituivano ogni fibra del suo essere guerriero.
In quel raro attimo di calma perciò, il sorriso andò a posarsi anche sulle labbra di Rufy, il quale dopo essersi avvicinato in silenzio aveva posato una coperta sulla figura placidamente addormentata.
La notte sul ponte poteva essere molto fredda, ed anche se Zoro sembrava non risentirne poiché a suo dire il corpo di uno spadaccino era tanto temprato da non ammalarsi mai, il moro teneva troppo alla salute dei propri compagni di ciurma, e se ne sarebbe preoccupato a prescindere da qualsiasi cosa l'altro pirata avesse detto. O inventato.
Ad ogni modo il giovane dai capelli verdi non fece mostra di essersi accorto di qualcosa, e continuò a riposare nel suo sommesso russare regolare.
Anche nel sonno il passo del proprio capitano era stato riconosciuto, questo lo sapeva anche lo stesso Rufy.
Per questo il buon umore non lasciò il morbido viso del moro, nemmeno dopo che si fu allontanato nuovamente dal proprio nakama.
Qualsiasi cosa avesse potuto dire il mondo, il futuro re dei pirati conosceva il vero valore del suo spadaccino, del loro legame e della loro promessa.


// mi sono dovuta portare avanti ancora con qualche giorno perchè sto scroccando ancora internet a  mia cugina. Mondo infame. Forse martedì me lo riattacano -_-

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