Si dice sempre che quando la vita ti da dei limoni, bisogna farne una limonata. Io preferisco tirarli in testa e mandare a quel paese, cosa che ho appena fatto con la mia, di vita.
Per la precisione ho mandato a quel paese la mia migliore amica, c'è solo un problema.
Mi ha lasciato nel bel mezzo del nulla, circondata da alberi e da una nebbia spettrale che sembra di essere in un film horror.
Imprecando tra i denti, mi incammino senza neanche sapere dove mi trovo.
Fanculo, Jenny, spero che ti sei schiantata.Per fortuna che lo zaino non lo lascio mai, altrimenti a quest'ora sarei stata anche senza documenti.
Come se non bastasse, in lontananza sento dei tuoni, alzando gli occhi al cielo noto delle nubi che prima non avevo notato.
Una goccia d'acqua mi colpisce la fronte, seguita a ruota da un altra.
-Fantastico! Davvero fantastico!- sbotto indispettita.
Il fatto che stia piovendo non mi ferma dal continuare ad avanzare, un piede dopo altro, un passo dopo l'altro, poco importa se rischio di prendermi un malanno.
-Sdentato!-
Mi volto di scatto sentendo una voce, ma sono sicura che non ci sia nessuno qui, soltanto io e la mia rabbia.
-Sdentato!-
Questa volta l'urlo è più vicino, tanto che lancio un urlo nel trovarmi faccia a faccia con un lupo.
Un lupo nero come la notte con due occhi insolitamente verdi che mi fissano intensamente, ed un intelligenza quasi umana.
La fonte della voce mi appare di fronte, tutto trafelato, il lupo si volta di scatto.
Un ragazzo di circa vent'anni, i capelli castani semi lunghi che gli danno un aria ribelle con due incredibili occhi verdi, jeans strappati ed una giacca di pelle nera sopra ad una maglietta bianca.
Deglutisco cercando di mantenere il contegno, che so benissimo di non avere.
Concentrati su altro...su...sul lupo!
-Sdentato, che...-
Il ragazzo si blocca, quando si rende conto della mia presenza, sembra stranito come se non si aspettasse la mia presenza.
-Non dovresti essere qui-
Il tono brusco con cui lo dice mi lascia perplessa, se non fosse così carino, potrei irritarmi.-Mi sono persa- stringo la presa sullo zaino -la mia amica mi ha lasciato sotto la pioggia-
Il ragazzo mi squadra, facendomi cadere dalle nuvole -quale pioggia?-
-Che...- alzando gli occhi al cielo, noto che è terso, nonostante io sia fradicia, non ho fatto caso alla mancanza di pioggia perché è buio.
È già sera?
-Andiamo ragazza della pioggia, hai bisogno di cambiarti-
Fa un fischio richiamando il lupo, che precede il proprio padrone tutto contento, visto che l'alternativa è starsene ferma in mezzo alla strada, decido di seguirlo anche se ho come l'impressione che me ne pentirò.
Etciù.
Lo starnuto, non riesco nemmeno a fermarlo, tiro su con il naso.
Una mano mi porge una giacca, il ragazzo mi squadra, ed anche se riluttante la prendo, mettendola sulle spalle.
-Grazie-
In risposta scrolla le spalle, infilando le mani nelle tasche dei jeans, continuando a camminare dietro al lupo.
-Ah, io sono Hiccup- la sua presentazione mi riporta alla realtà, lo fisso per un secondo.
Per un breve istante, sto pensando di non dire il mio nome, ma ci ripenso quando mi rendo conto che senza di lui, ora starei girando a vuoto.
Probabilmente, si è reso conto che mi sono fermata, si volta verso di me, inchiodandomi con i suoi occhi verdi, come se cercasse di leggermi dentro, ed un brivido mi percorre la schiena.
-Astrid, mi chiamo Astrid-
Hiccup mi sorride, prima di riprendere a camminare senza dire altro, il suo lupo ci precede.
Se non fosse per i luminosi occhi verdi che ogni tanto spuntano nel buio, sarebbe invisibile, nero com'è.
Il paesaggio sembra cambiare, gli alberi si diradano per lasciare il posto a delle case, ed altri edifici mentre la strada continua fino a raggiungere una collina. Al di sopra c'è una statua che da quella distanza non ne capisco le fattezze.
Il lupo si ferma proprio sul filo dell'ingresso alla città, voltando il capo peloso verso il proprio padrone, guaisce leggermente.
Hiccup abbozza un sorriso, ed il mio cuore perde un battito, lo vedo sbattere gli occhi, voltarsi verso di me.
La sua mano si tende, per un breve istante vado nel panico, finché non la infila nella tasca sinistra della sua giacca, estraendo un collare rosso.
Il lupo emette un verso, che se fosse umano, sicuramente sarebbe frustrato ma fino a prova contraria gli animali non emettono versi frustrati ed assottigliano gli occhi.
Hiccup borbotta qualcosa mentre si accuccia per allacciare il collare, da una carezza tra le orecchie al lupo, che in risposta gli lava la faccia prima di iniziare a correre verso le case.
Mentre il suo padrone si rimette in piedi, voltandosi verso di me.
-Benvenuta a Berk, Astrid-

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Two Souls, One Heart
FanfictionPer caso o per destino, a volte la vita ci riserva delle sorprese. Ed è quello che è capitato ad Astrid, che si ritrova da sola in un posto sperduto per colpa della sua migliore amica, ma questo potrebbe rivelarsi la cosa migliore che poteva capit...