II

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-Allora Astrid, da dove vieni?-

La domanda, mi coglie impreparata, tanto che rischio di strozzarmi con il boccone di crostata che sto mangiando.

-Brava Fly, così si che uccidi le persone- sghignazza Den, portandosi vicino al braccio sinistro della ragazza, pizzicandolo.

La Tavola Calda è in stile anni 50, con i divanetti in pelle rossa che sostituiscono le sedie intorno ai tavoli, un lungo bancone che prende un lato del locale.

Dal mio lato del tavolo ho Den, mentre Fly è seduta di fronte a lui.

Che poi, che razza di nome è Fly?!

-Non ho fatto chissà che domanda!- si imbroncia Fly, per poi afferrare a sua volta l'orecchio di Den con due dita, che si piega all'altezza della ragazza -questo è per il pizzicotto-

-Si ok! va bene! chiedo perdono!

Den si massaggia l'orecchio con una mano, dopo che Fly con un sorriso innocente ha mollato la presa, tornando a bere il suo Milkshake al cioccolato, ma puntando gli occhi su di me.

-Da dove vengono tutti- Fly mi guarda stranita, Den ha la faccia di qualcuno che vuole vedere come andrà a finire -sai come nascono i bambini no? Un uomo ed una donna si incontrano, l'uomo si sbatte la donna e...-

-Non intendevo quello! Ma di che paese sei!- urla in modo isterico, interrompendo sul nascere la mia spiegazione illuminante.

Ed io che ne sapevo?! Se una chiede da dove vieni , deve aspettarsi una risposta simile!

Den si sta facendo venire le convulsioni, piuttosto che ridere, ma una risatina sfugge al suo controllo.

-Den! Non ridere!-
Fly prende la mia forchetta, presa da un attacco di isteria omicida, infilzando con forza il dorso della mano di Den.

All'urlo di Den, i pochi clienti della Tavola Calda, si voltano verso di noi ed io vorrei ammazzare entrambi.

-Ma che cazzo ti dice il cervello?!- urla isterico Den, estraendo la forchetta dalla propria mano, agitando la posata contro Fly.

Ha i segni dei fori della forchetta.

Astrid.

Ignoro la voce, perché non è mai un buon segno sentire le voci.

Svegliati.

Come fa a dirmi svegliati, se sono sveglia?!

-Non lo so- ora ho gli occhi di tutti e due addosso -da dove vengo dico-

-Come fai a non saperlo?- Fly mi fissa interdetta, ed incredula.

Den, a differenza di Fly, sembra avere un atteggiamento più...calmo.

-Non ho parenti che io sappia, l'unica che mi è sempre stata vicina da che ho memoria è Jenny, siamo state inseparabili, almeno fino a ieri- borbotto indispettita, stringo le dita con forza intorno al bordo del tavolo.

-Tutti hanno una famiglia, anche gli stronzi che non se lo meritano-sibila Den, mostrando i denti, neanche fosse un lupo.

Ed ecco che l'atteggiamento calmo, va a quel paese, sembra voglia staccare la testa a qualcuno.

-Eccolo che ricomincia- Fly lo borbotta, ma nel dirlo rotea gli occhi.

-Che cosa gli è preso?- domando sussurrando, sentendo che sta ancora inveendo tra sè.

Two Souls, One HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora