XIII

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Lo so che in una situazione del genere l'ultima cosa che dovrei fare è ridere, ma è ovvio che reagisca così.

È un drago, porca puttana!

Sdentato, inclina il capo squamato mi guarda con quei occhi serpentenschi che sembrano volermi leggere dentro, ed Hiccup...beh è Hiccup.

-Risata isterica?- non fa in tempo a finire la frase, gli tiro un pugno sulla spalla sinistra, se la massaggia la spalla -manesca-

Faccio un passo indietro, più per rabbia che per paura, ed abbasso gli occhi fissando le mie stesse mani.

Rosse del sangue di Fly.

Il mio cervello fino a quel momento non ha potuto, anzi non ha voluto, pensare a ciò che è successo.

Hiccup sembra preoccupato, tanto che mi appoggia la mano sulla mia spalla, con fare gentile -tutto bene?-

Annuisco senza aggiungere altro, spostando poi gli occhi su Sdentato, i miei occhi si incrociano con i suoi, per un attimo mi perdo in quei occhi serpenteschi così umani, ed il coraggio viene meno.

Mi alzo di scatto, dando le spalle ad entrambi, l'istinto è quello di iniziare a correre senza più guardarmi indietro eppure non lo faccio, non ci riesco.

-No che non va tutto bene- inizio seccata sibilando, mi volto di scatto ed i miei piedi si muovono da soli, accorciando le distanze tra noi, guardo Hiccup negli occhi nonostante sia più alto di me -da quando sono arrivata qui, le cose non hanno fatto altro che prendere una piega strana, sto iniziando a pensare che sto impazzendo-

Hiccup lascia che mi sfoghi, ascolta in silenzio, limitandosi ad osservarmi e soltanto alla fine lo vedo sospirare.

-Non stai impazzendo- lo dice con così tanta convinzione che mi spinge a crederci, quasi.

-Facile dirlo per te, non hai dovuto affrontare te stesso, cose che non capisci e vedere la tua migliore amica morire- sbotto, irritata.

Appena finisco la frase, l'espressione di Hiccup cambia, non l'ho mai visto così distaccato verso qualcuno, specialmente verso di me.

-Oh davvero? Ho dovuto affrontare una maledizione che non capisco ancora perchè mi è stata imposta- incombe su di me come farebbe un falco, mi afferra per le spalle con rabbia -dici che tutto questo è troppo per te? Prova a passare tutto questo per anni, un ciclo continuo in cui vedi tutte le persone che conosci morire e tu rimani l'unico, e poi da capo, e ancora, ancora, chiedendoti quando e SE finirà-

Hiccup fa un passo indietro, pentendosi di ciò che ha detto, finendo per sedersi per terra, leggo nei suoi occhi, un'espressione di sollievo come se fare quello sfogo l'avesse alleggerito.

Mi siedo vicino ad Hiccup, voltando il capo verso di lui, inizialmente senza dire nulla per poi limitarmi ad accennare un sorriso.

-Hai l'aria di qualcuno che ne aveva bisogno- Hiccup sembra sul punto di negare, ma alla fine fa un cenno di  si con il capo.

Sdentato che fino a quel momento se ne è rimasto tranquillo ad osservarci, si alza di scatto, le antenne-orecchie si drizzano tutto di colpo.

-Lo sapevo che vi avrei trovato qui-

Quella voce apparsa dal nulla, fa sobbalzare sia me che Hiccup, ci ritroviamo di fronte Val, la quale nel vedere Sdentato sorride, si avvicina al drago e gli fa un grattino sotto al mento.

Sdentato, alza il capo e socchiude gli occhi, emettendo quelle che sembrano fusa.

-Val? Che ci fai qui?- domanda Hiccup, confuso.

Two Souls, One HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora