Arrivammo da Lydia insieme e quando la ragazza aprí la porta ci squadrò entrambi come se sapesse che stavamo nascondendo qualcosa. Non era facile nascondere le emozioni forti che entrambi provavamo di fronte agli altri.
"Entrate pure ragazzi, sono tutti di là" ci canzonò Lydia enfatizzando quel tutti come per ricordarci che eravamo gli unici due in ritardo.
Entrai per prima seguendo Lydia e seguita da Stiles che pose una mano sul mio fianco per accompagnarmi ad entrare. Quel contatto mi fece venire i brividi ma tentai di ignorarli.
Non appena arrivati in salotto trovammo Scott e Kira molto vicini intenti a parlare, a contrario di Isaac ed Allison che si stavano lanciando sguardi senza dare troppo nell'occhio.
"Siete arrivati!" Disse Scott alzandosi abbracciando prima me poi il suo amico.
"Sono due ore che provavo a chiamarti. Dov'eri finito?" Disse Scott a Stiles intento a grattarsi la nuca guadagnandosi un'occhiata di comprensione da parte di Scott che, sicuramente, aveva capito quello che era successo poco prima.
"Ciao ragazzi" salutai imbarazzata.
"Aubrey" rispose Isaac a mo' di saluto.
"Ciao!" Dissero all'unisono Allison e Kira che si guardarono poco dopo in imbarazzo per il coretto.
Era una serata normale tra amici, qualche pizza, un film e tante risate come era già successo altre volte.
La serata stava filando liscia quando all'improvviso sentimmo suonare il campanello che catturò l'attenzione della padrona di casa.
"Strano, non aspetto nessun altro" disse Lydia facendo spallucce e alzandosi per andare ad aprire.
Quando tornò in salotto non proferí parola.
"Lyds? Chi era?" Chiese Allison.
Lei si spostò di lato facendo emergere la figura che aveva appena irrotto in casa di Lydia.
"Salve ragazzi, vi state divertendo?"
Biascicò il biondo che si rivelò essere Newt. Aveva davvero una brutta cera e capii istantaneamente che il motivo per cui non aveva risposto il pomeriggio era il suo tuffarsi nell'alcool.
Tutti lo guardarono allibiti, specie Stiles. Mi alzai andandogli incontro lentamente.
"Newt" si poteva scorgere nella mia voce tutta la disapprovazione che ero in grado di provare.
Lui iniziò ad avvicinarsi a me barcollante continuando a biascicare qualche parola.
"Tu- tu sei qui con quel coglione"
"Newt smettila, non sei in te" dissi cercando di farlo sedere.
"Provi qualcosa per lui?" Mi chiese Il biondo avvicinandosi di più a me. Non riuscii a dire niente, di nuovo, mentre nel frattempo sentivo gli sguardi dei presenti su di me.
"Non lo so"dissi in un sussurro.
"Provi qualcosa per lui ma non potete stare insieme. Perché?" Disse avvicinandosi sempre di più a me sfiatandomi sul collo.
"Newt, per favore" dissi sussurando.
Sapevo che se lo avessi allontanato, nelle condizioni in cui si trovava, non sarebbe finita bene quindi cercai di farlo ragionare il più possibile.
"È innamorato di un altra? O forse tu?" Mi prese il polso iniziando a stringere.
"Amico datti una calmata, va bene?" Sentii la voce di Scott provenire da dietro di me ma il biondo continuava a stringere nonostante cercassi di divincolarmi.
"Lasciala immediatamente" stavolta fu Stiles a parlare venendo verso di noi.
A quel punto Newt mi lasciò il braccio spingendomi verso gli altri e prese di mira Stiles.
"Cosa puoi offrirle tu, eh?" Iniziai a sentire urlare il biondo facendo un passo nella sua direzione.
"Quello che sicuramente non potrai mai dargli tu comportandoti in questo modo" disse Stiles facendo un passo indietro.
"Fammi pensare" disse mettendosi due dita sul mento " Tu non sei innamorato di Lydia Martin dalle elementari? La stessa Lydia Martin che si trova dietro di te?"
"Le persone cambiano Newt, così come i sentimenti per le persone" poi continuò abbassando la voce "Ti avevo chiesto di proteggerla, come tutti noi e non sei stato in grado di fare nemmeno quello"
Newt a quel punto prese Stiles per la camicia con entrambe le mani pronto a sferrargli un pugno, ma prima che potesse farlo Scott lo precedette facendolo cadere a terra svenuto.
Rimasi immobile, in uno stato di Shock.
"Aubrey, Aubrey!"
Qualcuno mi stava strattonando per le spalle. Uscii dal mio stato di trance e scoprii che era Scott.
"Starà bene, ok? Era ubriaco, dovevo farlo, ma starà bene"
Mi fidai d'istinto delle parole di Scott continuando a fissare inerme Newt a terra svenuto.
In quel momento preciso mi resi conto che non ci fosse mai fine al peggio. Infatti il mio telefono squillò.
"Pronto?" Dissi con un tono ancora sbigottito.
"Aubrey, sono Parrish.. il collega di tuo padre"
"Parrish? A cosa devo questa telefonata?"
"Tuo padre e lo sceriffo"
"Mio padre e lo sceriffo, cosa?" Chiesi allarmata scatenando il panico tra i miei amici, lo stesso panico che si concretizzò con uno sguardo di terrore sul mio viso.
Attaccai e mi ritrovai con le lacrime agli occhi poi presi coraggio e mi sforzai di parlare.
"Sono scomparsi"
~
"Dobbiamo andare prima che sia troppo tardi" iniziò Scott.
"Andare dove?" Chiesi nel panico senza ottenere una risposta.
"Scott se davvero si tratta di quello che pensiamo potremmo non tornare più indietro" disse Isaac
"Ma dobbiamo farlo" continuò Allison
"Qualcuno vuole dirmi cosa sta succedendo?" Chiesi tra le lacrime e in completo panico.
Tutti si guardarono e Stiles annuí mentre io continuavo a guardarli tutti in modo molto confuso.
"Aubrey, dobbiamo andare. Stiles ti spiegherà tutto durante il viaggio"
"Tutto? Tutto cosa? Cosa sapete voi che io non so?" Chiesi esasperata.
"Che le persone che vengono rapite sono vittime sacrificali" rispose Stiles con le lacrime agli occhi cercando di mantenere la calma.
STAI LEGGENDO
Coup de Foudre ||Dylan O'Brien||
FanficUna ragazza si trasferisce nella cittadina di Beacon Hills in seguito ad una vicenda familiare che la sconvolge nel profondo. Non appena arrivata incontra un vicino molto disponibile che la invita ad una festa... Lei non sa che quella sera inco...