Una ragazza si trasferisce nella cittadina di Beacon Hills in seguito ad una vicenda familiare che la sconvolge nel profondo.
Non appena arrivata incontra un vicino molto disponibile che la invita ad una festa...
Lei non sa che quella sera inco...
Dopo quella notte i miei rapporti con Stiles si ridussero solo alle lezioni scolastiche, poi solo all'ora di pranzo e poi nemmeno più quello. Avevo provato a chiedere a Scott cosa stesse succedendo, ma era rimasto sul vago proprio come Lydia ed Allison.
Avevo provato a chiamarlo il giorno dopo l'accaduto ed era stato terribilmente freddo. "Stai bene?" "Oh si, certo. Sono solo un po' stanco" rispose in tono secco con una voce che riuscii a stento a riconoscere. Da quel momento in poi non avevo più avuto modo di parlarci se non qualche volta per scambiarci opinioni sui vari compiti durante le lezioni, poi più niente.
Si avvertiva una certa tensione ogni volta che eravamo insieme e non potei fare a meno di dare la colpa a quello che era successo in camera mia quella sera, prima che succedesse tutta quella storia della Blake e di quell'albero magico soprannaturale. Quella mattina mi sedetti al mio banco, dietro di Scott e voltando lo sguardo a sinistra mi resi conto che il banco di Stiles era vuoto.
"Scott, sai per caso dov'è Stiles?" Chiesi in un sussurro al moro di fronte a me allungandomi leggermente in avanti. "Non credo si sentisse bene oggi, a dire il vero" rispose sincero il ragazzo che sembrava avere qualche preoccupazione per la testa. Mi stavano nascondendo qualcos'altro? "Tu invece stai bene?" Chiesi pensierosa sempre in sussurro. "S-si, certo. Tutto bene" rispose lui passandosi una mano tra i capelli nervosamente. Come mai si stavano comportando in quel modo? Forse non mi volevano più tra i piedi, ma anche se così fosse stato l'avrei sicuramente scoperto di lì a poco.
~ Finalmente la campanella suonò e tutti uscirono dalla classe di economia. "Ciao" sorrise Newt venendo nella mia direzione facendosi spazio in mezzo alle persone. "Ehi" risposi atona rivolgendogli un mezzo sorriso. "Qualcosa non va?" Disse il biondo sistemandosi lo zaino in spalla rivolgendomi uno sguardo interrogativo. "No, niente" "C'entra Stiles?" Chiese lui guardandomi di sbieco. Le cose tra me e Newt stavano andando bene, lui aveva accettato il fatto che io fossi interessata a Stiles e si iniziò a comportare come un vero amico sostenendomi in ogni decisione. "No, cioè si. Ma anche Scott. Si comportano tutti in modo strano da quella notte" "La stessa notte in cui la Blake ha quasi sacrificato tuo padre?" Chiese abbassando la voce. "Si esatto, ma c'è di più" mi fermai guardandomi intorno prestando attenzione di non esser ascoltata da nessuno se non da lui e basta "Stiles mi aveva parlato di un sacrificio, di un rito" "Di un rito? Di che tipo?" Chiese il biondo avvicinandosi sempre di più. "Qualcosa che gli avrebbe riempito il cuore di oscurità, qualcosa di indelebile come una cicatrice" risposi fissando un punto indefinito ripensando alle parole di Stiles quella notte a bordo della sua Jeep. "Tu hai una teoria?" Newt si stava passando due dita sulle labbra. Era un gesto che era solito fare quando pensava. "Spero vivamente di sbagliarmi, Newt" Il ragazzo mi guardò per qualche istante prima di prendermi per mano. "Vieni, andiamo da Scott. Lui saprà dirci qualcosa in più su questa storia" disse il biondo iniziando a camminare.
~ "Quindi mi stai dicendo che il vostro sacrificio non solo ha risvegliato il Nemeton, ma vi fa vedere anche delle-" Abbassai il tono di voce in modo da non esser ascoltata. "Visioni?" "Esattamente" rispose Scott. "Allison e Scott hanno continue visioni, lei vede sua zia Kate e lui non riesce a controllare la sua vera natura" ci spiegò Lydia indicando prima Allison, poi Scott. "E Stiles?" Chiese Newt timoroso guardando prima gli altri poi me velocemente. "Stiles.. fa degli incubi. Incubi dai quali non riesce a svegliarsi. Ha difficoltà a capire cosa è e cosa non è reale" disse Scott. "Perché non me l'avete detto?" Sbottai. "Perché è pericoloso e non possiamo permettere che nessuno si faccia male" rispose Lydia facendo un passo in avanti. "E a lui non ci pensate?" Chiesi con un tono per niente pacato. Come potevano fare dei discorsi tanto egoisti? Era il loro migliore amico. "Certo che si, ma-" Iniziò Scott. "Dov'è adesso?" Chiesi preoccupata toccandomi leggermente le tempie. "È in ospedale, mia madre ha deciso di tenerlo sotto osservazione perché erano giorni che evitava di dormire pur di mantenersi lucido" confessó Scott. "Vado da lui" mi alzai dal tavolo della mensa velocemente mettendomi lo zaino in spalla, lasciandomi alle spalle tutti quelli che in quel momento mi avevano mentito, o meglio, tenuta nascosta una cosa del genere. "Ti accompagno" Newt si alzò lanciandomi un'occhiata piena di assenso. Si mise lo zaino in spalla e mi seguí.
~ Arrivammo all'ospedale nel giro di poco visto quanto era vicino alla scuola. A volte Beacon Hills mi faceva sentire come chiusa in prigione, un posto talmente piccolo che mi faceva mancar l'aria. L'aria sinistra che si respirava in quel posto non faceva che mandarmi al manicomio.
"Scusi, vorrei parlare con Melissa McCall" chiesi alla receptionist che mi sorrise. All'improvviso una donna arrivò dietro di noi. "Voi, voi siete amici di Scott vero?" Chiese la donna premurosa di non esser sentita da nessuno. Entrambi annuimmo e lei ci fece segno di seguirla portandoci di fronte alla stanza dove si trovava Stiles. "Entrate uno per volta e cercate di non dare nell'occhio" la donna, che scoprimmo essere proprio Melissa, aprí la porta facendomi entrare per prima. Mi avvicinai al letto dove si trovava Stiles e notai che il suo viso era più pallido di quanto lo fosse solitamente la sua carnagione. Mi avvicinai di più e notai delle grosse occhiaie violacee sotto gli occhi, segno che il ragazzo non aveva dormito da molto molto tempo e le labbra screpolate. Alcune lacrime mi rigarono il viso e ben presto mi ritrovai a pensare a tutto quello che mi disse quella notte. Cosa sarebbero stati disposti a perdere pur di salvare i nostri genitori? Si erano veramente macchiati l'anima di oscurità?
"P-perché stai piangendo?" Mi chiese uno Stiles stanchissimo con un filo di voce. Non potei fare a meno di sorridere vedendolo sveglio e non dissi niente. "T-Tu sei reale, non è vero?" Mi chiese all'improvviso preoccupato tirandosi su con i gomiti ancora appoggiati al letto. Ricordo come il suo volto si impaurì. "Certo che lo sono. Stiles sono io, Aubrey" Avvicinai la mia mano lentamente nella sua direzione poggiandola sulla sua fronte e sussultai a quel contatto. Il ragazzo era freddissimo. Alcune lacrime iniziarono ad uscire dai suoi occhi destabilizzandomi completamente. "Non riesco a capire cosa mi sta succedendo" iniziò "A volte mi sembra di non avere il controllo del mio corpo" disse guardando la porta. "In che senso?" Chiesi cercando di capire qualcosa in più, avvicinandomi fino a sedermi sul letto. "È come se non fossi io, lo sai? Come se qualcuno fosse costantemente qui con me" rispose il ragazzo visibilmente nel panico. "Andrà tutto bene, hai solo bisogno di riposarti un po', si tratta sicuramente di stress post-traumatico" gli sorrisi cercando di farlo calmare. "L-la festa di Halloween" disse all'improvviso. "Come dici?" "Devo andare alla festa di Halloween" disse di nuovo. "Adesso pensa a riposarti" gli posai un bacio sulla fronte e uscii dalla stanza trovando di fronte a me un Newt visibilmente preoccupato. "Allora?" Chiese il biondo passandosi nuovamente le dita agli angoli della bocca. "È stato... strano" risposi guardando un punto fisso di fronte a me. "È Stilinski, lui è un tipo strano" rispose con fare ovvio Newt, posando una mano sulla mia spalla. "No, non è quello" risposi posando il mio sguardo sul suo volto. "Allora cosa?" Chiese Newt grattandosi la nuca. "Là dentro, non so perché ma ho avuto una strana sensazione. Sembrava quasi di parlare con due persone totalmente differenti" risposi posando il mio sguardo sulla porta al di la della quale si trovava il ragazzo dagli occhi color nocciola ora assorti in un alone di oscurità.
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Ciao ragazze! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Aubrey si sente ancora una volta esclusa, come andrà alla fine? Comunque in questo capitolo io vi giuro che adoro Newt. Anche se sono in pena per Stiles. Cosa succederà? ♥️
Ps: ho iniziato a pubblicare una nuova storia su Dylan O'Brien, è uscito il cast. Pps: c'è anche Thomas Sangster ragazzuole, io correrei a metterla in biblioteca fossi in voi 😏🦊💕