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I giorni successivi sembrarono passare tutti in assoluta lentezza e con una totale mancanza di novità, tanto che Jungkook iniziò a contare i giorni prima delle vacanze invernali, durante le quali, sperava, la sua vita si sarebbe fatta un po' più interessante.

L'unico cambiamento significativo nelle sue giornate monotone era Taehyung. Taehyung che era entrato a far parte della sua vita e che, ogni qual volta Jimin era impegnato con le sue lezioni di danza, lo accompagnava per la strada di casa.

Sembrava andare tutto per il meglio. O almeno, fin quando Jimin non aveva scoperto di questa routine di Jungkook con il biondo.

"E da quando andrebbe avanti questa storia?" chiese il moro, guardando male il suo migliore amico, il quale si lasciò sfuggire un sospiro.

"Da un paio di settimane. Ci vediamo quando tu resti a scuola per le tue lezioni. Sai che non mi piace fare la strada di ritorno da solo. Quindi quando Taehyung me lo ha proposto, ho accettato." spiegò brevemente il castano, sedendosi al suo solito posto in classe e lasciando cadere lo zaino sul pavimento e poggiando le braccia sul banco.

"Dovresti evitare di passare il tempo con lui, Jungkook. Dico sul serio." mormorò Jimin, sedendosi accanto all'amico e guardandolo con la coda dell'occhio.

"E perché?" chiese Jungkook, perplesso. Negli ultimi giorni, Jimin non aveva fatto segreto del suo disprezzo nei confronti di Taehyung, ma non ne aveva mai spiegato il motivo. Dal canto suo, Taehyung evitava sempre l'argomento, il che lasciava Jungkook sempre più confuso. Cosa era successo di così grave tra quei due? "Jimin... non è che sei geloso..?" sussurrò incerto.

"Geloso? E di cosa? Di lui?" sbottò il ragazzo, alzando un sopracciglio. "Jungkook, è ridicolo anche solo il fatto che tu possa pensare che io sia geloso di Taehyung." continuò, visibilmente infastidito dalla supposizione del castano che si convinse ancora di più della sua teoria.

"Beh, allora spiegami perché non vuoi che io passi il mio tempo con lui. Perché davvero io non capisco." insistette il ragazzo, lanciando una breve occhiata al professore appena entrato in classe, per poi tornare a guardare il suo migliore amico, il quale sembrava incerto su come spiegarsi.

"Senti... non mi va di starti a raccontare tutti i retroscena del mio rapporto con Taehyung. Non mi va di parlarne." disse infine Jimin, girandosi con il busto verso la cattedra.

"Quindi fammi capire... tu vuoi che io stia lontano da Taehyung, nonostante lui sia diventato mio amico... ma non vuoi neanche dirmi perché devo stargli lontano?" chiese incredulo Jungkook alzando un sopracciglio.

"Kook, io... vorrei dirtelo, davvero...." balbettò Jimin, visibilmente in difficoltà. Il castano scosse la testa, risentito.

"Lascia perdere, okay? Fai come vuoi." rispose, chiedendo all'insegnante il permesso per uscire e, una volta ottenuto, si alzò, allontanandosi prima che Jimin potesse fermarlo. Una volta fuori dall'aula, Jungkook sbuffò, dirigendosi verso il bagno dei ragazzi, non tanto per un effettivo bisogno, quanto per avere una meta e camminare un po'.

Era frustrante. Non riusciva a capire perché Jimin era tanto riluttante nel dirgli cosa era successo tra lui e Taehyung. Jimin, che nei loro anni di amicizia gli aveva sempre detto tutto.

"Hai l'aria di una persona parecchio incazzata." commentò una voce familiare, facendolo fermare di colpo. Alla sua destra, il portone antincendio era aperto, facendo entrare all'interno l'aria gelida invernale e, seduto sulla scalinata in metallo che conduceva al giardino della scuola, c'era Taehyung, con una sigaretta tra le dita e il solito sorriso furbo stampato sulle labbra.

"Lascia perdere Taehyung, oggi non è giornata." sbottò il minore, distogliendo lo sguardo. Come ogni giorno, Taehyung era impeccabile. I vestiti scuri avvolgevano perfettamente il suo corpo asciutto, le sue dita sottili erano adornate da alcuni anelli argentati e i suoi capelli erano acconciati a regola d'arte. Il ragazzo giurò di aver sentito qualcosa agitarsi nel suo stomaco, nel momento in cui aveva notato il leggero strato di trucco che il biondo aveva sulle palpebre.

Sinner || taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora