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"Dove stiamo andando?" chiese incuriosito Jungkook, camminando accanto a Taehyung, il quale sorrise furbo, mettendosi le mani nelle tasche della giacca.

"In un posto." rispose enigmatico, lasciandosi sfuggire una risata nel vedere l'espressione di disappunto farsi largo sul viso del più piccolo.

"Ma non mi dire..." disse quest'ultimo, aumentando leggermente il passo, così da poter superare il biondo e mettersi di fronte a lui. Quest'ultimo si fermò, così da non finire addosso al minore e lo guardò. "Almeno dammi un piccolo indizio! Sono curioso." insistette, sbattendo le palpebre, cercando di assumere un'espressione tenera che però agli occhi del maggiore sembrò più che altro buffa.

"È un posto dove devo fare una cosa." rispose Taehyung, tirandosi fuori una mano dalla tasca e prendendo la mano del più piccolo, riprendendo a camminare e tirandolo con sé. "Forza, non guardarmi in quel modo. Tanto lo scoprirai presto, siamo quasi arrivati." continuò, guardando dritto davanti a sé.

Jungkook strinse leggermente la sua mano, guardando come le loro dita si intrecciavano perfettamente. Come se fossero fatte le une per le altre. Quel semplice pensiero lo fece arrossire.

Ancora non gli era chiaro cosa ci fosse di preciso tra lui e Taehyung. Quella mattina, quando si erano incontrati, il biondo l'aveva salutato con un bacio a stampo, che lui aveva prontamente ricambiato. Dopo il loro pomeriggio al parco, dove avevano avuto un'intensa sessione di baci durata un'ora e dopo la quale avevano passato del tempo chiacchierando del più e del meno, i due ragazzi avevano ripreso a scambiarsi messaggi frequentemente. Avevano anche iniziato a telefonarsi ogni sera, finendo per parlare ore e ore.

Taehyung non aveva mai fatto segreto di quanto avesse apprezzato baciare Jungkook, confessandogli anche, durante una delle ultime telefonate, che l'avrebbe volentieri fatto tutto il giorno, tutti i giorni. Confessione che fu subito seguita da un imbarazzato Jungkook che emetteva versi acuti nascondendo il viso nel cuscino.

Quindi sì, il castano avrebbe potuto dire tranquillamente che lui e Taehyung stavano insieme, però allo stesso tempo non se la sentiva di sbilanciarsi così tanto. Dopotutto, il più grande non aveva mai detto esplicitamente che loro stavano insieme, quindi perché avrebbe dovuto farlo Jungkook?

"Siamo arrivati." disse Taehyung, costringendo il più piccolo a risvegliarsi dai suoi pensieri. Il suo sguardo si posò sul negozio davanti al quale si trovavano. L'insegna era nera con una scritta bianca e azzurra, piena di svolazzi che leggeva "Lili Art - Piercing and Tattoos".

"Che ci facciamo qui?" chiese confuso il ragazzo, girandosi verso il maggiore, il quale sorrise e aprì la porta.

"Lo vedrai." rispose Taehyung, tirando il ragazzo con sé all'interno. Non appena la porta fu aperta, un campanellino attaccato ad essa suonò, probabilmente per avvisare le persone all'interno che era appena arrivato qualcuno. "Lalisa? Sei qui?" chiese a voce alta, avvicinandosi al bancone e cercando di sbirciare verso la porta del retro. Jungkook continuava a guardare la porta, poi il ragazzo, sempre più confuso, quando all'improvviso una ragazza uscì dal retro, tenendosi le mani sui fianchi con espressione arrabbiata.

Era una bella ragazza, dai capelli lunghi e lisci tinti di biondo, un biondo simile a quello di Taehyung. Era bassa, molto più bassa rispetto a loro due e il viso aveva dei tratti particolari, non coreani, ma non per questo meno bello. Anzi, era davvero carina e il lieve trucco sul viso la rendeva ancora più bella. Il castano l'avrebbe definita graziosa, se non fosse stato per il cipiglio severo che le ornava il viso.

"Sembri di ottimo umore come al solito, Lalisa." mormorò divertito il biondo, calcando particolarmente sul nome della ragazza. Lo sguardo di Jungkook indugiò sul suo abbigliamento, incuriosito. Non era vestita come si vestivano solitamente le ragazze della sua scuola, con camice o magliette semplici e jeans aderenti o gonne. Lalisa indossava invece un top nero e corto, che le lasciava leggermente scoperta la pancia e dei jeans scuri che le ricadevano larghi sulle gambe magre. I suoi avambracci erano cosparsi di tatuaggi di vario genere e dimensione. Il ragazzo deglutì nervoso.

Sinner || taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora