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Taehyung gemette, affondando le dita affusolate nei fianchi della ragazza dai capelli neri sotto di sé. Probabilmente sulla sua pelle si sarebbero formati dei lividi, dovuti alla presa ferrea del biondo, ma quest'ultimo non sembrò curarsene, troppo impegnato a inseguire il proprio piacere per rendersi conto di quello che stava facendo. Inoltre, la ragazza non sembrava per niente infastidita dai modi rudi del ragazzo, anzi, a giudicare dal modo in cui stava gemendo più e più volte il nome di Taehyung, sembrava essere soddisfatta.

Il biondo iniziò a muovere i fianchi sempre più in fretta, sempre più forte, facendo aumentare l'intensità dei gemiti della mora. Il ragazzo chiuse gli occhi, cercando di non ascoltare quei versi fastidiosi e cercando invece di immaginare che fosse Jungkook quello a gemere sotto di lui, che fossero le braccia di Jungkook quelle avvolte intorno al suo corpo.

Taehyung odiava il sesso con le donne. Odiava le loro voci troppo acute, le loro unghie troppo lunghe che gli graffiavano la schiena, i loro corpi troppo fragili, le loro curve troppo morbide.

Taehyung bramava il sesso con gli uomini, bramava i loro corpi possenti, le loro voci roche, la lotta per la predominanza.

Ma più di ogni altra cosa, in quel momento Taehyung bramava una persona. Un viso dai tratti gentili, lo sguardo innocente, un sorriso dai denti un po' sporgenti e i capelli castani. Taehyung voleva Jungkook. E l'avrebbe avuto. In un modo o nell'altro.

Il pensiero del biondo, ormai ben lontano dalla ragazza sotto di sé, tornò a qualche giorno prima, quando in un momento di audacia aveva baciato il più piccolo, il quale era scappato dopo pochi secondi. Ma Taehyung sapeva che ormai era fatta. Sapeva che Jungkook sarebbe tornato, chiedendo altro e altro ancora. L'avidità, insita nell'animo umano, avrebbe portato il ragazzo a desiderare il biondo sempre più, come una droga, fino a fargli perdere la ragione.

Taehyung riusciva già a pregustare il momento. Il corpo nudo di Jungkook, le proprie mani sul suo corpo, i suoi gemiti...

Con questi pensieri, il biondo gemette un'ultima volta, riversandosi nel preservativo. Ancora ansimante, il ragazzo aprì gli occhi, venendo invaso dal disappunto. Per quanto la sua immaginazione potesse essere convincente, la persona sotto di lui non era Jungkook. Era ancora quella ragazza. Taehyung quasi si pentì di averla invitata a casa propria, appuntandosi mentalmente di bloccare il suo numero così che lei non potesse ricontattarlo.

Senza tante cerimonie, il ragazzo si stese sul letto, cercando di mettere distanza tra il proprio corpo e quello della mora e si sfilò il preservativo, buttandolo nel cestino accanto al letto.

"Oddio..." ansimò la ragazza, di cui Taehyung si era scordato il nome, aprendo leggermente gli occhi per guardarlo. "È stato veramente..." cominciò, fermandosi per cercare la parola giusta.

"Mediocre?" pensò tra sé il biondo, guardando il soffitto della stanza con espressione disinteressata.

"Sensazionale." disse lei, passandosi una mano tra i capelli, così da spostarseli dal viso. Taehyung alzò impercettibilmente gli occhi al cielo.

"Se lo dici tu." pensò, per poi prendere il proprio cellulare, controllando le varie notifiche. Subito un messaggio da parte di Jungkook attirò la sua attenzione.

«Sei impegnato? Possiamo vederci? Ti devo parlare»

Recitava il breve testo del messaggio. Sulle labbra del biondo comparve un sorriso. Erano passati tre giorni da quando i due si erano visti, Jungkook era sparito completamente dalla circolazione, probabilmente troppo imbarazzato per rivolgere la parola al maggiore. E quindi Taehyung aveva aspettato. Aveva aspettato perché sapeva che Jungkook sarebbe tornato di sua spontanea volontà.

Sinner || taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora