Sinner || taekook

0.5

I due ragazzi si allontanarono insieme da scuola, camminando senza una meta precisa e parlando del più e del meno. Jungkook, a differenza dei primi giorni, ormai si sentiva a suo agio con Taehyung. Certo, il più grande aveva ancora quella sorta di aura di maturità e mistero, ma ormai il castano ci aveva fatto l'abitudine. Trovava anzi piacevole la sua compagnia.

"Ehi, un parco!" esclamò di punto in bianco Jungkook, interrompendo la loro precedente conversazione a proposito del loro professore di storia e indicò il luogo appena nominato. "Ci andiamo?" chiese, saltellando di fronte al biondo, il quale lo guardò con espressione divertita. Sul viso del ragazzo più piccolo era presente un sorriso che metteva in mostra i denti leggermente sporgenti, facendolo assomigliare a un coniglietto, inoltre era buffo vedere il modo in cui il suo zaino gli rimbalzava sulla schiena ad ogni salto.

"Okay, okay." acconsentì il maggiore, scrollando leggermente le spalle. Non che avesse in mente un posto dove andare, quindi gli era del tutto indifferente dove si fermavano a passare il tempo.

Certo, una parte di lui avrebbe voluto portare Jungkook a casa propria, magari offrirgli di vedere un film e una volta seduti sul divano cercare di fare la sua mossa, ma Taehyung non era uno stupido. Sapeva che se voleva conquistare il più piccolo ci voleva molto più di una mattinata da soli. Doveva entrare lentamente nella sua vita, diventarne parte essenziale e, solo allora, avrebbe finalmente potuto raggiungere il proprio obiettivo. Il pensiero fece sorridere il ragazzo.

"Andiamo Tae!" esclamò Jungkook, correndo verso il parco e afferrando il biondo per il polso, tirandolo con sé. Il maggiore non poté non notare quanto nell'ultimo periodo Jungkook aveva iniziato a sentirsi più a suo agio in sua presenza e la cosa non poteva che fargli piacere.

"Jungkook, non c'è bisogno di correre tanto." disse Taehyung, sorridendo leggermente. "Il parco di certo non scappa." scherzò.

"Voglio solo assicurarmi che le altalene siano libere." ammise, per poi puntare con lo sguardo un punto non molto distante. "Guarda, non c'è nessuno!" esclamò, lasciando la mano del biondo, così da poter correre più in fretta verso l'oggetto del suo desiderio. Senza tanta grazia, il ragazzo buttò la propria cartella a terra e si sedette sull'altalena, iniziando a dondolare lentamente, un sorrisetto soddisfatto ben visibile sul suo volto.

Taehyung scosse lentamente la testa, avvicinandosi anche lui all'altalena e poggiandosi con le spalle alla struttura in legno che la sorreggeva.

"Dovresti vederti in questo momento... sembri un bambino troppo cresciuto." commentò divertito, senza però alcun accenno di malizia. Il castano sorrise, mostrando nuovamente i propri denti e continuò a dondolare. I due rimasero in silenzio per un po', il più piccolo concentrato a muoversi avanti e indietro sull'altalena, l'altro invece concentrato sui propri pensieri. "Dimmi un po'. Cosa hai detto a Jimin?" chiese di punto in bianco il biondo, facendo alzare lo sguardo all'altro ragazzo, il quale lo guardò confuso.

"Mh? Riguardo a cosa?" mormorò Jungkook, corrugando leggermente le sopracciglia.

"Riguardo alla tua uscita anticipata da scuola. Sono certo che ti avrà chiesto spiegazioni." disse Taehyung, mettendosi le mani nelle tasche e posizionandosi di fronte all'altalena, abbastanza lontano da non rischiare di essere colpito dalle gambe del castano, ma abbastanza vicino da poterlo guardare negli occhi.

"Oh... beh, a dire il vero gli ho detto... che avevo una visita medica." ammise il più piccolo, distogliendo lo sguardo dal viso del biondo e poggiandolo su uno scivolo non molto distante.

"In altre parole gli hai mentito." disse quest'ultimo, accennando un sorrisetto furbo.

"È che... se avesse scoperto la verità, avrebbe iniziato a farmi la predica e a farmi domande, quindi ho preferito evitare." spiegò Jungkook, scrollando le spalle. La consapevolezza di aver mentito a Jimin si fece più opprimente nel suo petto, ma decise di ignorarla. Taehyung l'aveva fatto uscire per aiutarlo a distrarsi dai suoi problemi con Jimin, non il contrario.