Sinner || taekook

0.6

Una volta placata la pioggia, i due ragazzi scesero dal castello, facendo attenzione a evitare pozzanghere e zone fangose cosparse sul prato del parco.

"Se mi sporco le scarpe di fango mia madre mi ammazza." mormorò piano Jungkook, più a se stesso che al ragazzo al suo fianco, il quale accennò una breve risata.

"Allora ti consiglio vivamente di stare attento." commentò il biondo, afferrandolo per una manica e tirandolo verso di sé, facendo sì che evitasse di calpestare una pozzanghera. Le loro spalle si scontrarono leggermente, facendo arrossire il minore, il quale mormorò delle scuse e un ringraziamento.

"Ora che facciamo?" chiese il castano, non appena furono usciti dal parco, fortunatamente riuscendo a evitare di infangarsi i piedi.

"Forse è meglio se ti riporto a casa. Potrebbe ricominciare a piovere e tu potresti sporcare le tue preziose scarpe." scherzò Taehyung, mettendosi le mani nelle tasche della giacca. Il minore lo spinse piano, lanciandogli un'occhiataccia scherzosa.

"Molto divertente." disse, per poi aggiustarsi lo zaino in spalla. "Dico sul serio, Tae. È presto per tornare a casa, vorrei stare ancora un po' con te." ammise , accennando un sorriso. Taehyung si girò a guardarlo, lanciandogli un'occhiata indecifrabile che durò un paio di secondi, per poi sorridere a sua volta e riprendere a camminare.

"Vorrà dire che cammineremo per un po'." sussurrò semplicemente il biondo, mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni. "Ora che ci penso, devo andare a comprare le sigarette. Puoi venire con me." aggiunse, facendo cenno a Jungkook di seguirlo e attraversando la strada.

Il minore stava per chiedergli dove erano diretti di preciso, ma il vibrare del suo cellulare nella tasca dei jeans lo distrasse. Una volta raggiunto il marciapiede, tirò fuori il telefono, sentendo il cuore stringersi nel petto alla vista del nome di Jimin sullo schermo.

«Hai già finito la visita medica? Spero che sia andato tutto bene :)»

Jungkook si morse il labbro inferiore leggendo il messaggio. Quasi si era scordato della bugia detta al suo migliore amico quella mattina. Si sentiva terribilmente in colpa. Forse la cosa migliore era dirgli la verità. Certo, sicuramente Jimin gli avrebbe fatto la predica, ma forse era meglio così.

"Ehi. Sembri pensieroso." disse il biondo, interrompendo il flusso di pensieri del più piccolo, il quale alzò la testa di scatto e puntò lo sguardo su di lui. "Che succede?" chiese.

Il castano si morse nervosamente il labbro inferiore, guardando un'ultima volta lo schermo, per poi porgere il cellulare al maggiore, permettendo anche a lui di leggere il messaggio. Taehyung prese il telefono, facendo scorrere rapidamente i propri occhi sulle parole, per poi accennare un sorriso e guardare il ragazzo.

"Beh, che problema c'è? Digli che è andato tutto bene, no?" propose con tono ovvio il maggiore, restituendo il cellulare al legittimo proprietario.

"In verità io... pensavo di dirgli la verità. Che sono uscito da scuola con un permesso falso e che non c'è stata nessuna visita medica." rispose Jungkook, scuotendo lentamente la testa e mettendosi di nuovo il cellulare in tasca, deciso a rispondere in un altro momento al messaggio del suo migliore amico.

"Sei impazzito?" chiese Taehyung, alzando entrambe le sopracciglia. In un'altra situazione, il castano avrebbe pensato che la sua espressione era quasi comica. "Conoscendo Jimin, se tu glielo dicessi, lui ti farebbe una predica infinita. E lo direbbe sicuramente ai tuoi genitori, facendoti finire in un mare di guai." ragionò il ragazzo.

C'era un motivo preciso dietro le parole di Taehyung. Non gli importava più di tanto se la cosa fosse venuta fuori e lui fosse finito nei guai con la scuola per aver rubato quei permessi, in un modo o nell'altro se la sarebbe cavata, come sempre. Il problema era Jungkook. Se Jungkook fosse finito in punizione, le cose per lui si sarebbero complicate parecchio.