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Prima che Jungkook potesse anche solo rendersene conto, la scuola era finita e le vacanze invernali erano iniziate. Sin dal giorno della sua fuga con Taehyung, i due ragazzi non avevano fatto altro che scambiarsi in continuazione messaggi, parlando del più e del meno.

Certo, la maggior parte delle volte le loro conversazioni consistevano in messaggi maliziosi del biondo che facevano arrossire inevitabilmente il castano, ma tutto sommato il minore trovava piacevole parlare con lui.

Quello che non era stato piacevole, però, ero stato ricevere la predica infinita che gli aveva fatto Jimin, una volta scoperto non solo che i due ragazzi si erano scambiati i numeri e parlavano spesso, ma anche che non era raro che lo facessero durante le lezioni.

"Posso anche accettare il fatto che tu e lui parliate fuori dall'orario scolastico, ma non voglio che ti distrai quando sei in classe." aveva detto il moro, per poi sfilare il telefono dalle mani del suo migliore amico e mettendoselo in tasca, ignorando la vibrazione dei messaggi che Taehyung continuava, imperterrito, a inviare a Jungkook.

Fortunatamente, Jimin era troppo buono per riuscire a tenere il broncio più di mezza giornata, quindi le cose si erano risolte subito, ma anche a distanza di giorni, il moro non riusciva a non storcere il naso nel vedere il telefono del minore illuminarsi per un messaggio da parte del biondo.

Jungkook si aggiustò le cuffie sulle orecchie, così da immergersi maggiormente nel gioco che aveva di fronte e i suoi occhi si concentrarono sullo schermo del computer, mentre le sue dita si muovevano espertamente sulla tastiera e sul mouse. Stanchi di giocare al solito Overwatch, lui e Jimin avevano iniziato a cercare nuovi giochi online con cui passare il tempo, scoprendone uno che aveva stuzzicato subito il loro interesse.

"Ho sentito qualcuno sparare." la voce di Jimin risuonò forte e chiara nelle cuffie del castano, il quale assottigliò gli occhi scrutando lo schermo. Quella mattina si erano entrambi svegliati presto e si erano accordati per giocare una battle royale sul gioco scoperto il giorno prima.

"C'è una casa a nord-ovest. Andiamoci, così possiamo nasconderci e vedere se ci sono oggetti utili." propose il minore, indirizzando il proprio personaggio verso l'edificio e guardando il personaggio di Jimin seguirlo a ruota. "Quanti giocatori sono rimasti in vita?" chiese.

"Siamo rimasti in dodici. L'area di gioco sista restringendo, presto saranno tutti qui. Dobbiamo sbrigarci." rispose Jimin, iniziando a ispezionare la casa, iniziando a raccogliere tutte le munizioni che trovava.

"Secondo te dovremmo aspettarli qui e attaccarli a sorpresa?" chiese Jungkook, controllando il suo inventario alla ricerca di un fucile adatto alla situazione in cui si trovavano. Ci fu qualche secondo di silenzio da parte dell'altro ragazzo, tanto che il castano pensò che il suo amico stesse avendo problemi di connessione. "Min?" disse, aggiustandosi il microfono delle cuffie davanti alla bocca, così da essere sentito chiaramente.

"Ho sentito, stavo pensando." rispose finalmente il maggiore. "Secondo me dovremmo uscire, restando comunque vicini alla casa, così da avere libertà di movimento, ma comunque le spalle coperte da un eventuale attacco. Se restiamo qui, siamo in trappola." spiegò. Jungkook mugugnò in assenso, uscendo rapidamente dall'edificio. Il rumore di uno sparo lo fece saltare sulla sedia.

"L'hai sentito?" sussurrò piano, come se gli avversari potessero davvero sentirli parlare.

"Certo che l'ho sentito, non sono sordo. Tieniti pronto." rispose Jimin.

In quel momento un movimento sulla scrivania fece distogliere l'attenzione di Jungkook dallo schermo del computer, concentrandola sullo schermo del suo cellulare, dove si stavano susseguendo notifiche da parte di Taehyung.

Sinner || taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora