Sinner || taekook

1.0

Le parole di Taehyung sembrarono risuonare nella mente di Jungkook, come una sorta di eco.

"Perché una persona deve essere gay o etero? Perché una persona non può essere interessata alle ragazze, ma allo stesso tempo provare attrazione fisica per un ragazzo?"

Jungkook non era mai stato interessato a una ragazza nel vero senso della parola. Certo, aveva avuto delle piccole cotte, nel corso degli anni, ma non c'era mai stata una ragazza che aveva attirato a tal punto la sua attenzione da occupare quasi totalmente i suoi pensieri.

E poi c'era Taehyung. Taehyung che nel giro di un mese era entrato a far parte della sua vita, l'aveva stravolta completamente, cambiando irreversibilmente il suo modo di vivere, di pensare e di approcciarsi alle persone.

Taehyung che non smetteva mai di essere nei pensieri del ragazzo, Taehyung e le sue sigarette, Taehyung e il suo piercing, Taehyung e le sue mani grandi, ma allo stesso tempo eleganti. Taehyung e le sue labbra piene. Quelle labbra piene che avevano baciato Jungkook e che, nonostante tutti gli sforzi, il ragazzo non riusciva a dimenticare.

Nel frattempo il biondo aveva terminato la sua sigaretta e l'aveva buttata a terra, schiacciandola con la punta del piede per spegnerla.

"Stai pensando troppo, Jungkook." sussurrò piano, avvicinando il viso a quello del minore, chinandosi leggermente per parlargli nell'orecchio. Il suo respiro caldo accarezzò il collo di Jungkook, facendo formare dei brividi sulla sua pelle. Istintivamente il castano chiuse gli occhi, affondando i denti nel proprio labbro inferiore. "In momenti del genere la tua mente è la tua peggior nemica. Prova a non pensare a quello che è giusto o sbagliato, o a quello che dovresti fare. Pensa soltanto a quello che vuoi in questo momento." continuò il biondo. Tra i due calò un silenzio che sembrò quasi echeggiare nel parco deserto, dove gli unici suoni parevano essere il fruscio dei rami degli alberi, scossi dal vento, e il cuore del più piccolo, che batteva all'impazzata nel suo petto.

"Ci... ci sto pensando." mormorò lentamente Jungkook, deglutendo nervoso.

"E dimmi... che cosa vuoi?" chiese Taehyung, sfiorando espertamente il lobo del castano con le labbra. Jungkook rabbrividì, sentendo il proprio corpo irrigidirsi, ma allo stesso tempo le sue ginocchia si fecero più deboli, come se non fossero più in grado di reggere il peso del suo corpo. Il maggiore sembrò rendersene conto, infatti le sue mani andarono a posarsi sui fianchi del ragazzo, sorreggendolo in piedi e impedendogli di cadere.

"Voglio..." cominciò Jungkook, fermandosi in preda all'imbarazzo. Non voleva esitare. Voleva sembrare più sicuro di sé. Ma la verità era ben diversa. In realtà Jungkook era terrorizzato. Terrorizzato da quello che le sue parole avrebbero comportato. Terrorizzato da un rifiuto. Terrorizzato da come la sua vita sarebbe potuta cambiare, con due semplici parole. Il ragazzo scosse piano la testa e strizzò gli occhi. Taehyung aveva ragione. Lui pensava troppo. Doveva essere più spontaneo.

"Cosa vuoi?" ripeté il biondo, spronando il più piccolo. Il suo viso si era finalmente allontanato dal collo del castano, così che i loro occhi potessero incontrarsi. Lo sguardo di Jungkook si perse in quello penetrante del maggiore, facendogli perdere cognizione del tempo e dello spazio intorno a loro.

"Voglio baciarti." mormorò infine il ragazzo, spalancando comicamente gli occhi, come se fosse sorpreso che quelle parole fossero uscite dalla sua stessa bocca. Ed effettivamente, era vero.

Jungkook non riusciva a credere di aver davvero espresso ad alta voce quel pensiero che lo tormentava da giorni, da prima ancora che Taehyung lo baciasse, ma che mai aveva avuto il coraggio anche solo di ammettere a se stesso.

Taehyung, dal canto suo, sorrise. Un sorriso che poteva a prima vista sembrare neutrale, ma che in realtà nascondeva soddisfazione e malizia, perché finalmente, poteva considerarsi vincitore. Jungkook aveva ammesso di volerlo baciare. Il resto sarebbe venuto da sé. Molto presto.