Tu non puoi essere qui! (19)

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Luna's pov

Ho appena finito le lezioni: prima di andare a casa per studiare faccio un salto al Roller, devo liberare la mia energia negativa.

"Ni, tu vieni al Roller?"- chiedo a Nina seduta sulle scalinate, intenta a riordinare i suoi appunti.
"Non lo so, stavo pensando di tornare a casa per pranzo"- risponde alzando la testa.
"Se vuoi ti accompagno a casa tua"- propongo speranzosa. Devo devo veramente parlare a qualcuno del mio problema all'università.

Prima che mi possa rispondere un ragazzo si siede accanto a noi. Gastòn non ora, ti prego!
"Ciao! Come è andata oggi?"- ci chiede rivolgendosi soprattutto a Nina.
"Bene"- rispondiamo in coro. Forza devo essere altruista.
"Ragazzi....ehm....io devo andare al Roller"- dico cercando di essere credibile.
"Anche io! Ci andiamo insieme?"- Chiede a entrambe, ma come ho detto prima, con una occhiata in più alla mia amica.
"Io...ehm...vorrei passare a casa per pranzare"- risponde mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Perché non ti fai accompagnare da Gastòn? Io non posso proprio deviare a casa tua"- propongo. Giuro che è un sacrificio incredibile, ma in fondo quei due...
"Certo! Per te va bene?"- chiede Gaston a Nina lanciandomi una veloce occhiata di gratitudine.
"Sì grazie"- risponde diventando color papavero.
"Allora andiamo! Ciao Luna!"-mi saluta Gastòn aiutando Nina ad alzarsi.

Faccio un cenno di saluto a entrambi. Con chi è che dovevo parlare io? Se non fosse che hanno sofferto tanto....
Mi avvio verso il Roller, triste. Mi viene un'illuminazione: digito il numero di Àmbar. 1, 2, 3 squilli.....niente. Provo anche con Simòn....uguale. Accidenti, oggi sono tutti impegnati.

Entro al Roller e vedo Matteo seduto sul palco con la chitarra. Sta suonando Esta Noche no Paro: l'anno scorso abbiamo provato talmente tante volte questa canzone che la riconoscerei tra mille. Forse potrei affrontare l'argomento con lui.... in fondo ci siamo sempre capiti al volo
Nel pattinaggio forse...
Shh! Basta, chiedo consiglio a lui.

"Ciao"- lo saluto leggermente in imbarazzo.
"Sempre a fare consegne, vero Chica Delivery?"- mi chiede ironico.
"Per fortuna c'è sempre il Chico Fresa a salvarmi"- rispondo salendo sul palco.
"Ti serve qualcosa? Posso portarti un succo o...."- inizia a chiedermi ma lo blocco prima che possa dirmi altro.
"Un consiglio e credo che tu sia l'unico che possa darmelo"- gli dico guardandolo dritto negli occhi. Fa segno di continuare.

"Non credo che studiare all'università sia la mia strada: non mi interessano molto gli argomenti che studio"- confesso per la prima volta.
"Neanche io credo che il tuo futuro sia quello"-conviene.
"Tu sei la Chica Delivery: devi fare veramente ciò che desideri e non quello che credi sia giusto"-continua prendendomi la mano.

"Tu brillerai Luna....sempre"- mi dice con gli occhi luminosi. Ha detto il mio nome. Il cuore inizia a battermi fortissimo....ma perché continua a farmi quest'effetto?
Cerco di riprendermi: sfilo la mano nervosa e abbasso lo sguardo.

"Dici? Grazie Matteo, ci penserò"- esclamo scendendo dal palco e salutandolo con la mano.
Ricambia il saluto un po' spaesato.
Ma che mi è successo?

Nina's pov

Gastòn e io abbiamo deciso di allungare per il parco e tanto era tardi che il pranzo me lo ha offerto lui: per fortuna mamma aveva una riunione.

Abbiamo così tante cose da dirci! Non ci siamo visti e parlati per un anno, mi sembra passata un'eternità.

"Personalmente Cecco Angiolieri mi sembra leggermente superficiale. Scrivere un saggio su di lui...."- dico sorseggiando il frullato.
"Prova a guardare i suoi sonetti: sono quasi tutti una presa in giro. Secondo me ti conviene evidenziare questa parte del suo carattere"- mi consiglia aiutandomi a sedermi su un muretto.

Soy Luna 4°stagioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora