Ti prometto che non soffrirai (37)

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Nina's pov

Ci separiamo lentamente per mancanza d'ossigeno, ma non mi allontano e continuo a tenere gli occhi chiusi. Non posso aprirli, ancora non credo che ci siamo baciati. I nostri respiri affannati sono l'unica rumore che si sente nella stanza, al di fuori del vento.

Una volta che apro gli occhi, lo vedo intento ad osservarmi.
"Baci ancora molto bene"-dice Gastòn con un sorrisetto divertito.
Nascondo la testa nell'incavo del suo collo per cercare di nascondere il rossore delle mie guance. Ridacchia e solleva il mio mento per baciarmi un'altra volta.

Sorrido e lo abbraccio, accarezzandogli i capelli.
"Gastòn.... "-sussurro al suo orecchio.
Mi allontano e gli sorrido, rimanendo abbracciati.
"Cosa... cosa facciamo adesso?".
Sorride ancora, oggi è molto più sorridente del solito. Ma credo di esserlo anche io.
"Beh... dipende da te... ti andrebbe riprovarci?".

Rimango in silenzio per qualche secondo. Questo bacio ha significato molto, e non posso proprio più dire di non provare niente per lui.
"Ti capisco se non vuoi... forse sto correndo troppo o.."-prova a dire cercando di sorridere, ma con una evidente delusione nello sguardo. Lo zittisco con una mano.
"Voglio riprovarci... con te".

Il sorriso di Gastòn è unico e splendente, mi abbraccia con forza, come se non lo facesse da anni.
"Non puoi neanche immaginare quanto mi sei mancata"-mormora mentre mi guarda con dolcezza, spostandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
"Ti amo"-dico a voce bassa, guardando fuori dalla finestra.

"Come?"-chiede, con un sorrisetto scherzoso, fingendo di non aver sentito bene.
"Smettila".
"No, ma davvero, non ho sentito quello che hai detto!".
"Non cambierai mai, sei incredibile".
"Beh grazie questo lo so"-risponde pettinandosi il ciuffo. Roteo gli occhi e gli colpisco leggermente la spalla, cercando di non sorridere.

"Comunque....si può sapere cosa hai detto?"-domanda di nuovo, con lo stesso sorriso giocherellone, mettendosi davanti a me.
"Ho detto che ti amo"-ripeto guardandolo negli occhi, mentre gli prendo la mano.

Senza dire niente si avvicina e mi bacia di nuovo, accarezzando la mia guancia.
Si allontana leggermente per guardarmi con attenzione.
"Anche io ti amo"-sussurra.

Gli accarezzo la guancia e elimino di nuovo lo spazio, baciandoci con passione e amore, quello che solo lui mi sa dare.

Simòn's Pov

"Buongiorno Tiffany, c'è Àmbar?"-chiedo alla cameriera non appena mi apre la porta.
"Quando le ho portato il thé era sotto la doccia, ma le dico che è venuto a trovarla. Le va di aspettare dentro?".
"Se non disturbo, molte grazie".

Per fortuna ha smesso di piovere: certo, il vento è ancora presente, ma non è assolutamente niente rispetto a qualche ora fa.
Entro nel grande salone, e sorrido al ricordo di quando abitavamo qui. Bei tempi quelli.... sento dei passi e mi giro quasi in instantaneo verso la sala da pranzo.

"Simòn?"-esclama Luna stupita non appena entra nella stanza.
Va bene, avrei voluto fosse Àmbar ma non si può avere tutto nella vita.
"Ciao Luna! È da un po' che non parliamo, come va?"-le chiedo mentre le bacio le guance.
"Così...mi sto concentrando nella la gara per solisti, rappresentare il Roller mi rende davvero molto felice...spero di esserne all'altezza"- sospira sedendosi sul divano, facendomi cenno di accomodarmi di fronte a lei.

"È ovvio che lo sarai... magari potresti anche prendere in considerazione l'idea di....non so, richiamare Felipe?"-provo a suggerire, abbiamo litigato per questo. O meglio perché Àmbar le aveva nascosto il numero e io lo sapevo, ma...lasciamo perdere.
Luna scoppia a ridere.
"Secondo te pensa ancora a me? Incontra praticamente sempre pattinatori con un livello anche superiore al mio, e poi a me piace pattinare in squadra".

Soy Luna 4°stagioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora