È difficile (capitolo 32)

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Pov's Delfina

Ho appena suonato al campanello dell'appartamento dei ragazzi. Ho chiamato Pedro almeno 30 volte ma si è rifiutato di rispondermi. Letteralmente rifiutato. So di aver sbagliato ma... non mi andava di perdere la faccia davanti ai miei genitori.

"Si?"-mi apre la porta Nico. Alla mia vista mi lancia una occhiata di rimprovero seguita da un "te lo vado a chiamare". Da fuori sento Simòn che parla al telefono con qualcuno e Matteo che si scalda la voce per cantare.

La mia vista viene oscurata dall'apparizione di Pedro che mi guarda torvo.
"Ciao...."- lo saluto titubante. Per tutta risposta mi guarda ancora più male.
"Sono venuta a chiederti scusa per quello che è successo oggi a casa...."-dico abbassando leggermente la testa.

"Per che cosa esattamente? Per il fatto che i tuoi genitori mi odiano o perché hai raccontato loro che sono un mascalzone idiota che ti ha lasciato sotto la pioggia?"-mi chiede sarcastico incrociando le braccia. Rimango cinque secondi in silenzio poi decido di reagire.
"Se ho detto così c'era un motivo".
"Lo vorrei tanto sapere Delfina".

La mia bocca si apre per poi richiudersi quasi subito. Pedro rotea gli occhi.
"Avevo paura"-dico infine. Il mio ragazzo alza la testa incuriosito, dimenticandosi di essere arrabbiato.
"Ai miei genitori non è mai piaciuto il fatto che fossi così superficiale: prima di metterci insieme non mi conoscevi molto bene, ma ai miei primi tre anni al Blake lasciavo e riprendevo i ragazzi molto spesso, non perché fossi una leggera ma perché mi divertivo e non li consideravo importanti. Era comunque una cosa ricambiata, come se fosse tutto un gioco".

"Avevo sempre avuto una cotta speciale per Gastòn, ma durante il terzo anno era maturata in qualcosa di più e ci ho dato un taglio con le mie storielle inutili. Poi sei arrivato tu e....."-non riesco a continuare e rimango in silenzio abbassando la testa.
Riapro e chiudo gli occhi e respiro profondamente.

"Io ti amo e lo sai. Avevo paura, se avessero scoperto che ti avevo lasciato in un modo così stupido chissà cosa avrebbero pensato. Mi dispiace, ti prometto che dirò loro la verità e che non ci saranno più segreti tra noi...lo giuro".
Pedro continua a guardarmi con attenzione, senza muoversi. Quando vuole farmela pagare si impegna davvero eh.

Faccio per girarmi e andarmene ma il suo braccio me lo impedisce.
"Non mentirai più, vero?"-mi domanda con voce leggermente più morbida. Sorrido e mi getto tra le sue braccia costringendolo a fare un piccolo passo indietro.

Appoggio la testa sulla sua spalla mentre mi accarezza i capelli.
"Delfi ti amo... non dimenticare che è questa la cosa importante"- sussurra al mio orecchio.
Mi allontano per dargli un piccolo bacio e lui mi sorride abbracciandomi di nuovo.

Pov's Yam

"Es la hora de
Tener dignidad y honor
Hora de
De demostrar tu gran valor"-canto facendo attenzione a non steccare. Avrei continuato con la seconda strofa, ma Mathias, il mio produttore, mi interrompe.

"Yam ascolta: hai una voce incredibile e canti meravigliosamente, però.....cerca di capire che queste canzone è diversa dalle altre"-mi dice cercando di non essere troppo duro. Sospiro e chiudo gli occhi per un secondo.
"Non so cosa ti sia successo, e capisco se non me lo vuoi dire, però hanno chiesto esplicitamente a noi di cantare la sigla di questa serie Tv".

"Ora immaginati: una ragazza, anzi no, una principessa che ha il compito di sconfiggere il male. Ha un bel carattere, forte e decisa, e capisce che è il momento di prendersi le sue responsabilità....non pensi sia il caso di metterci un po' più di grinta?"-mi suggerisce con gentilezza. Sorrido e annuisco con decisione.

"Perfetto, sapevo che saresti stata perfetta"- mi dice spostando una cioccia di capelli dietro l'orecchio. Abbasso la testa e arrossisco, da un po' di giorni Mathias è molto carino con me. Troppo carino con me.

Soy Luna 4°stagioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora