Una ragazza di nome Martina è sempre stata una ragazza di popolarità normale a scuola. Ma per Martinus Gunnarsen la sua popolarità è talmente tanto bassa che ogni giorno la prende in giro fino a diventare il suo bullo.
Martina se ne innamorò perduta...
ehi ragazzi/e, io ho scritto questo capitolo ascoltando una canzone intitolata "Let me down slowy - Alec Benjamin" che sono sicura avrete già sentito. E questa canzone si integra perfettamente con questo capitolo. Mi farebbe piacere che nel mentre lo leggeste, ascoltaste questa canzone e cercaste di immergervi nella lettura e di immaginare di essere Martina e vivere questo capitolo. Grazie in partenza. _______________________________ |Dal capitolo precedente| Ritorno a sedermi dove ci sono tutti che parlano col dottore. Nel mentre che tutti parlano entro nel mio mondo. Nel mio mondo pieno di domande. Di dubbi. Di pensieri. Di lui. Pieno di lui. Tra le tante domande, l'unica che non riesco a spiegarmi è: perché? Semplicemente, perché? A svegliarmi dai miei pensieri è la voce di Mac. Mac: Ehi.. forse è meglio che vai a parlarci - dice sedendosi vicino a me Io: Ci ho già parlato e mi è bastato - dico e lui sospira Mac: Non avete parlato, avete discusso e credo che sia perché tu sei incazzata di tuo e lui è preoccupato ma siete una coppia fantastica e litigare per queste cose non ha tanto senso Io: Litigare per queste cose? Potrei essere incinta e guarda come fa lui Mac: Ma fa così perché non sapete se sei incinta, e lo saprete fra un mese credo - ribatte e io sospiro. - Vai - sussurra e io mi alzo dalla sedia. Ora sono davanti alla porta. Alla porta che ci separa. Alla porta che mi dirà se ci lasceremo. Alla porta che verrà sbattuta. Alla porta che cambierà ogni cosa. Alla porta che aggiusterà ogni cosa. Sospiro. Prendo coraggio. Afferro la maniglia della porta tra le mani, la abbasso e lentamente la porta si apre fino a aprirsi lentamente. Guardo Tinus. Sta dormendo. Lascio la maniglia, entro nella stanza, mi giro e richiudo la porta. Mi avvicino al letto in cui Tinus sta dormendo. Lo guardo. Ha il viso più pallido del solito, le labbra secche, i capelli più spenti e il viso più cupo ma è comunque sempre bellissimo. Mi siedo a lato della parte centrale del letto e cerco di svegliarlo accarezzandogli i capelli. Lui lentamente apre gli occhi e quando mi vede fa un piccolo sorriso che piano piano si stringe fino a diventare chiuso. Io: Ehi - sussurro e lui mi guarda senza parlare. Passa circa un minuto e lui mi guarda ancora. Tinus: Ehi - sussurra, sembra quasi che non abbia detto niente dato che ha pronunciato quel "ehi" con voce molto bassa. Io: Scusa per prima, solo che sono confusa, ho mille pensieri per la testa, sono preoccupata e non sto neanche tanto bene - dico guardandolo Tinus: Credo che per poter migliorare la situazione non si debba litigare.. giusto? - domanda e io annuisco - Va bene ma ora vorrei stare un po' da solo se non ti spiace - dice e io sospiro. Io: Si tranquillo, tolgo il disturbo - dico alzandomi e andando verso la porta. Tinus: Martina - dice e io mi giro verso di lui - Non disturbi mai - dice e io apro la porta, esco e la chiudo velocemente. Sbuffo per poi sedermi al mio solito posto. Prendo il telefono dalla tasca della felpa, premo il tasto home e il telefono si accende facendomi vedere che sono le 21:43 e resto a fissare lo sfondo. Siamo io e Tinus che ci baciamo. Sospiro. Il telefono si spegne, scompare l'ora e scompare lo sfondo. Tiro un altro sospiro. Rimetto il telefono nella tasca e sposto lo sguardo in parte a me. C'è bea che dorme e Mac che è sveglio. Bea ha la testa appoggiata sul petto di Mac, Mac che le accarezza i fianchi e le lascia dei baci sulla testa. "Che carini" È il mio primo pensiero. Poi penso alla stanza che ho alle mie spalle dove si trova quello che dovrebbe essere il mio ragazzo. Sospiro, mi alzo e scendo lungo le scale. Ho bisogno d'aria. Scendo le scale e arrivo in un lungo corridoio pieno di dottori che fanno avanti e indietro per le stanze. Alla fine di questo corridoio c'è un ascensore. Premo il tasto per prenotarlo e aspetto. Dopo un paio di minuti l'ascensore si apre, entro e richiudo immediatamente prima che qualsiasi persona possa entrare... in questo momento ho bisogno di stare da sola. Clicco sul tasto "0" e arrivo al piano terra. La porta dell'ascensore si apre, esco e cammina velocemente verso l'uscita. Appena esco sento una vampata di freddo. Mi guardo intorno. Il cielo è blu notte. Le luci brillano in cielo. Persone entrano piangendo ed escono sorridendo, e viceversa. Ambulanze che entrano e che escono. Medici che corrono. Sempre così. Ci sono sempre troppe persone in troppi pochi spazi. Faccio un giro intorno ai parcheggi e poi ritorno dentro e rifaccio le stesse cose per arrivare alla stanza di tinus. Appena arrivo mi pento di non esser stata giù di più. Tinus è seduto sulle sedie insieme a Bea e Mac. Ha il braccio ingessato, la gamba ingessata, una fascia intorno alla testa e qualche graffio. Mac che stava parlando, si ferma, dice una cosa a Tinus e poi mi indica. Tinus si gira immediatamente verso di me e mi sorride. Ma dico io.. se fino a due secondi fa stavamo litigando perché ora mi sorridi? Bah. Lo guardo e mi avvicino a loro. Tinus: Ehi Io: Ehm ehi.. tutto apposto? - domando sedendomi dinanzi a loro Tinus: Si possiamo tornare a casa - dice e io annuisco. Mac: I nostri genitori ci aspettano giù.. andiamo? - domanda e tutti annuiamo. Per primi si alzano Mac, bea e Tinus e io mi alzo per ultima rimanendo così per ultima. |A casa| Durante il tragitto io e Tinus non abbiamo per niente parlato. Lui mi guardava, o meglio, mi fissava. Mentre io ero molto scossa e avevo sonno così guardavo fuori dal finestrino. Appena scesi dalla macchina sono corsa in camera mia senza dare conto a nessuno. Ora sono sdraiata nel letto. Fisso il vuoto del soffitto finché non mi arriva un messaggio. È Linda, una mia vecchia amica che vorrebbe uscire con me. Accetto. Mi alzo svogliatamente dal letto, mi dirigo all'armadio e cerco dei vestiti, tra le tante opzioni decido un outfit semplice. Mi faccio una foto allo specchio e la pubblico su insta: @martina_rossi ha pubblicato una foto
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lindajay Ti aspetto baby💫❤️
Blocco il telefono e vado al piano di sotto. Entro in cucina e vedo che ci sono tutti. Mamma: Dove vai signorina? - domanda guardandomi. Odio quando fa così. Io: Fuori - dico aprendo la porta di casa ed uscendo.
|Spazio autrice| Ehi ragazze! So che questo capitolo è corto e che non è finito ma giuro che aggiornerò al più presto. Vi amo tanto. Grazie per tutto.
