Capitolo 1

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Lucy era appena tornata a Magnolia da una viaggio a Crocus durato due anni, era andata li per intraprendere la professione di giornalista.

Ormai era una ventitreenne, e tornata nella sua città aveva deciso di andare a vivere da sola.

(Prima di partire conviveva con Levy)

Per questo aveva contattato il signor Makao il giorno prima, che le aveva dato appuntamento a quella mattina per mostrarle l'appartamento e discutere delle pratiche. Ma lei, si era svegliata tardi, e così ora sfrecciava verso la sua meta senza fiato.

Svoltò un angolo e lo vide di fronte al cancello di una bella abitazione a due piani, lo raggiunse e si fermò davanti a lui, riprendendo fiato, poi disse: "Scusi il ritardo! Mi dispiace tantissimo! Comunque ora sono pronta! Può mostrarmi l'appartamento!" e rivolse un grande sorriso al signor Makao dopo avergli fatto un piccolo inchino.

"Sono spiacente, signorina Heartphilia, ma visto che lei non arrivava ho concesso ad un altro interessato di presentarsi. Dovrebbe arrivare nel giro di qualche minuto."

Lucy sgranò gli occhi: "Cosa?! Ma sono in ritardo di soli 30 minuti!!!" protestò.

"37" la corresse l'uomo senza scomporsi.

"Io ho bisogno di questo appartamento! La prego, non può disdire l'appuntamento con l'altra persona? Per favore, signor Makao ..." ma il signor Makao la interruppe indicando con un cenno oltre la spalla della ragazza: "Oh, ecco che arriva l'altro acquirente! Perché non si accorda con lui?"

Lucy si voltò e ... rimase paralizzata, mentre il suo cuore, aveva cominciato a battere forte.

I suoi occhi, erano fissi sulla figura che le stava venendo lentamente incontro.

Era un ragazzo della sua età: indossava una camicia bianca a maniche corte, con i primi tre bottoni aperti, e un paio di jeans chiari. Teneva la mano destra nella tasca dei jeans, mentre l'altra gli pendeva al fianco. Ciuffi rosa ribelli gli ricadevano sugli occhi, occhi verdi e profondi.

"Le presento il signor Dragonil" disse Makao facendo un passo verso il ragazzo.

Anche lui non riusciva a credere a ciò che vedeva.

Osservò Lucy con attenzione: era ancora più bella dell'ultima volta in cui l'aveva vista, due anni prima ...

Senza lasciar trasparire alcuna emozione, il ragazzo alzò la mano che teneva nella tasca dei jeans e la salutò con un semplice "Ciao".

Al suono della sua voce Lucy parve risvegliarsi e, senza pensarci, si gettò contro il ragazzo, abbracciandolo.

"Natsu..." riuscì solo a sussurrare, mentre le braccia forti di lui le si stringevano attorno dopo aver esitato un istante.

Rimasero così per un po', finché il signor Makao non li interruppe: "Ah, vi conoscete già? Allora la cosa sarà più semplice."

I due si allontanarono un po' imbarazzati.

"Signor Dragonil, la signorina Heartphilia si sarebbe dovuta presentare più di mezz'ora fa perché le mostrassi l'abitazione: anche lei è interessata all'acquisto. Ora, a chi dei due devo presentare i moduli ?"

L'emozione per aver ritrovato Natsu l'aveva lasciata senza parole. Inoltre era ancora vivo dentro di lei il ricordo del loro ultimo incontro, quando lui l'aveva salutata con freddezza non appena lei gli aveva confessato che sarebbe partita, lasciandola in lacrime, e non sapeva cosa pensasse l'amico di lei, se fosse arrabbiato, se l'avesse dimenticata.. se avesse una ragazza ...

Di nuovo fu la voce di Natsu riscuoterla: "La prendiamo insieme" disse, e si voltò verso Lucy per cercare il suo consenso.

La ragazza non riusciva a credere alle sue orecchie: Natsu  voleva davvero comprare una casa insieme a lei?

Lei non sapeva che per due anni interi il ragazzo non aveva fatto che pensarla, chiedersi dove fosse, come stesse, cosa facesse ... se avesse trovato un ragazzo ... non sapeva che per due anni non aveva mai smesso di amarla ...

Alla fine Lucy si decise a rispondere, seppur un po' esitante: "S-sì, la prendiamo insieme."

Il proprietario li invitò dentro l'abitazione. Fece fare loro un breve giro dell'appartamento, poi si accomodarono nel soggiorno e si occuparono delle questioni legali. Quando l'ex proprietario se ne fu andato, dopo aver consegnato loro, due copie delle chiavi, i due ragazzi si trovarono finalmente soli.

A quel punto Lucy non riuscì più a trattenere le lacrime di gioia.

A Natsu nel vederla piangere lì, davanti ai suoi occhi, gli si strinse il cuore. Le si avvicinò lentamente.

"Che hai, ora?" le chiese.

Appena vide che si avvicinava, Lucy lo abbracciò di nuovo, aggrappandosi alla sua camicia e affondando il viso nel suo petto, mentre le lacrime non accennavano ad arrestarsi.

"È che ... sono felice di averti rivisto!" singhiozzò "Mi mancavi! Non ci siamo sentiti per un sacco di tempo. Pensavo ... temevo che mi avessi dimenticata!"

Natsu la strinse a sé.

"Non l'ho mai fatto." la rassicurò.

Quell'unica frase sollevò Lucy, che a poco a poco si calmò e, asciugandosi le lacrime, si scostò e abbozzò un sorriso.

Per la prima volta osservò attentamente il ragazzo: in quei due anni doveva essersi allenato parecchio, perché i suoi muscoli erano più scolpiti. La pelle abbronzata lo rendeva ancora più bello. Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, era come ipnotizzata.

Fu lui, a parlare:

"Allora, cos'hai fatto in questi due anni." le chiese, e si accomodò sul divano, appoggiando le braccia sullo schienale e piegando una gamba verso di sé, con il piede sul sedile.

Lucy gli rispose, ancora incantata dalla sua bellezza: "Niente di particolare. Ho studiato." anche lei si sedette sul divano .

"Questo lo so ... voglio dire, ti sei divertita? Hai trovato ... nuovi amici?"

In realtà ciò che voleva chiederle era se aveva trovato un ragazzo, ma non riuscì a pronunciare quelle parole.

"Oh, sì. Ho conosciuto molte altre giornaliste piuttosto in gamba e molto simpatiche, e anche un ragazzo, Loki ..."

Natsu si mosse sul divano, nervoso.

" ... la sua fidanzata era la mia migliore amica!" proseguì Lucy, e il cuore del ragazzo rallentò la sua corsa.

Intanto Lucy si era lanciata in un dettagliatissimo resoconto delle sue avventure e nulla avrebbe potuto interromperla, tranne, qualche ora dopo, il brontolio dello stomaco di Natsu.

"Credo che le tue chiacchiere mi abbiano messo fame ..." disse il ragazzo.

"Sì, certo, le mie chiacchiere ... scommetto che non mi ascoltavi nemmeno! piuttosto guarda che ore sono!" esclamò Lucy guardando l'orologio.

"Be', direi che è ora di pranzare. A proposito, cosa si mangia?"

"Caspita, è vero! Non abbiamo fatto la spesa!"

"Eh certo, non hai fatto altro che parlare!"

"Se ti annoiavo tanto potevi interrompermi prima! Sai che sei proprio noioso! Non so come farò a vivere insieme a te!".

Intanto Natsu pensava: Vivrò con la ragazza che mi piace ... In fondo è meglio così visto che mi intrufolavo sempre in casa sua... almeno così non potrà cacciarmi

Intanto si era creato un silenzio imbarazzante, che Lucy si affrettò a spezzare: "Be', allora io vado a fare la spesa. Tu resta qui, non è un compito adatto a te. "

Allora Lucy prese le chiavi e uscì salutando Natsu, che ebbe appena il tempo di urlarle "Ricordati le bistecche!" prima che la porta si chiudesse alle sue spalle.

Come vi sembra?

Insieme per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora