Capitolo 8

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L'aereo atterrò.

Lucy svegliò Natsu, poi andarono a ritirare i bagagli e uscirono dall'aeroporto.

Con un taxi raggiunsero la casa che avevano affittato.

Sistemarono i bagagli nella loro stanza, poi ordinarono la cena, e si sistemarono sulla veranda, dalla quale si scorgeva un pezzo di spiaggia dalla sabbia bianca e fine, contornata da alcune palme e dalla luce di quel meraviglioso tramonto.

Si sdraiarono abbracciati su un lettino, ammirando lo spettacolo.

Si sdraiarono abbracciati su un lettino, ammirando lo spettacolo

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"Sai, mi ricorda un certo tramonto sulla Baia di Magnolia..." bisbigliò Natsu.

Lucy sorrise ricordandosi dell'episodio che avevano vissuto pochi mesi prima, dopo la loro corsa in moto.

"Anche a me ... manca solo la moto ..."

"Be', ci sono anche altre due differenze" le fece osservare lui.

Lucy lo guardò.

"Tu sei ancora più bella ..."

La ragazza gli diede un dolce bacio.

"... e ora siamo in tre ad ammirare il paesaggio!" concluse accarezzando il punto in cui la nuova vita stava sbocciando.

Lucg gli sorrise ancora: "Già: io, te, e il piccolo Nash!"

"Nashi!" la corresse Natsu.

"No, è Nash!"

"Ho detto Nashi!"

Avrebbero continuato per tutta la sera se il fattorino non li avesse interrotti bussando alla porta per consegnare loro la cena.

Mangiarono in veranda, per poi ammirare le stelle accendersi sopra di loro finché si addormentarono abbracciati sul lettino.

Il sole, già caldo, svegliò i due la mattina dopo.

Fecero una colazione breve per poi precipitarsi tra le vie dell'isola.

Come Natsu temeva, Lucy lo trascinò in giro tra le colorate bancarelle per tutta la mattina.

Natsu persuase Lucy per tornare alla loro casetta per posare i nuovi acquisti e poter fare una passeggiata sulla spiaggia prima di pranzo.

Stava prendendo gli asciugamani da stendere sulla sabbia quando vide Lucy piegarsi in due con una mano sulla pancia.

Immediatamente si precipitò accanto a lei, preoccupato.

"Lucy! cos'hai?!"

"Niente, amore. Ho solo un po' di nausea, ma è normale per una donna incinta!" cercò di tranquillizzarlo lei.

"Ma ti fa male la pancia? C'è qualcosa che non va?!"

"È solo una piccola fitta, non devi preoccuparti! Ora sto bene!"

"Forse è meglio se facciamo una visita di controllo. Almeno staremo tranquilli ..."

Lucy si avvicinò al giovane e lo abbracciò.

"Natsu... Sto bene, davvero! Non succederà nulla. Stai tranquillo! Comunque se vuoi andiamo all'ospedale per un controllo, ok?"

Una volta all'ospedale, il medico effettuò una breve visita a Lucy.

"Signora Dragonil ..." disse, e subito Natsu si alzò per ascoltare l'esito degli esami.

" ... lei e il piccolo state bene. Non ci sono complicazioni, la gravidanza è perfetta!" concluse con un sorriso.

Natsu sospirò, sollevato.

Poi il medico parlò di nuovo: "Se volete, posso dirvi il sesso del bambino ..."

Ma entrambi lo interruppero con un "NO!".

Si guardarono negli occhi per un istante, poi Lucy aggiunse: "Preferiamo scoprirlo alla nascita, grazie."

E lasciarono l'ospedale ringraziando il dottore.

"Hai paura di scoprire che è una femmina, eh?" le chiese Natsu con un sorrisetto.

"Ma piantala! Semmai tu hai paura di scoprire che sarà un piccolo Dragonil uguale a te in tutto e per tutto ... e chi potrebbe desiderare di meglio?!" aggiunse.

"Mmmmh ... sono lusingato! ... ma sarà una femmina!"

Lucy lo colpì ad un braccio, scherzosa.

"Ho detto maschio! Senti, sono sua madre, lo sento!"

"E allora?! Io sono suo padre!"

Lucy si bloccò di colpo, fermandosi qualche passo dietro a Natsu.

Quando si voltò, il giovane vide che una lacrima le stava scendendo sul viso.

"Ehi, piccola, cosa c'è?" le chiese apprensivo.

Lucy sollevò lo sguardo velato di lacrime sul suo, poi con voce tremante, con un singhiozzo, iniziò: "Natsu... io ... i-io non ..."

"Cosa?" le chiese lui, chiedendosi cosa stesse cercando di dirgli.

Lei fece un sospiro, poi cercando di controllare il tremito della sua voce rivelò in un sussurro: "N-non sono sicura che il bambino sia tuo ..."

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