Capitolo 10

2K 104 19
                                    

Lucy rimase a fissare la foto di lei e Natsu a pezzi per terra.

Rivolse lo sguardo con un misto di stupore e paura agli occhi che la fissavano dal salotto.

"Ciao Lucy."

Quelle semplici parole la spaventarono. Heric le si avvicinò lentamente, e lei rimase immobile.

"Ho visto i giornali." continuò lui con un tono basso: "Vi siete sposati ..."

La sua voce era quasi un sussurro. Lucy era paralizzata, era da anni che non lo vedeva. Trovarselo lì davanti, con quell'espressione vuota, l'aveva spaventata. Avrebbe voluto scappare via e correre a cercare Natsu, ma la paura la bloccava.

(Heric (cobra) era il promesso sposo di Lucy anni fa, su ordine del padre. I due si frequentarono e per un breve periodo stettero insieme)

Heric si era avvicinato ancora di più, fino a trovarsi a pochi centimetri da lei.

"State bene insieme?"

Lucy annuì e il ragazzo sembrava calmo.

"Perché non mi hai più scritto, Lucy? Perché sei uscita dalla mia vita in questo modo?! "

Lucy, terrorizzata si voltò e fece per correre via, ma una mano le afferrò il braccio.

"Perchè scappi?!!"

"H Heric!" gridò lei, mentre lacrime di paura iniziavano a rotolarle sulle guance. " ... ti prego ... lasciami!"

"Tu dovevi essere mia, Lucy! Io ti amavo ... io ti amo!" e cercò di baciarla, ma lei si spostò rapidamente riuscendo ad evitarlo, prima di urlare con tutto il fiato il nome di Natsu.

" hey, stai calma non voglio farti del male, so benissimo che non sarai mai mia, scusa per ciò che ho fatto non volevo spaventarti, speravo però che tu provassi ancora qualcosa per me"

" H Heric sono stata con te solo per pochi mesi, e solo perché sono stata obbligata da mio padre, io non ti amo, però ti voglio bene e se vuoi possiamo essere solo amici, io sto con Natsu e lo amo"

" capisco, quindi hai solo finto"

Heric si avvicinò a Lucy e l'abbracciò. Ma quasi subito Lucy vide Heric steso a terra con Natsu sopra di lui che lo immobilizzava con le ginocchia e continuava a colpirlo con i pugni.

Il ragazzo, non appena aveva sentito il grido di Lucy, si era messo a correre.

Quando aveva visto Heric che provò a baciarla e subito dopo l'abbracciò, la rabbia era montata dentro di lui fino a farlo piombare in casa di corsa e a fargli colpire il ragazzo con un forte pugno nello stomaco, mandandolo a terra.

Era accecato dalla rabbia e se Lucy non lo avesse afferrato per un braccio e non lo avesse allontanato da Heric lo avrebbe ucciso.

Una volta in piedi, Natsu abbracciò la moglie, che intanto era scoppiata in singhiozzi poggiandosi alla sua spalla, mentre Heric, sanguinante, cercava di rialzarsi a fatica.

Quando anche lui fu in piedi, si guardò attorno, poi vide Lucy piangere e fece un passo incerto verso di lei, ma Natsu lo bloccò con uno sguardo tagliente quanto le sue parole:
"Non osare avvicinarti, Cobra! Stalle lontano!"

Lucy smise di singhiozzare e si scostò lentamente da Natsu voltandosi a guardarlo.
I suoi occhi erano tristi.

" ... sapere che ti eri sposata con Dragonil, che aspettavate un figlio ... non so cosa mi è successo! Non l'ho voluto accettare ... pensavo ... volevo ... che tu fossi mia ..."

"Lei non è mai stata tua, Cobra, e lo sai!" ruggì Natsu.

"N Natsu, basta così... Heric non mi ha fatto nulla, mi ha spaventata all'inizio ma poi mi ha abbracciata per fare pace, Heric ti voglio bene ma niente di più"

"Sparisci!" disse Natsu

Heric sospirò, poi andò lentamente verso la porta.

Si voltò un'ultima volta verso Lucy che di nuovo si stringeva ad Natsu cercando la protezione delle sue braccia, prima di correre via.

Il suo sguardo si posò di nuovo sulla foto strappata di lei e Natsu. Si inginocchiò a terra e prese tra le mani tremanti i pezzi, cercando di ricomporre la loro immagine distrutta.

Poi sentì Natsu chinarsi dietro di lei e sentì qualcosa di freddo posarsi sul suo collo con delicatezza: Natsu le stava mettendo al collo una catenina d'oro.

"Ehi, hai visto cos'ho ritrovato qua fuori?" le sussurrò all'orecchio.

Lucy portò una mano alla collana prendendo il ciondolo a forma di cuore. Se lo rigirò tra le dita osservando la scritta che vi era incisa: Lucy & Natsu. E dall'altra parte il disegno di un bocciolo di rosa. Si ricordò di quando Natsu gliel'aveva regalato, il giorno del loro matrimonio.

Flashback.

Sul letto di Lucy giaceva un bellissimo abito bianco, con un'ampia e lunga gonna di tulle ornata da piccoli brillantini e sul petto un intricato disegno di rami e foglioline incastonato da piccoli diamanti. Accanto c'era un lungo velo appeso ad una coroncina di fiori bianchi.

Lucy stava ad ammirare il suo abito da sposa mentre le sue amiche continuavano a complimentarsi con lei per l'ottima scelta, quando ad un tratto qualcuno bussò alla porta.

Lucy corse ad aprire, agitata per l'imminenza della cerimonia, e rimase a bocca aperta quando si trovò di fronte lo sposo, già vestito e pronto per incamminarsi verso l'altare.

"Natsu !! Vattene subito! Cosa ci fai qui?! Non devi vedere la sposa prima della cerimonia!!"

Natsu sorrise divertito, poi la baciò frenando quel flusso di parole. Quando si scostò, si giustificò: "Non stavi zitta ... Comunque volevo solo darti questa, vorrei che la indossassi oggi."

Detto questo trasse fuori da una tasca la catenina dorata con il ciondolo. Le si avvicinò e gliela mise al collo, poi fece un passo indietro.

Lucy prese il ciondolo tra le dita, osservando l'incisione che c'era su entrambi i lati e sorrise, poi lo baciò con passione, mentre le loro amiche, meravigliate dal nuovo poetico Natsu, trattenevano anch'esse a stento le lacrime.

Fine flashback.

Insieme per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora