Harry arrivò davanti al proprio ufficio senza problemi quella mattina.
Fu aprire la porta a causargli dei ripensamenti su quella giornata, avrebbe voluto girare i tacchi e tornarmene tranquillamente a casa.
Invece si convinse ad aprirla per poi trovarsi davanti un Draco Malfoy trasandato quanto due giorni prima, in piedi di fronte al duro lavoro che Harry aveva portato a termine fino ad allora da solo.
"Buongiorno" disse titubante, squadrandolo dalla testa ai piedi, poco sicuro che fosse veramente lui: aveva i capelli scompigliati e più lunghi del solito oltre che un inizio di barba, le occhiaie che gli incorniciavano il viso e portava solo la camicia leggermente aperta sul davanti e i pantaloni del suo costoso completo.
"...ciao" rispose frettoloso, senza mai smettere di fissare la parete tappezzata di foto e prove di fronte a lui.
"Hai fatto un ottimo lavoro senza di me. Strano. Sono stato qui tutto il weekend per mettermi alla pari con ciò che sai" continuò poi, quando Harry si richiuse la porta alle spalle.
"Si...aspetta, hai dormito qui?" Chiese Harry, appoggiando la sua borsa e affiancandolo.
Malfoy annuí distratto e si passò una mano tra i capelli disordinati.
"Forse ora dovresti tornare a casa a sistemarti e riposarti..." propose Harry, vedendolo stremato e afferrandogli il braccio per attirare la sua attenzione; Malfoy strattonò il braccio per liberarsi dalla presa e con espressione disgustata rispose "Non toccarmi, Potter. E non mi serve riposo.".
Harry ritrasse lentamente la mano, guardandolo corrucciato "Perché fai così?" Chiese pensieroso, studiandolo attentamente.
"Così come? Che stai dicendo?" Chiese Malfoy distrattamente.
"Beh, a volte mi fai pensare che ti fidi di me, raccontandomi cose private e intime, ma poi il giorno dopo sembra che ti dimentichi di tutto e torni a trattarmi come sempre" ammise Harry, tutt'un fiato, sicuro di voler subito chiarire.
"Andiamo Potter non fare il sentimentale. Da quando ti importa se mi fido o no di te?" Malfoy sembrava volerlo stendere il prima possibile, per concludere quella conversazione e tornare come sempre al lavoro, ma Harry non voleva demordere così in fretta.
"Malfoy siamo colleghi, ovvio che voglio la tua fiducia.
Abbiamo la possibilità di appianare le nostre divergenze lavorando a stretto contatto, ma ogni volta che facciamo un passo avanti, tu torni indietro e riprendi ad insultarmi" rispose pronto Harry, incrociando le braccia al petto e inclinando la testa per guardarlo meglio.
"Ma di che passi avanti stai parlando? Solo perché ho deciso di raccontarti i fatti miei..."
"Malfoy ieri ci limonavamo in macchina, oggi ti disgusti se solo ti sfioro" disse schietto Harry, ignorando il rossore che si stava espandendo sulle gote.
Malfoy inclinò per dietro la testa e serrò i pugni emettendo un grugnito "Potter possibile che devi sempre tirare fuori...ero ubriaco porca miseria!" Esclamò, evitando di guardarlo negli occhi e appoggiando la mano al muro di fronte a lui.
"Beh, io non lo ero"
Malfoy sembrò paralizzassi per qualche secondo, poi si girò finalmente verso Harry, gli occhi che brillavano di una luce indecifrabile.
"Cosa vuoi dire?" Chiese in un sussurro, che fece partire un brivido lungo la schiena di Harry.
"Che una volta un bacio da ubriachi può scappare, ma due..." fu interrotto sgarbatamente, anche se non avrebbe saputo dire altro "Da quando conosci un po' di più della mia vita credi di potermi capire meglio. Il fatto è che sei un uomo come tanti che, se ho voglia, ho la possibilità di limonare in macchina" disse, ormai fuori di se, tentando di allontanarsi dal moro che gli stava di fronte.
"Ah, quindi per te sono solo un altro da 'una botta e via'? Qualcuno che, una volta lavorato per bene, si può portare a letto facilmente?" Chiese Harry, avanzando ogni volta che lui indietreggiava "Se ammetterlo ti farà smettere di credere in qualcosa che non c'è, si lo sei" disse Malfoy, tentando di risultare fermo e pacato come sempre.
A quel punto Harry si fiondò verso di lui, lo afferrò per i polsi e lo spinse contro la poltrona più vicina a loro, parandosi davanti a lui e appoggiando le mani ai poggioli della sofà , per evitare che si alzasse, il viso pericolosamente vicino al suo.
"Potter ma che cazzo fai?" Gridò Malfoy completamente rosso in viso, rigido, mentre tentava di allontanarsi da lui, schiacciandosi contro lo schienale.
"Allora dai, sia come vuoi tu. Scopami adesso, qui su questa poltrona, dai affrontami una volta per tutte senza tirarti indietro e senza pentirtene poi; poco importa se condividiamo il posto di lavoro, poco importa se conosco molte cose di te e della tua vita, perché sono solo un'altra delle tue conquiste" disse Harry, il tono ironico e furioso allo stesso tempo; Malfoy sembrava spaventato, ma anche attratto da quel ragazzo che si stava mostrando come non lo aveva mai visto; non riuscì a dire una parola, lo fissava a occhi spalancati, e la bocca serrata.
Harry sospirò e ricominciò a parlare "Peccato che io non ci creda. Sei troppo orgoglioso per andare a letto con il primo che capita, Malfoy.
Ami farti corteggiare a lungo, concedendoti solo in rari casi, che consideri un'occasione preziosa."
Il biondo ghignò sprezzante "Tu non mi conosci, Potter" .
"Ne sei sicuro Malfoy? Vuoi dirmi che non sei una persona orgogliosa?" rispose pronto Harry, il sopracciglio alzato e le guance ormai in fiamme.
Malfoy non disse nulla, schiuse leggermente le labbra e non smise mai di guardarlo intensamente negli occhi.
Harry si trovò a pensare a quanto quell'aria trasandata lo rendesse, se possibile, ancor più affascinante.
Si perse dentro quegli occhi così penetranti e grigi, avvicinandosi con una lentezza quasi snervante, mentre Malfoy esibiva un altro dei suoi ghigni compiaciuti.
Notò che il suo occhio destro, a differenza dell'altro, mostrava tenui sfumature azzurre, che si perdevano e mescolavano a quelle color tempesta. Socchiuse leggermente le palpebre, per potersi accorgere del momento in cui Malfoy avrebbe chiuso le sue; egli lo fece lentamente, come quando si ci addormenta cullati dai propri pensieri e Harry continuò ad avvicinarsi, le labbra schiuse e rosse quanto le sue guance.
Qualcuno bussò alla loro porta, riportandoli alla realtà e i due si immobilizzarono per qualche secondo.
"Non vai ad aprire, sfregiato?" lo richiamò Malfoy, che aveva completamente trasformato l'espressione sconcertata in una divertita.
Harry raddrizzò la schiena, liberandolo dalla prigionia, e dopo avergli dato un'ultima occhiata, andò ad aprire."Ho saputo che Draco si è ripreso ed è tornato! Ho portato una torta" una donna minuta entrò frecciando nella stanza e raggiunse raggiante Malfoy, con in mano un cartone.
"Mindy! È bello vederti qui" la accolse Harry, trattenendo una risata alla vista della faccia di Malfoy.
La donna sorrise e stampò un bacio sulla guancia del biondo, che non aspettandoselo indietreggiò strofinandosi la pelle con la manica.
Mindy parve non farci caso, invece raggiunse Harry e lo salutò con due baci.
"Quando ho saputo che eri finito in ospedale, mi sono preoccupata molto" ammise, appoggiando la torta sulla scrivania e guardando Malfoy con lo sguardo più dolce che potè fare.
L'uomo annuí tentando un sorriso imbarazzato e decise di lasciarsi abbracciare, anche se brevemente e in imbarazzo.
" che caldo che fa in questa stanza! Apro la finestra" a quell'affermazione entrambi i colleghi arrossirono e si guardarono per un breve attimo.
"Allora...cosa stavate facendo?" La domanda colpì Harry alla sprovvista, tanto che cominciò a balbettare e blaterare qualcosa di incomprensibile, finché Malfoy decise di salvarlo, o salvarsi.
"Stavamo lavorando a questo nuovok caso" disse, indicando con un gesto della mano la parete dietro di lei.
Così i tre presero a parlare di ciò che era accaduto ai due durante la loro prima missione e le preoccupazioni riguardanti la prossima.
Harry si lasciò trasportare dagli argomenti e anche dopo che Mindy li salutò e lasciò soli, decise di parlare con Malfoy solo di lavoro, ma non si era dimenticato della discussione precedente e non aveva di sicuro intenzione di lasciar perdere.——-
Okok.... ieri ho visto animali fantastici 2 e ovviamente l'ho amato tantissimo, nonostante la suspance finale.
A questo punto Ho solo una cosa da dire: amo Newt quanto i suoi fantastici Snasi😍❤️
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FanfictionTutti sappiamo quale sia il lavoro dei sogni di Harry Potter: affiancarsi agli Auror più potenti e famosi per combattere il male e qualsiasi mago oscuro che minacci la comunità magica. Infatti accettò subito il lavoro al ministero quando glielo pro...