Il duro lavoro ripaga sempre.
Harry si accorse della verità di questa frase quando finalmente, dopo ore di straordinari, riuscirono a terminare con successo il loro caso.
Certo, a leggerlo semplicemente non ci si rende conto della reale difficoltà, ma sicuramente Harry e Malfoy potrebbero assicurarvi della fatica provata sulla loro pelle.
La signora Miller aveva rischiato un esaurimento nervoso più di una volta, facendosi sentire da tutto il piano a forza di grida, ma finito il tutto, dovette complimentarsi con i due.
Ancora una volta avevano dimostrato di essere una grande squadra.Harry si buttò di peso su una di quelle poltrone che lo avevano sempre sostenuto mi momenti di pura stanchezza fisica e mentale.
Malfoy era sparito da più di un'ora; aveva perso il sorteggio ed era toccato a lui scendere all'ultimo piano per consegnare i moduli necessari per finire la pratica.
Harry socchiuse gli occhi che gli bruciavano per la stanchezza e si guardò intorno, le pareti completamente ricoperte di cartacce ormai inutili.
Sospirò di sollievo e si rilassò ancora di più sulla sua sedia aspettando Malfoy.
"Finalmente abbiamo finito! Questa volta sul serio!" Infine Malfoy entrò nella stanza più allegro che mai, Harry non lo aveva mai visto così, il cuore gli si riempì di calore solo a guardarlo.
Si alzò in piedi e sorrise raggiante, nascondendo ogni segno di stanchezza a se stesso e a lui "Si! Ci meritiamo una bella pausa"
Il biondo alzò il sopracciglio con fare malizioso e chiuse a chiave la porta dell'ufficio con un clic piuttosto sonoro.
"Direi di festeggiare"
Quella voce roca e sussurrata invase le orecchie di Harry, facendolo all'istante sentire debole e bollente, come in preda a una febbre improvvisa.
Malfoy si avventò su di lui senza troppe cerimonie e lo spinse contro il muro, parandosi dietro di lui e tenendolo serrato per le spalle.
Harry riusciva a sentire il suo fiato caldo sul collo; appoggiò le mani e la fronte alle fredda pietra davanti a lui e si trattenne dal tremare di eccitazione.
Malfoy gli baciò più volte il collo prima di scoprirgli la spalla e lasciarci sopra saliva con un morso; poi soffiò leggermente sopra la nuca, spostando dei ciuffi di capelli neri e procurando ad Harry altri brividi.
Il moro provò a girarsi per poterlo finalmente guardare negli occhi e baciare, ma Malfoy lo tenne ben stretto in quella posizione; gli afferrò il fondoschiena con entrambe le mani e continuò a lasciare morsi e impronte di denti sulla spalla scoperta e sul collo, ormai già ricoperto di segni rosacei.
"Malfoy..."
"Ssh...Harry, ti prego chiamami Draco, mi piace sentire il mio nome detto da te, sopratutto quando sei eccitato, suona meglio"
Harry deglutì aria e saliva, prima di ripetere "Draco" a voce bassa, come se avesse avuto paura di pronunciarlo, facendosi comunque sentire.
Immaginò Draco ghignare dietro di lui, prima di riprendere il suo operato, occupandosi del lobo del suo orecchio.
Infilò lentamente una mano dentro i suoi pantaloni, raggiungendo la coscia e facendolo finalmente gemere; Harry aveva sempre adorato essere il dominatore a letto, ma in quel momento nulla sarebbe stato più eccitante di essere la preda; solo Draco poteva farlo sentire così.
Dei rintocchi ritmati provenienti dalla porta interruppero, con delusione di Harry, il biondo, che sfilò di nuovo le mani dai Jeans di Harry e appoggiò la fronte sulla sua schiena "Non è possibile" prima di allontanarsi da lui.
Appoggiò una mano alla maniglia e aspettò che il moro si ricomponesse, sistemandosi la camicia aperta sulla spalla e i pantaloni.
Poi con una mossa elegante spalancò la porta per mostrare la persona che Harry più si aspettava di vedere in un momento simile.
"Ancora tu?!" Grugnì Malfoy, mentre Harry lo raggiungeva sulla soglia.
Mindy sorridente e per nulla offesa da quella esclamazione se ne stava lì davanti a loro, aspettando di poter entrare.
"Congratulazioni! Sapevo che ce l'avreste fatta"
Harry sorrise timido e lanciò un'occhiata a Malfoy, per fargli capire di non rispondere.
"Da quando c'è qui anche Draco, le cose vanno più che bene, eh Harry?"
Il moro si trattenne dal fare battute che solo Malfoy avrebbe potuto comprendere e annuí educatamente.
"Pensavo di festeggiare!" Malfoy si schiarì la gola e guardò Harry, che era arrossito vistosamente.
"Sta sera potremmo..."
"Giusto! Dra...Malfoy sta sera volevo invitarti a bere un aperitivo con i miei amici, così avremo un'occasione per...si festeggiare" Harry si dimenticò improvvisamente della presenza di Mindy. Aveva già pensato di invitare Malfoy a quella serata, essendo già d'accordo con Ron e Hermione, ma per una serie di cose non era ancora riuscito a proporglielo.
"Oh...sicuro? Abbiamo già fatto una serata con i tuoi e i miei amici..."
"No no. Vieni solo tu." Chiarì Harry, la sicurezza che svaniva lentamente.
"Solo io? Non sarà...Har...Potter mi sentirò di sicuro a disagio tra persone che mi odiano."
Una vocina acuta si mise di nuovo in mezzo si due "Oh Draco, tranquillo, ci sarò io così non ti sentirai del tutto fuori luogo" Harry aprì la bocca per parlare, ma poi si accorse che sarebbe stato terribilmente imbarazzante e maleducato farle capire che non era stata invitata, così si limitò a sorridere e a vedere Malfoy rassegnarsi.
-
"Sei sicuro che verrà?" Hermione sedeva elegantemente sullo sgabello del bar intorno al tavolo tondo, che ospitava anche Ron, Ginny, Cho, Neville, Luna e Harry.
"Si sono sicuro." Disse Harry, poco convinto della sua affermazione.
Malfoy gli aveva promesso di venire, ma forse l'idea di Mindy, sommata a tutte le persone presenti che aveva sempre detestato e viceversa, gli avevano fatto cambiare idea.
Ginny circondò la vita di Cho con un braccio "Spero solo che si comporti a dovere, non sono qui per passare una serata litigando" Harry annuí e torno a guardare ansioso per tutto il locale.
Sentì la porta aprirsi con un tintinnio e si girò di scatto, per riuscire a vedere un biondo con un completo verde scuro scrutare tra la folla. Gli fece un cenno con la mano per farsi notare e quello si avvicinò a loro.
"Ciao" salutò Harry, mostrandogli la sedia accanto alla sua. Malfoy passò lo sguardo su tutti i volti presenti e si sedette, dopo aver fatto un cenno con il capo.
"Ti ho già ordinato un cocktail"
"Ah? Si grazie Potter, ne avrò bisogno"
Un silenzio carico di tensione si abbatté sul tavolo, mentre Malfoy continuava a studiare i presenti con aria poco convinta.
"Allora...come va al lavoro?" Domandò Ron, arrossendo leggermente; era l'unico insieme ad Hermione a sapere che i due si vedevano da qualche settimana, senza impegno come aveva assicurato Harry.
"Benissimo! Finché non ci daranno un nuovo caso, possiamo rilassarci, no?" Cominciò Harry, sperando che il biondo continuasse la conversazione, invece quello si limitò ad annuire.
"Oh mio dio! Cos'è quello?" Domandò All'improvviso Cho strillando, mentre indicava il polso di Malfoy, appoggiato al tavolo.
Il biondo alzò la mano per guardarsi il polso e corrucciò le sopracciglia "Cosa?"
"Quello è un Rolex originale?" Chiese ancora Cho, afferrandogli il braccio e tirandolo a se.
"Si, in effetti" rispose Malfoy, con aria infastidita; Cho aveva appena superato il suo prezioso spazio personale e Malfoy non sembrava gradire.
Strattonò il braccio per liberarsi e si massaggiò il polso con aria corrucciata.
Cho non ci fece caso, invece guardò sua moglie come un bambino guarda suo padre con in mano un palloncino nuovo.
"Ah non mi sorprende. Questo qui non viene mai in ufficio con lo stesso completo, ne avrà 300 a casa" aggiunse Harry aggiungendo "Immagino" non appena si accorse della faccia che Neville aveva assunto.
"Non dire stupidaggini Potter, questo qui l'ho messo il mese scorso se non ricordo male" rispose Malfoy indicando la giacca che indossava; Harry rise e contagiò anche gli altri.
"Piuttosto tu, ti ostini ad indossare...questi stracci nonostante tu possa permetterti di più" aggiunse poi Malfoy, guardandolo con aria schifata, mentre arrivava il cameriere e consegnava ad ognuno il proprio bicchiere. Nella confusione Harry si avvicinò all'orecchio di Malfoy e sussurrò "Se proprio non ti piacciono, puoi togliermeli, dopo" facendolo arrossire violentemente.
"Harry hai ordinato un bicchiere in più" commentò Hermione, indicandolo
"No, dovrebbe arrivare un'altra persona" ammise guardando cautamente Malfoy, che aveva assunto un'aria scocciata.
"Chi?" Domandò Luna, con aria trasognante.
"Una nostra collega...che ha una cotta per Malfoy" spiegò Harry, gustandosi la vista di Malfoy mentre rischiava di soffocarsi con il cocktail "Vaffanculo Potter"
"Ooh! Quindi sta sera c'è chi si divertirà" commentò Ginny, facendo l'occhiolino a Malfoy.
"Tesoro, credo che ci sia più possibilità che tu concluda con lei, piuttosto che io" ammise Malfoy, riprendendo a bere e alzando un sopracciglio verso Harry.
Il moro vide Hermione e Ron arrossire violentemente e tutti gli altri strabuzzare gli occhi.
"Scusa, non sapevo..." la rossa fu interrotta da un gridolino festoso proveniente da qualche parte della sala.
In seguito una ragazza bassa, magrolina e con un vestito molto corto e scollato si avvicinò al tavolo.
"Finalmente vi conosco, sono Mindy." Si presentò subito e guardò Malfoy con aria sognante.
"Ciao Draco" Malfoy alzò il bicchiere per salutarla per poi girarsi verso Ginny con entrambe le sopracciglia sollevate.
Harry si prestò subito ad indicargli una sedia, ma Mindy lo ignorò e decise di potersi sedere sulle ginocchia di Malfoy, che si irrigidì immediatamente, rischiando di far rovesciare il suo drink, non appena quella si fu accomodata.
Harry intuì che forse era stata una pessima idea invitarlo per quella sera.—
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FanfictionTutti sappiamo quale sia il lavoro dei sogni di Harry Potter: affiancarsi agli Auror più potenti e famosi per combattere il male e qualsiasi mago oscuro che minacci la comunità magica. Infatti accettò subito il lavoro al ministero quando glielo pro...