24. Fine

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"Voi cosa?"
Harry, come prima cosa, era corso da Ron e Hermione per dare la notizia, e ora la ragazza lo guardava con aria emozionata, mentre Ron sembrava disorientato.
"Noi abbiamo deciso di sposarci...volevo...non lo so, la vostra benedizione" ripetè Harry, abbassando titubante lo sguardo.
Teneva ancora molto alla loro opinione.
"Oh Harry! Sono così felice per voi! Certo che hai la mia benedizione!" Esclamò Hermione con voce acuta.
Ron arrossì "Si. Amico io voglio che tu sia felice. Se sposarti...Malfoy ti rende felice, fallo"
"Grazie" rise Harry, abbracciandoli e -forse- commuovendosi un po'.
"E...se ho mai detto qualcosa su Malfoy che ti ha offeso..." riprese Ron, con notevole impegno.
"Ron tranquillo. Quelle cose le pensavo anch'io" disse Harry, sperando che Draco non li stesse spiando.
Ron parve sollevato, ma, forse un po', sentiva la mancanza delle prese in giro, che sarebbero dovute finire quel giorno. Forse.
"Un altro matrimonio gay in famiglia eh?" Continuò poi il rosso.
Hermione lo salvò da ogni possibile incomprensione "C'è da dire che non ci si può annoiare, e che non sia una famiglia banale."
Harry rise "Ma questa volta non litigheremo per decidere chi sarà la sposa"
"Ah quindi Malfoy ha deciso di mettersi l'abito?" Disse ironico Ron.
"Per quanto mi piacerebbe, no, nessuno si vestirà da sposa" rispose Harry, senza riuscire a trattenersi dal ridere, contagiando anche gli altri due.
"Ti prego, lascia i preparativi a me e Ginny" riprese poi Hermione, emozionantissima.
"Veramente ero venuto qui per chiedetelo e per domandare se...vorreste essere la mia damigella e il mio testimone?"
Hermione fece un gridolino acuto e lo abbracciò, in segno d'assenso, mentre Ron tentava di nascondere gli occhi lucidi con un sorriso.

-

Harry passeggiò intorno alla navata e alle sedie, disposte nel più bel parco di Londra, per almeno dieci volte.
Era già vestito con un elegante smoking bianco e aveva cercato di pettinare i capelli il più possibile (senza riuscirci un gran che).
Si torceva le mani e provava a non guardare i giardinieri che sistemavano i fiori sulla navata, sperava solo che quei fiori fossero gigli e non banali rose bianche, come aveva insistito a far mettere Draco.
Hermione lo raggiunse, indossando un grazioso abito lilla corto fin sotto le ginocchia e senza spalline.
"Nervoso?"
"Un po'... oh Hermione, come potrei non esserlo? Sto veramente per sposare Draco Malfoy? Mi aspetto di veder comparire il mio IO del passato per bloccarmi"
Hermione rise e assunse la sua espressione da saputella "Harry, se fosse così, tu dovresti ricordarti di averlo già fatto, per come funzionano i viaggi nel tempo"
Harry le lanciò un'occhiataccia che si tramutò in terrore, quando vide arrivare tutti gli invitati.
"È già ora?" Disse in preda al panico, guardandosi il polso, privo di orologio.
"Si, manca poco"
"Dov'è Draco?"
Ron arrivo da loro correndo "Malfoy...Draco, sta arrivando. È stato difficile accontentarlo in tutto"
Harry alzò gli occhi al cielo e sospirò, poi andò a posizionarsi sull'altare, accanto a Ron e Hermione, dall'altro lato vide Pansy e Blaise, quest'ultimo che lanciava strane occhiate a Ron.
"Credo che Blaise abbia una mezza cotta per me" sussurrò Ron all'orecchio di Harry "Per fortuna il fatto che sono sposato lo blocca".
Harry trattenne una risata, proprio nel momento in cui compariva Draco in tutta fretta, con uno smoking nero e si posizionava davanti a lui.
"Nero? Sul serio? Adesso faccio io la figura della sposina in bianco" commentò a denti stretti Harry, sentendo bruciare sulla pelle il costoso tessuto bianco.
Draco ghignò "Ma tu sei la mia sposina".
Harry avrebbe voluto replicare dicendo che tra i due, era lui la principessina capricciosa, ma si zittì con l'arrivo del cerimoniere.
La cerimonia non durò molto, ne fu troppo sdolcinata, ma ecco le promesse di entrambi:

Draco,
Con Te ho imparato ad amare per la prima volta,
Con Te ho imparato a non giudicare senza conoscere,
Con Te mi sento libero di esprimere ciò che sono,
Starò accanto a Te qualsiasi cosa accada,
perchè voglio rimanere Con Te per sempre.
Ti amo.

Un applauso e qualche lacrima divise i due voti, poi parlò il biondo:

Scrivo queste promesse senza sapere cosa avrai tu da dirmi, ma sono certo che tu abbia stilato la cosa più romantica e sdolcinata che potessi pensare.
Io mi limito a ricordarti che con te il futuro sembra così promettente, che ho dimenticato il mio passato.
E per quanto queste parole siano spaventose da dire, ti amo.

Pianti, lacrime, e ovviamente il bacio per suggellare l'unione, accompagnarono la fine della cerimonia.
Vi erano molti invitati, tra i quali almeno la metà era così incredula da pensare che fosse tutta una messa in scena.
Saltiamo il banchetto di nozze e il primo, disastroso ballo (disastroso perché Harry, non si era esercitato abbastanza e Draco era troppo in imbarazzo per condurre e rimediare agli errori) e arriviamo alla parte più interessante e romantica: il viaggio di nozze.
Harry aveva prenotato un hotel in Spagna, a Ibiza, come sorpresa per un Draco eccitatissimo di passare dieci giorni tra le splendide spiagge e feste da cocktail.

Arrivarono in stanza la sera stessa della cerimonia, dopo un lungo pranzo con amici e parenti.
Harry buttò le valigie a terra e si stiracchiò.
"Wow" sospirò Draco, vedendo la grande stanza che offriva un meraviglioso panorama sul mare, ormai scuro quanto il cielo, ma illuminato dalle luci delle barchette che ancora tagliavano lente l'acqua prima di ritornare ai porti.
"Niente male vero?" disse Harry, sempre a bassa voce, come per non disturbare la notte.
Draco si buttò sul letto e chiuse gli occhi "sono distrutto".
Harry approfittò e si sedette a cavalcioni su di lui, afferrandogli i fianchi.
"Lascia che mi occupi del mio stanco maritino".
Draco si alzò di scatto e ribaltò i ruoli, sedendosi sopra di lui e bloccandogli le braccia sul materasso "Sei mio marito" disse ad alta voce "Harry Potter è mio marito!" Urlò ancora, prima di baciargli il collo.
Harry rise, un po' perché solleticato dal naso di Draco, un po' per la sua immensa felicità.
Gli prese il viso tra le mani e glielo baciò dolcemente.
"Ti amo"
"Ti amo".
Harry sorrise radioso, poi tentò di spostarsi di dosso il biondo; alla sua espressione interrogativa spiegò "Beh, pensavo che sei troppo stanco per fare alcunchè, andiamo a dormire"
Draco lo spinse ancora sotto di se e si morse un labbro "Sta zitto, sta notte sei mio, lo sarai per sempre"
Harry si leccò le labbra seducente "Signor Potter, cosa dirà suo marito?"
"Harry, non ho preso il tuo cognome"
"Lo so mi piace dirlo"
"Stupido, stupido Potter. Sempre al Centro di tutto, con la sua cicatrice, i suoi bellissimi occhi verdi e quel culo tanto eccitante..." scherzò Draco, prima di baciarlo intensamente.
Gli sfilò lentamente la camicia ormai stropicciata dal viaggio per lasciare baci veloci su tutto il petto.
Harry lo lasciò fare, si sottomise completamente e si dedicò solo a gemere e contorcersi sotto di lui.
Non provò nemmeno a lottare per avere il dominio.
Voleva solo stare con lui tutta la notte.
Presto l'aria fu squarciata da gemiti e urla di piacere, che terminarono solo all'alba, quando entrambi caddero sfiniti sul materasso, tenendosi la mano.
Harry, con le gambe e le braccia indolenzite, utilizzò tutta la propria energia rimasta per abbracciarlo e sistemarsi sul suo petto.
Pensò, prima di addormentarsi, che amare quel ragazzo non avrebbe mai portato noia nella sua vita.

Quella settimana, sarebbe stata solo l'inizio di una lunga storia d'amore; per quanto incredibile possa sembrare, erano una coppia perfetta.

Fine

Titoli di coda.
Ecco, ho terminato anche questa Drarry, ma non credo che sarà l'ultima. Ormai so di avere un'ossessione.
Grazie per averla letta, per ver commentato e votato, spero vi sia piaciuta❤️

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